lunedì 3 aprile 2017

Arcani Maggiori mezzo di Conoscenza Arcana

I Tarocchi di Giorgio Tavaglione
Stanchi di sentir parlare in modo errato del vero significato e compito delle Lame Maggiori dei Tarocchi, che sono un mezzo divinatorio PER SCOPRIRE SE' STESSI E IL MONDO CIRCOSTANTE attraverso simboli, mentre sono state umiliate perché usate da cartomantucce e maghetti lontanissimi da dare il giusto valore esoterico ( https://it.wikipedia.org/wiki/Esoterismo)
che esse racchiudono. Proprio per questo messaggio racchiuso in loro, che è quello di portare alla conoscenza del proprio essere e contemplare i segreti della Creazione tutta, la chiesa (minuscolo voluto) ha pensato bene di dire il falso su loro definendoli un mezzo del diavolo, d'altronde la paura di tutte le chiese è quella di perdere un potere sugli esseri umani che rimanendo nell'ignoranza e non conoscendo se stessi è facile assoggettarli e renderli schiavi come da secoli e secoli avviene.
Ecco l'inizio di alcune verità, che andremo a raccontarvi, sugli Arcani Maggiori iniziamo oggi a trarle dal libro di  libro di Valerio Sanfo : "Il libro dei Tarocchi".

 
- L'autore definisce impossibile risalire all'origine degli Arcani Maggiori.
Il legame è stato individuato tra Arcani maggiori e Kabbalah , tramandati oralmente dagli iniziati e la loro origine si perde nella notte dei tempi, da Atlantide, al periodo assiro, indiano, ebraico, per arrivare poi fino alla cultura europea.
Nelle ventidue "lame" è racchiuso un libro esoterico di enorme importanza, colmo di segreti, in altre parole d'insegnamenti nascosti.
Tutto è posto in chiave allegorica, in modo che l'iniziato soltanto possa avere libero accesso a questo genere di conoscenze nate con l'uomo.
Eliphas Levi: "…ciò che colpisce subito nei Tarocchi è il numero, ventidue, come le lettere dell'alfabeto ebraico. Ci si deve chiedere se non dobbiamo agli ebrei le ventidue figure cabalistiche.
Sappiamo che i grandi sacerdoti di Gerusalemme interrogavano l'oracolo dell' urim e del thurim con l'aiuto dei theraphim ".
Eliphas Levi spiga così: "…Quando il Sommo sacerdozio smise di esistere in Israele, quando tutti gli oracoli del mondo tacquero alla presenza del Verbo fatto Uomo che parlava attraverso la bocca del più popolare e del più dolce dei saggi, quando l'Arca andò perduta, quando il santuario fu profanato ed il tempio distrutto, i misteri dell' ephod e del theraphim , che non erano più tracciati sull'oro e sulle pietre preziose, furono scritti o più esattamente, raffigurati da saggi cabalisti sull'avorio, sulla pergamena, sul cuoio argentato e dorato e poi su semplici carte, che furono sempre sospette alla chiesa ufficiale, come se racchiudessero una chiave pericolosa dei suoi misteri.
Da queste carte sono venuti i Tarocchi...".
In Europa i Tarocchi sarebbero giunti con i Templari, loro carte "da gioco o da Divinazione", ma il tutto non è provato. Altri affermano che potrebbero essere giunti a noi attraverso il movimento zingaresco nel mondo, ma anche questo non è provato, poche famiglie nomadi usano i Tarocchi come carte da predizione. Comunque sia la loro origine, il significato esoterico delle ventidue lame è enorme.
 
 
postato in nome della verità da E.d.R.7
 
 
 
 

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