La vera guerra è in noi
dentro ogni individuo
e risulta così difficile
perché avviene con la parte
Piu' Alta e Vera di noi,
con il proprio Sé.
L.C.V777
Perché l'Ambasciata d'Agarthi? Il nostro passato e l'iter delle nostre ricerche ha portato a una conclusione: Siamo convinti che in quest'epoca di grandi mutamenti politici, climatici ed ecologici, c'è la necessità di creare un punto di riferimento preciso dove uomini e donne possano trovare un rifugio mentale e di pensiero dove creare il nuovo.
La vera guerra è in noi
dentro ogni individuo
e risulta così difficile
perché avviene con la parte
Piu' Alta e Vera di noi,
con il proprio Sé.
L.C.V777
" Il monaco che vendette la sua Ferrari ".
Una storia spirituale in grado di aprire anima e cuore.
Julian Mantle è un affermato e noto avvocato, la sua vita è immersa nel lusso: denaro, auto, ville, donne, ma un giorno durante un'udienza Julian cade a terra inerme e quel cuore che ad un tratto si è fermato da a Julian l'impulso di " Vivere ".
Uscito dall'ospedale Julian vende ogni proprio avere, abbandona il suo lavoro, la vita di sempre e parte per l'Himalaya, dove vive un'esperienza così profonda da scoprire il vero senso della vita.
Julian tornerà da questo viaggio, e sarà un altro uomo, nuovo, tanto da apparire irriconoscibile agli occhi di chi lo conosceva: un corpo più snello, un aspetto totalmente ringiovanito, forte e pieno di energie. Il suo amico e giovane collega John sarà il primo a incontrarlo e a lui Julian rivelerà tutti i segreti scoperti durante la propria personale esperienza. Julian raccontando ogni passo compiuto in compagnia dei monaci di Sivana, consegnera' a John profonde verità, che da subito un po' incredulo, anedoto dopo anedoto, non vorrà più smettere di ascoltare ciò che Julian ha da dire, ponendogli domande, chiedendo lui consigli, le ore trascorreranno veloci verso una rinascita alla scoperta di sé.
Un dono di inestimabile valore: un elisir di lunga vita, ciò che ci rende " noi stessi ", vivere la spiritualità dapprima della materia, perché è lei a dar vita a ciò che si palesa fisicamente.
Alcuni piccoli tratti del libro:
" Non ti scordare mai l'importanza di vivere dando liberi sfogo all'allegria. Non mancare mai di cogliere la perfetta bellezza di tutte le cose viventi. Sii vitale, ilare e curioso. Resta fedele alla tua missione di servizio disinteressato agli altri. A tutto il resto penserà l'universo ".
" Come puoi pensare di gestire un'azienda se non sai gestire te stesso ? ".
" Gli unici limiti nella tua vita sono quelli che poni a te stesso ".
" Ora prova a immaginare uno scenario alternativo al solito tuo. Siamo in inverno. Suona la sveglia e tu lì per lì vuoi rimanere a letto, ma poi invece e di arrenderti alle abitudini, le sfidi con decisione. Cominci a visualizzare il tuo aspetto pensando a come ti comporteresti se fossi in piena forma (...), concentrati su cosa potresti fare se avessi più energia. I tuoi giorni saranno pieni di vitalità, entusiasmo e significato ".
" Attenzione all'ansia, alla paura, è come un embrione: nasce piccola e cresce a dismisura. In breve, diventa un un'organismo autonomo ".
Julian quindi svelerà a John tutte quelle pratiche quotidiane apprese durante il tempo vissuto con i Saggi di Sivana, che coinvolgono anima, cuore, mente e corpo e che possono condurre ognuno di noi a vivere il proprio mondo interiore per cambiare radicalmente e positivamente il proprio mondo esteriore.
La partenza nasce quindi da dentro, mutando la qualità dei nostri pensieri possiamo realizzare ogni nostro desiderio esterno.
