lunedì 13 aprile 2020

Gli angeli della Ande


Oggi Lunedì dell’Angelo dedicando un post all’arte e agli angeli. Prepariamoci ad un viaggio in un paese lontano: il Perù e ad un tempo ancora più lontano: il 1600.
Arcangelo Barachiele

E scopriamo il Barocco Andino, quando i gesuiti chiesero agli indigeni di operare per loro è così nasce un arte singolare perché le immagini cristiane degli angeli vengono collegati ai fenomeni meteorologiche come lampi e tuoni, che erano venerati dai locali. A questi si aggiungono simboli agresti tipici del luogo e inseriti per il forte legame della popolazione con la Pachamama, ossia la Madre Terra che tutti nutre ed accoglie.
Con il tempo gli artisti locali dipingono esseri alati avvolti in abiti regali ricchi di decorazioni preziose e gioielli, inserendo le armi da fuoco a ricordare che gli angeli sì sono figure buone, ma sono giunti in questa terra con la violenza ed il potere della polvere da sparo. L’insieme mi crea una serie di emozioni in tumulto tra pace e tempesta.

Arcangelo Uriele
Nelle Gerarchie gli angeli indossano gonnellini femminili, spesso fatti di ricami bianchi delicati che trovo deliziosi e sono ciò che più mi piace di queste figure asessuate. I gonnellini sono accompagnati e in parte coperti da corazze, elmi e scudi delle legioni romane perché sono personaggi identificati come spiriti pronti alla difesa della natura e delle diverse attività umane. 

Arcangelo Michele


Gli Arcangeli Archibugieri rappresentano secondo la cultura incaica la personificazione dei defunti che hanno il ruolo di proteggere i familiari e la casa in cui questi vivono. Fanno parte delle milizie celesti e vestono secondo gli usi militari spagnoli dei tempi della conquista, portando con sé l’archibugio (un antenato del fucile) da cui prendono il nome, oppure alabarde o bandiere.

Arcangelo Raffaele
Gli Arcangeli Musici indossano abiti antichi romani o vesti militari spagnole, ma sono dotati di armi che combattono la tristezza e portano allegria rasserenando l’animo come i violini. Anche in questo caso troviamo una commistione di culture per l’uso a volte di strumenti musicali tipici dell’Europa a volte di quelli delle Ande come l’arpa.


Arcangelo con il tamburo


Arcangelo con la bandiera- Bandiera Wipala
La scuola più importante è quella di Cuzco, in cui ancora oggi sono attivi dei laboratori in cui gruppi di artisti svolgono specificatamente una parte dell’opera per ottenere lavori collettivi, per questo non sono firmati e non ne conosciamo gli autori. I dipinti contemporanei sono icone riprodotte sempre nello stesso modo dal 1700, anche se con qualche piccola variazione personale, un po’ come per quelle ortodosse russe.
Un arte che è impregnata di delicatezza e forza e che richiama alla mente la grande sensibilità anche musicale di queste popolazioni. Guardate le immagini e ascoltate la loro musica per rimanerne letteralmente soggiogati.

BAROCCO ANDINO. ARTE RELIGIOSA SUDAMERICANA di Riccardo Scotti 
Post di nonna Paola per festeggiare gli angeli e per un tributo all’arte. Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.(George Bernard Shaw)

1 commento:

  1. Meraviglioso questo articolo che apre una visione completamente nuova per me che risveglia però un " celato " sapere. L.C.V777

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