giovedì 18 febbraio 2021

" Dieci giorni di silenzio "

Così si intitola il libro che custodisce al proprio interno un'esperienza che ci dà modo di capire davvero cosa sia meditare, qual è la vera meditazione e di cos'è capace di donare a ognuno di noi nel momento in cui diviene momento di puro incontro con il proprio sé.

Il libro dal titolo " Dieci giorni di silenzio " racconta di uomo, poeta e giornalista, che all'improvviso si ritrova a non avere più la giusta ispirazione per scrivere. Un giorno decide di concedersi un tempo per capire, interrompe la sua normale routine e parte per un ritiro del silenzio della durata di 10 giorni. Sin dal primo giorno nel campo buddhista il protagonista si scontra con una realtà per lui inimmaginabile, tutto era bandito, dai cellulari ai tablet, a fogli e penne.. tutto era da esiliare per dare spazio al silenzio che vedeva come primo passo lo svuotare la testa da ogni pensiero. 

Il libro diviene un vero e proprio manuale di istruzioni alla meditazione, passo a passo si è al fianco dello scrittore, dalla colazione al suono del Gong, dall'inizio alla meditazione, ai cambiamenti giorno dopo giorno in ogni cosa.

Un'esperienza personale che ci da modo di vivere in prima persona quegli stessi istanti. Ciò che pareva essere semplicissimo divenne quasi un dilemma, un'irrequietezza fisica generava un'irrequietezza psichica e viceversa, in pratica nulla era come Niels se l'era immaginato.

Alcune parti del libro:

" (...) fare attenzione alla respirazione, senza governarla o regolarla, osservando ciò che accadeva nel corpo e nella mente senza intervenire ";

" L'Illusione dell'io è fonte di grandi sofferenze, perciò l'obiettivo è liberarsene";

" La respirazione può fare da ponte tra il noto e l'ignoto, è il punto di partenza per imparare a conoscere noi stessi ";

" Solo quando si esperisce personalmente, ossia corporalmente, l'impermanenza del Tutto, percependo l'incessante fluttuazione del proprio essere, ci si comincia a liberare dell'eterna insoddisfazione e ci s'incammina verso il Nirvana."

Tutto è nuovo e inverosimile per il protagonista scrittore che si trova di fronte a un mondo nuovo, ad assistere a reazioni di sé che non pensava di mettere in atto, diviene pian piano grande osservatore, acquisendo sempre più controllo e consapevolezza, non è più parte attiva ma passiva nell'essere attivo, vale a dire, realmente vivo. Ogni sensazione ed emozione viene descritta a fondo, la percezione di ogni cosa e di sé cambiano, ora dopo ora, giorno dopo giorno. 

Nel silenzio, dopo tanto tempo parole su parole fluiscono nell'arco di una manciata di ore, parole nuove, meravigliose, che permetterebbero al protagonista di scrivere un intero libro giungono come un fiume in piena, ma non ha un foglio su cui scrivere né penna.. 

Questo è il suo primo ritiro e non sarà l'ultimo, la sua visione delle cose è cambiata, Niels si ritiene una specie di dilettante della ricerca empirica sulla coscienza.

Alla fine del libro vi è una sezione dedicata alle Parole in pali e per ogni parola viene descritto il proprio profondo significato. Un esempio: " Anicca ": impermanenza, è uno dei tre segni dell'esistenza, ossia le tre proprietà fondamentali che caratterizzano tutti i fenomeni mentali e fisici. Seguono termini come " Buddha ": Il risvegliato, " Dhamma ": legge della natura, " Dukkha ": eterna insoddisfazione e molte altre parole in grado di rivelare antichi e profondi saperi.

Questo libro esprime il fascino dell'essere in comunione con sé stessi, non ha importanza quanto tempo abbiamo a disposizione, l'importante è ritagliarsi anche quei 15 - 20 minuti per rigenerarsi con la più alta fonte d'energia, quella dell'universo.. perché noi siamo un tutt'uno con lui.


Niels Lyngs è poeta, autore di raccolte di poesie e due romanzi, collabora con numerosi giornali e riviste del suo paese. Vive in una fattoria immersa nel verde nell'isola di Tasinge. " Dieci giorni di silenzio " è il suo primo libro tradotto in Italia.

L.C.V777


 

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