Leggendo questo romanzo si ha modo di capire quanto sia importante operare sulla qualità dei propri pensieri, preservando una propria energia, senza inutili dispersioni, vivere in armonia con ogni essere e vita che ci circonda, rispettandola, preservandola, creando non solo per sé stessi, ma verso un proprio prossimo, ottenendo così anche per sé stessi.
Una maggior consapevolezza, con quel briciolo in più di impegno, ci può realmente condurre alla vera felicità.
Robin S. Sharma è un avvocato americano, importante autorità internazionale di strategie di leadership. È autore di numerosi bestseller seller motivazionali.
L.C.V777
" Da più gioia salvare una vita che lasciarla morire; è più nobile soccorrere chi è in difficoltà, invece che abbandonarlo alla propria sorte ".
Richard Bach per mezzo dei suoi scritti: romanzi, poesie, fiabe, conduce il lettore a una propria magica e importante ascesa verso sé stessi.
La gioia, in quanto sentimento di puro amore nel rendere felice il prossimo, nel dar lui sostegno, in questo tempo si arricchisce di importanti gemme che lungo il loro cammino non pensan mai esclusivamente a sé stesse, bensì, al loro pari, pensano al prossimo più debole e in difficoltà.
Ne diviene dunque il nobil signore, la nobil donna non si presentan quanto tali per merito di un loro titolo nobiliare, bella presenza o abiti sontuosi, bensì per le loro gesta, saggia parola e ampia conoscenza. Essa prende vita attraverso più mezzi, arti, quali ad esempio la scrittura.
Quale miglior modo per condurre anime e corpi a trovare il loro cammino individuando lo scopo reale della loro venuta.. la Verità.
La fiaba " La furetta e il topo di campagna " è tratta dal libro Le storie dei furetti, Salvataggio in mare, il primo dei cinque titoli della serie Le storie dei furetti di Richard Bach. Noto scrittore, capace di aprire le porte a chi legge le proprie parole oltre le righe, ci prende per mano accarezzando il nostro cuore, che raggiunge la nostra anima in un vero e proprio viaggio iniziatico. La' dove la vera protagonista e spettatrice udente è sempre la " Spiritualità "in quanto unico e vero motore del nostro essere più grande.
L.C.V777
Dialogo tra Spirito e Materia.
Spirito: " Sei un sogno visibile, ciò che lo sguardo dell'essere umano incontra e considera vero. Tu attraverso un involucro fisico puoi toccare ogni cosa, cibarti e respirare, ma chi te lo permette, un'energia, uno scambio tra una dimensione più sottile e una più terrena, e questa, lasciatelo dire non è opera tua ".
Materia: " Pensandoci io sono deteriorabile, in un tempo più o meno breve, ma la mia realtà, proprio perché solida fa sì l'umano si illuda sia quella l'unica e utile realtà, chi è a me devoto si prostra ai miei piedi, prigioniero della mia grandezza, " finta ? " Concordo, ma perché dovrei scomodarmi ad avvicinarmi a te quando posso arricchire il mio bottino ".
Spirito: " Tu non solo non puoi e non potrai mai avvicinarti a me ma non potrai mai conoscere la vera grandezza di chi vive nutrendo colei che a tutto ciò che è l'essere vivente da modo di esistere realmente, di vivere, l'Anima. La tua realtà ha fine, vede un termine e un giorno finirai di esistere per sempre consumandoti. Noi siamo legati all'eterno.. siamo l'eterno. E non pensare chi non viva in primis per te non ottenga nella vita ciò che gli è utile, sai benissimo non è così. Perché come sai, l'essere umano essendo sé stesso, nella sua vera natura, non quella che gli è stata costruita intorno e indottrinata, con tutte le sue capacità, abilità, verità, diverrà un vero e proprio magnete verso ciò che vuole e ciò di cui ha bisogno. Perché lui agisce con il cuore verso il prossimo, ama sé stesso e ama gli altri allo stesso modo e se ha per sé da al prossimo in difficoltà, non fa distinzione di anima.. che sia un umano o un anima-le lui agisce al fine di un aiuto spinto dal cuore e dalla calda voce della sua anima. Diviene un cuore pulsante con l'universo, vivendo all'unisono con lui, insieme con le medesime vibrazioni, conducendo una vita basata sulla vera conoscenza, verità e amore, non una semplice esistenza. Immagina la forza, in questo modo a lui non mancherà mai nulla, perché sarà se' stesso, perché vivo tra cielo e terra. "
Materia: " Perché credere tu sia una vera forza, io posso incutere paura per mezzo della mancanza, ho il mio compagno più duro, l'ego e la paura, fedele sorella, lei riesce spesso ad aprire un grande varco squarciando il cuore di colui che a lei si abbandona spezzando quella grande apertura verso l'alto, verso te.
