domenica 20 gennaio 2019

A mio papà Joseph: Padre dal cuore velato

A mon cher pepe' Joseph..
Un papà dal cuore velato..
Io e te nel silenzio
In un volo d'amore

" La morte è solo il principio, la vita può essere la vera morte ".
Si vive la vita terrena con la foga del tempo, del denaro, di una propria realizzazione che provi agli occhi del mondo, possiamo essere morti ogni giorno della nostra vita, e poi ci ritroviamo soli con noi stessi, il momento più vero, in compagnia della nostra sola anima che vede tutto ciò che ha compiuto: meriti e errori, ma è lei stessa a giudicarsi perché Dio è in lei, è lei, come per ogni altra anima. 
Io ho avuto un bravo papà terreno, mi ha dato tutto ciò che mi serviva materialmente per farmi crescere ma affettivamente ha dimenticato nel tempo che ero figlia quanto la seconda figlia nata dopo di me, destino ha voluto non ascoltasse le mie vere parole per lui, ero in errore, parlavo così magari per gelosia ( .. mai provata ) o spinta da invidia ( .. men che meno ). Pian piano tutto cambiò, la sua forza fisica diminui' e colei che era il suo bastone saldo a terra si innalzo' in aria colpendolo in compagnia di un maschio divenuto suo marito che era la forza che fece innalzare e scendere il bastone più volte. 
Ciò che papà non avrebbe mai voluto avvenisse venne proprio messo in atto dalla sua figlia preferita. L'altra figlia oltre me, io per diversi anni lo avevo messo in guardia, con litigi lo avevo protetto opponendomi a interdizione, inabilitazione.. a tutto ciò che poteva essere denigrante per lui. Non potei evitargli di essere derubato e di essere portato in casa di cura ove lui aveva detto non sarebbe mai voluto andare ( volontà dei miei genitori naturali ).. lui aveva dato tutti gli strumenti e aveva agito, purtroppo, per troppa fiducia verso la persona sbagliata.. lui stesso le aveva dato quel potere di agire e in ultimo sia lui che io seppimo ahime' avevo ragione.. ma la ragione non è una consolazione, la mia vera vittoria sarebbe stato riuscire a evitarlo. Ma doveva essere così, ad un certo punto dovetti lasciare papà agisse secondo un proprio volere, mi fece anche male, piansi più volte, ma era lui stesso artefice del proprio destino, non potevo più intervenire o ne avrei pagato lo scotto. Non dobbiamo mai intervenire a tal punto da far sì il destino della persona devi verso un'altra direzione, vi è un limite e quel limite va rispettato. Non sapete quale sia quel limite? Lo sentite, è il momento in cui se voi agite contro il suo nemico impedite viva il proprio destino ricevendone il giusto insegnamento. E quest'atto si paga,  conduce a deviarlo da un proprio cammino scelto e dovuto. Non bisogna mai deviare un destino, anche se ciò vi procura sofferenza.
Ecco chi siamo.. e chissà quanto possiamo realizzare se viviamo realmente la vita in compagnia di noi stessi, al di là di chi ci circonda, senza chiedersi cosa pensano gli altri di noi, cosa ci vorrebbero fare per via del loro ego e della loro invidia, lasciamo si sciolgano nella loro stessa brodaglia, se la sono preparata cosi' tanto bene!

Ora ci vediamo per chi siamo
..al di sopra di ogni luogo e tempo..
..possa tu trovare la tua libertà 
..nella tua più vera essenza
Con amore, tua figlia Lara

L.C.V 777

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