lunedì 6 gennaio 2014

I Re Magi e Milano


La chiesa di sant'Eustorgio, una delle più monumentali e antiche di Milano, pare abbia ospitato per parecchi secoli le salme dei re Magi.
La tradizione vuole che in questo luogo abbia battezzato i primi cristiani il mitico S. Barnaba, dalla tradizione considerato il primo vescovo della città.
Sorgeva infatti a destra dell'attuale basilica una chiesetta chiamata S.Barnaba al Fonte per la presenza di una fontana dalle acque miracolose (scomparsa nel secolo scorso).
L'area dove sorge Sant'Eustorgio doveva essere nell'antichità un luogo particolare di culto, lo si deduce dalla presenza della prodigiosa fontana e dalla parte sotterranea della chiesa che contiene corridoi, celle funerarie, grotte a labirinto. Come e' noto le caverne esercitavano una funzione religiosa fin dal paleolitico e il labirinto riprende ed amplia la loro funzione: penetrarvi equivaleva ad una discesa negli Inferi, dunque ad una morte iniziatica. E' probabile che la parola labirinto derivi dall'asiatico Labra-Laura che significa Pietra, Grotta; rappresentava la difesa a volte magica di un centro, di una ricchezza, di un significato importante.
Sant'Eustorgio fu ampliata nel IV sec. Per volere del vescovo Eustorgio, lo stesso che avrebbe ricevuto le spoglie dei Re Magi, in seguito ad un suo viaggio a Costantinopoli.
La leggenda cristiana dei Magi li vuole i portatori di doni a Gesù per riconoscerne la triplice regalità. L'oro, signore dei beni materiali, esprimerebbe la regalità terrena e avrebbe conferito a Cristo la signoria sulla gente del suo tempo; l'incenso il cui fumo raggiunge il cielo, avrebbe innalzato il profeta Gesù alla comunicazione con l'Alto, mentre la mirra, balsamo dell'incorruttibilità, usata nei riti funebri e nella cura delle ferite, lo avrebbe reso Signore della vita e della morte.
Nella Cappella Portinari sul lato sinistro guardando la facciata della chiesa vi e' un'iscrizione d'antichissima data che dice:” Basilica Eustorgiana titulo Regibus Magis” che attesterebbe la presenza dei corpi dei Re Magi. La chiesa milanese nel calendario e nei libri liturgici, prima del X sec., chiamo' la basilica – Basilica dei Re-.

Una stella fu posta sul campanile col primo orologio di ferro fin dall'anno 1306. In questa chiesa e' anche conservato l'avello di marmo bianco (proveniente dalla Valtellina), sormontato dalla stella e dalle tre corone, con l'epigrafe “sepulcrum trium Magorum”. Le sacre reliquie erano risposte dentro un'altra cassa di legno chiusa nell'arca romana. Una cronaca dell'epoca riferisce che i corpi erano intatti essendo stati trattati con balsami e spezie e mostravano dal volto e dalla capigliatura eta' differenti: il primo sembrava avere 15 anni, il secondo 30 e il terzo 60 anni. Erano avvolti in tessuti intrisi di profumi e mirra. Ora il loro sepolcro e' vuoto.
Nel XII sec., durante l'assedio del Barbarossa, nonostante i milanesi avessero cercato di proteggere le tre salme nella chiesa di S. Giorgio al Palazzo, i resti furono trafugati dal Cancelliere del Barbarossa, Rainaldo, che si valse il diritto di spoglio. Furono trasportati a Colonia dove ora riposano.
Grande fu lo sconforto dei cittadini alla notizia, e Milano tento' più volte di riaverle, ci provo' anche Ludovico il Moro nel 1434 ma inutilmente. Solo il cardinal Ferrari, agli inizi del secolo scorso, riusci' ad ottenere parte delle ossa ora collocate in un tabernacolo prezioso sopra l'altare dei Magi.

La celebrazione della festa dei Magi



Galvano Fiamma racconta che nel 1336 si tenne per la prima in Milano una processione per commemorare i Re Magi.

Ancor oggi si tenta di riproporre l'atmosfera dello storico viaggio, e nel giorno dell'Epifania il mitico corteo con i re sovrani, i paggi, i guerrieri romani dalla Banda Civica, dai Martinitt, dalle majorettes viene organizzato dalla parrocchia di S. Eustorgio.  


Parte dal Duomo e raggiunge la Basilica di Sant'Eustorgio, dove avviene la tradizionale offerta davanti al presepe vivente.
Il programma:
11.45: partenza del Corteo. Itinerario: via Torino, Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese, Piazza Sant'Eustorgio.
12.15: sosta alla Basilica di San Lorenzo per l'incontro dei Magi con Erode.
12.30: partenza da San Lorenzo.
12.40: arrivo in Piazza Sant'Eustorgio, offerta dei doni al presepio vivente e interventi delle autorità cittadine.

Una curiosita' i Milanesi li hanno sempre chiamati (chissà perché...) Dionigi, Rustico ed Eleuterio invece che Baldassarre, Melchiorre e Gaspare.


Ma rimaniamo nella chiesa di Sant'Eustorgio per farvi scoprire una curiosità: nella Cappella Portinari ci sono degli affreschi di Vincenzo Foppa, raffiguranti quattro episodi della vita di San Pietro. Tra questo ciclo di affreschi, uno appare particolarmente curioso: è quello che si trova sul lunettone a destra, con Il miracolo dell'Ostia. Nell'affresco sono raffigurati una Madonna con il Bambino in cui entrambi hanno un bel paio di corna sulla testa. La storia racconta che Pietro fu convocato in una chiesa da un eretico, che con l'aiuto di un mago evocò il demonio. Il diavolo pero' comparve sull'altare travestito da Vergine. Pietro si accorse subito dell'inganno poiché il Diavolo, poco furbo, aveva dimenticato di occultare le sue corna. Pietro sollevò allora un'ostia consacrata che aveva portato con sé. Il Diavolo, inorridito, scomparve con un gran boato e torno' da dove era venuto.


E.d.R.7



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