L'uomo lo vedi che cosa vuole, cerca piaceri, vizi, corre verso una bellezza esteriore senza pensare a cosa vi è oltre, perché dovrebbe! Giustamente fa una chiara scelta, consuma la propria esistenza al mio fianco, abbracciato alle mie spire solo io saro' per lui importante e nel mio tetro ardire, volentieri, lo condurrò per mano fino al proprio spegnersi."
Spirito: " Perché dovrebbe, perché la vera bellezza, anche quella fisica, e quindi non soltanto interiore è meravigliosa, non grazie a prodotti o a composti materici che vedono l'uso anche di vita e vite, ma l'elisir di lunga vita, ciò che l'umano conosce come siero della giovine essenza è uno solo: l'anima, se lei viene nutrita, viene ascoltata, assecondata, viene ritenuta lei la vera forza primaria.. non solo il fisico, seppur importante, da preservare, non deve vedere cibo tratto dalla morte, solo cibo vivo, tutto sarà più bello e rimarrà giovane, dentro e fuori. Un corpo che vive ogni piano e dimensione con rispetto, amore, ricerca.. e' nel pieno di ogni propria potenzialità, è la più alta forza percettiva e attrattiva presente sul piano terreno perché oltre il materico. E tu sai bene come si riconoscono queste anime.. e puntualmente cerchi di deviarle, soprattutto nel momento in cui stanno per volgere allo spirituale."
Materia: " Lasciati dire caro Spirito sono loro a scegliere, io è vero tento sino all'ultimo di portarli al servizio del mio padrone ma purtroppo alcuni mi sfuggono, modestamente molti mi seguono. Porto un uomo fisicamente prestante e benestante a una donna in difficoltà economiche e che cerca protezione e lei cadrà molto facilmente nel tranello. Invio una donna a un uomo in difficoltà, triste, colmo di nostalgia per quel lume verso il tuo mondo e lo depisto anche per lungo tempo, nella speranza quel lume svanisca."
Spirito: " Spesso, non direi poi così spesso ultimamente, molte tue pedine ti sono sfuggite dal tavolo da gioco, rischi in sempre più si risveglino, il tuo padrone non ne sarà contento."
Materia: " Non lo è, ma chi può dire l'ultima parola ".
Spirito: " Nessuno, né tantomeno lo farò io, ma i tempi sono maturi, è tempo di un evolvere e io sono sempre più felice di vedere chi è dalla parte del proprio Sé si stia risvegliando. "
( " Dialogo tra Spirito e Materia " nato da un sogno a occhi aperti ). L.C.V777
Non importa quale via o vie abbia tu scelto nel cercare la
Conoscenza e la Verità, ora è giunto il momento che le tue esperienze e le tue
conoscenze divengano soltanto la via del cuore, ove libero/a e via dalle costrizioni
che le illusioni terrene ogni giorno ci impongono per vere, ritrovi in te
stesso/a quella Verità incorruttibile che è sempre albergata nel tuo essere e
che ti renderà libero/a di ESSERE, ritrovando su questa via coloro che come te
si sono risvegliati al Nuovo Mondo. Non rinnegare i percorsi che hai fatto ma
trasmutali nell’energia del Divenire.
