venerdì 30 ottobre 2020

ASTRATTISMO - Lo spirituale nell'arte

Wassily Kandinsky

 E’ invalso l’uso di chiamare “Astrattismo” quel genere di pittura che, sviluppando un tema non del piano fisico, si propone come fine principale non quello di riprodurre una semplice sensazione in chi osserva, bensì quello di stimolare lo sviluppo dei poteri occulti latenti in ogni uomo, dal più progredito al più basso.

L’astrattismo ha motivo di essere chiamato così soltanto in virtù del grande gioco di “causa ed effetto”, poiché ogni uomo può vedere solo ciò che il suo grado di progresso spirituale gli permette di vedere.

In un quadro esposto al pubblico, alcuni vedono: luce, vita, storia, arte; altri lo osservano e non vedono che delle macchie di pittura. I primi vedono, i secondi non vedono per quanto spalanchino gli occhi.

L’astrattismo e l’Informale non esiste in quanto la forma non è solo della materia visibile al profano, ma è della manifestazione che altrimenti sarebbe Verbo.

Abbattuto l’astratto, abbattuto l’informale, non ci rimane che rivolgerci alla verità e, poiché questo progredito esprimersi della pittura si muove sul piano astrale e animico, essa non può essere chiamata che con i due nomi assegnati a queste dimensioni: PITTURA ASTRALE, PITTURA ANIMICA, oppure: L’ASTRALE, L’ANIMICO.

Carmela Cioffi

Tratto da: Per piacere, vecchio muori… i miei figli saranno di luce di Marcello Tarantola

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