Schuré Edoardo
21 Gennaio 1841 - 7 aprile 1929
“Ogni anima ha il suo fiore
e questo fiore è il sogno. Custodite caramente il fiore del vostro sogno,
lampada che deve illuminarvi nel vostro cammino. Senza timore afferrate il filo
di Arianna, l'INTUIZIONE, che vi guiderà nel dedalo della vita.”
Verso Schurè, il “poeta veggente” come lo
aveva chiamato D'Annunzio, ho provato una forte empatia già leggendo I Grandi
Iniziati, e poi tutti gli altri suoi scritti mi hanno fatto scoprire quest'anima
meravigliosa, questa mente ricercatrice oltre le apparenze, ma ancor più l’ho apprezzato
capendo il suo amore verso gli animali, la sua profonda e sublime storia
d'amore con Margherita Albana, e la sua difesa per le origini celtiche dei
popoli nordici, popolo di cui conosceva il profondo potere occulto della natura
e il sentimento del Divino nella donna e nell'amore.
Molte le conoscenze che
influenzarono la sua vita, come Giuseppe Antonio Pernety, Richard Wagner, Fabre
d’Olivet. Fondamentale fu l’incontro con Rudolf Steiner che conobbe nel 1906
diventandone amico e rimanendone affascinato dal suo pensiero. Rudolf
Steiner fu il fondatore dell’Antroposofia.
Concludo con le sue parole: “Lascio il mio
sogno ai dì futuri come un'arma di combattimento: - Simile ad un giavellotto
ben temprato, e che esce vergine dal fuoco della fornace, io lo scaglio alla
ventura, nei lontani campi dell'avvenire. Se qualcuno lo trovi e lo raccolga
per adoperarlo con fermo cuore ed occhio sicuro nella grande battaglia, che
finirà colla vittoriosa vittoria dell'Anima, si potrà ben dire allora di me,
colla parola del poeta – Egli perseverò... la sua Speranza ha creato dal suo
stesso naufragio quel che noi contempliamo-.”
Postato da E.d.R.7
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