E. de Rienzo7
“I vecchi valori inflazionati della cultura dell’Età dei
Pesci stanno crollando, trascinando con sé coloro, e le cose, che le rimangono
attaccate. Il tempo delle parole sta per finire e ha inizio l’età dell’azione
spontanea, il tempo della “non identificazione”. L’uomo che riesce a trovare la
strada verso il nuovo piano di coscienza acquariana, sta per sottrarsi al
dominio delle mente e alle sue illusioni, per sviluppare la – Via del Cuore -.
Bernardino del Boca
…Questa volta non commettete lo stesso errore: avete vissuto
in una casa che non esisteva. Per questo soffrivate a causa della pioggia, del
sole, dell’inverno, perché quella casa era solo immaginazione. Questa volta
entrate nella vostra vera casa, e non in un tempio inventato dall’uomo o in una
religione inventata dall’uomo. Entrate nella vostra stessa esistenza. Perché continuare
ad essere un’imitazione?
Quest’epoca è molto preziosa. Siete nati in anni fortunati,
in cui il vecchio ha perso validità e certezze ma vagola ancora per il mondo,
solo perché voi non avete abbastanza coraggio per uscire dalla prigione.
Altrimenti la porta è aperta; di fatto non ci sono mai state porte, perché la
casa in cui vivete è completamente immaginaria. Le vostre divinità sono
immaginarie, i vostri preti sono immaginari, i vostri testi sacri sono
immaginari.
Questa non commettete lo stesso errore. Questa volta l’umanità
deve fare un balzo quantico dalle vecchie menzogne ormai putride, verso la
Verità eternamente fresca.
Questo è il Manifesto dello Zen
-Voglio che le persone conoscano se stesse, senza seguire
nessun altro. E la via dentro di sé-
Osho febbraio 1989
Così si intitola il libro che custodisce al proprio interno un'esperienza che ci dà modo di capire davvero cosa sia meditare, qual è la vera meditazione e di cos'è capace di donare a ognuno di noi nel momento in cui diviene momento di puro incontro con il proprio sé.
Il libro dal titolo " Dieci giorni di silenzio " racconta di uomo, poeta e giornalista, che all'improvviso si ritrova a non avere più la giusta ispirazione per scrivere. Un giorno decide di concedersi un tempo per capire, interrompe la sua normale routine e parte per un ritiro del silenzio della durata di 10 giorni. Sin dal primo giorno nel campo buddhista il protagonista si scontra con una realtà per lui inimmaginabile, tutto era bandito, dai cellulari ai tablet, a fogli e penne.. tutto era da esiliare per dare spazio al silenzio che vedeva come primo passo lo svuotare la testa da ogni pensiero.
Il libro diviene un vero e proprio manuale di istruzioni alla meditazione, passo a passo si è al fianco dello scrittore, dalla colazione al suono del Gong, dall'inizio alla meditazione, ai cambiamenti giorno dopo giorno in ogni cosa.
Un'esperienza personale che ci da modo di vivere in prima persona quegli stessi istanti. Ciò che pareva essere semplicissimo divenne quasi un dilemma, un'irrequietezza fisica generava un'irrequietezza psichica e viceversa, in pratica nulla era come Niels se l'era immaginato.
Alcune parti del libro:
" (...) fare attenzione alla respirazione, senza governarla o regolarla, osservando ciò che accadeva nel corpo e nella mente senza intervenire ";
" L'Illusione dell'io è fonte di grandi sofferenze, perciò l'obiettivo è liberarsene";
" La respirazione può fare da ponte tra il noto e l'ignoto, è il punto di partenza per imparare a conoscere noi stessi ";
" Solo quando si esperisce personalmente, ossia corporalmente, l'impermanenza del Tutto, percependo l'incessante fluttuazione del proprio essere, ci si comincia a liberare dell'eterna insoddisfazione e ci s'incammina verso il Nirvana."
