martedì 4 febbraio 2014

CREDERE

Nessuno deve pretendere di essere creduto ciecamente e nessuno, per responsabilità verso se stesso, deve credere ciecamente. Credere ciecamente significa accettare quale verità ciò che un altro asserisce, e se questo possiamo concederlo alla persona che stimiamo, la cosa potrebbe portarci ugualmente alla catastrofe il giorno in cui questa persona, appunto perché uomo, cadesse nell'immoralità.
Quando più persone dichiarano la stessa verità, si dovrebbe avere meno probabilità di essere ingannati, ma anche questo presenta i suoi rischi, poiché sappiamo che gruppi di uomini, per loro fini, travisano la verità o ne ostacolano la ricerca: basti l'esempio di Galileo Galilei.
L'uomo interessato alla conoscenza deve ascoltare senza accettare, ascoltare tutti, ascoltare anche quello che il “buon senso” rifiuta, ascoltare l'affine e il contrario, resistere di fronte alle persistenti affermazioni di molti, impegnando però tutta la sua forza magnetica per non lasciarsi suggestionare, essendo di capitale importanza per sopravvivere come entità pensante.

Marcello Tarantola – Per piacere vecchio muori... e i miei figli saranno di Luce




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