Tutto è nuovo e inverosimile per il protagonista scrittore che si trova di fronte a un mondo nuovo, ad assistere a reazioni di sé che non pensava di mettere in atto, diviene pian piano grande osservatore, acquisendo sempre più controllo e consapevolezza, non è più parte attiva ma passiva nell'essere attivo, vale a dire, realmente vivo. Ogni sensazione ed emozione viene descritta a fondo, la percezione di ogni cosa e di sé cambiano, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Nel silenzio, dopo tanto tempo parole su parole fluiscono nell'arco di una manciata di ore, parole nuove, meravigliose, che permetterebbero al protagonista di scrivere un intero libro giungono come un fiume in piena, ma non ha un foglio su cui scrivere né penna..
Questo è il suo primo ritiro e non sarà l'ultimo, la sua visione delle cose è cambiata, Niels si ritiene una specie di dilettante della ricerca empirica sulla coscienza.
Alla fine del libro vi è una sezione dedicata alle Parole in pali e per ogni parola viene descritto il proprio profondo significato. Un esempio: " Anicca ": impermanenza, è uno dei tre segni dell'esistenza, ossia le tre proprietà fondamentali che caratterizzano tutti i fenomeni mentali e fisici. Seguono termini come " Buddha ": Il risvegliato, " Dhamma ": legge della natura, " Dukkha ": eterna insoddisfazione e molte altre parole in grado di rivelare antichi e profondi saperi.
Questo libro esprime il fascino dell'essere in comunione con sé stessi, non ha importanza quanto tempo abbiamo a disposizione, l'importante è ritagliarsi anche quei 15 - 20 minuti per rigenerarsi con la più alta fonte d'energia, quella dell'universo.. perché noi siamo un tutt'uno con lui.
Niels Lyngs è poeta, autore di raccolte di poesie e due romanzi, collabora con numerosi giornali e riviste del suo paese. Vive in una fattoria immersa nel verde nell'isola di Tasinge. " Dieci giorni di silenzio " è il suo primo libro tradotto in Italia.
L.C.V777
Ognuno di noi è ciò che pensa, il pensiero è creazione, e' il potere insito in noi che crea cio' che vi è all'esterno, non il contrario.
È molto importante quindi riuscire a guidare il nostro pensiero, condurlo il più possibile verso ciò che ci è utile e che può anche donare al prossimo, perché in questo modo noi interveniamo sulla realtà, creandola, su quel sogno oggettivo nel quale viviamo noi abbiamo un potere, non è lei ad averlo su di noi. Un sogno oggettivo, una condizione ove vi è una materialità ma in realtà il piano energetico prevale e ne è la dominante. Eppure molti sono ancorati a quel sogno in modo così assiduo da esservi completamente posseduti. In questo caso non siamo più noi padroni del nostro essere più supremo, non vi è un plasmare per mezzo di un potere interiore che entra in sinergia con un tutto, in questo caso si è completamente succubi di ciò che è a un livello molto più basso, vale a dire materico.
Cio' che si fa fatica a pensare è che nel momento in cui noi desideriamo o pensiamo insistentemente a qualcosa, quel qualcosa giunge a noi più o meno velocemente. Questo avviene per via di quella forza di volontà che fatta energia si sprigiona verso l'esterno richiamando ciò che vuole, sia in positivo che in negativo; noi siamo dunque dei veri e propri magneti che a seconda del loro stato d'animo, meglio, del loro stato di energia emettono frequenze di un certo tipo piuttosto che un altro. Una bassa frequenza non attirerà mai un'alta frequenza, continuerà ad attirare ciò che è vicino a lei per chi è e emette all'universo.
Tutto ciò che in qualche modo vediamo, viene dapprima pensato, elaborato e in seguito ne vede una propria realizzazione.
La qualità del nostro pensiero è quindi molto importante, il pensiero va preservato, nutrito e guidato, e in alcuni casi anche deviato da una situazione oggettiva scomoda, che si teme, o ci reca ansia; il pensiero è davvero importante perché è l'anteprima della nostra imminente realtà.