venerdì 31 gennaio 2014

Nella terra dei Camuni





INCISIONI SPAZIALI


















Quando le legioni romane, nel 16 a.C. conquistarono la Valcamonica ( nei pressi del lago d'Iseo, in Lombardia), i Camuni, suoi antichissimi abitanti, persero in breve la loro identità. Ma non il loro passato, che avevano “raccontato, nel corso di migliaia di anni, in circa quarantamila disegni incisi sulla roccia: simboli, figure umane e animali, scene di vita.
Qui vi è anche la presenza “di una serie di coppelle (piccole coppe), dette a - modulo otto -, perché si trovano raggruppate in un preciso ordine: 1-2-2-1-2. Sono moltissime sistemate in posizioni diverse, e messe in risalto con un segno circolare, come se i primitivi incisori volessero evidenziare qualcosa di importante. Cosa? Scrive Massimo Ciancoleoni: “Se accostiamo il 'modulo otto' alla costellazione di Boote, otteniamo la stessa configurazione”. Ebbene, secondo l'astronomo scozzese Lunan, dalla stella Epsilon, nella costellazione Boote, tredicimila anni fa sarebbe partito un veicolo spaziale in direzione del nostro sistema solare. 



Inoltre tra le incisioni a Foppe di Nadro, sempre in Valcamonica, sulla roccia 24, è chiaramente visibile un guerriero con il casco circondato da raggi simili ad antenne, il “guerriero con casco raggiato” altri non sarebbe che uno “spaziale” venuto da Epsilon Boote
Ma lasciate che vi racconti l'esperienza avuta in quel luogo. Quando andammo a visitare il Parco di Naquane in una giornata di fine settembre con un tempo mutevole. Appena entrammo ed iniziammo ad avvicinarci ai massi coi graffiti sentivamo come un'energia che ci girava intorno, io sentivo un impellente bisogno di toccare quelle pietre ma c'erano in giro altri visitatori è tanto di cartelli che proibivano il farlo... ad un certo punto ha iniziato a piovere la gente si allontanava correndo, ma noi sembravamo in un altro luogo perché dove ci fermavamo non pioveva ed intorno a noi si!
In massima libertà (intorno a noi si era creato un vuoto) io sono riuscita a sdraiarmi su quelle pietre a pancia in giù abbracciandole, le sensazioni provate sono state incredibili mi sentivo fuori dal tempo e percepivo suoni ed odori penetranti ma che non riconoscevo.. poi anche mio marito mi dice:”vedi anche tu che è calata la notte” (in realtà erano circa le 16.30) eravamo come sbalzati in un tempo lontanissimo, la notte era priva di qualsiasi luce e il cielo era di una bellezza incredibile, però sentivamo anche aleggiare la paura, e la provavamo anche noi per quel profondo buio pieno di incognite e perché sentivamo in agguato il pericolo di animali a caccia, da quell'esperienza mio marito scrisse anche una sua ballata.
Tutto durò un 10 minuti non di più, poi tutto tornò nella “normalità” riprendemmo a fare il giro guardando i massi ma arrivati ad una stele io ho percepito delle presenze, allora non ero a conoscenza di nessuna leggenda o mito legato a quelle fanciulle che vedevo chiaramente e che mi dicevano di essere le Aquane, che loro potevano prevedere solo il futuro ma non conoscevano il presente e poi mi parlarono di un progetto creativo che mi avrebbe portato successo,
La cosa incredibile che questa esperienza ve l'ho voluta raccontare perché nel cercare delle cose ho scoperto il mito delle Aquane e allora tutto è tornato nella mia mente.
Vi assicuro che questi luoghi sono carichi di un magnetismo terrestre e cosmico fantastico. Se andando a visitarlo ci fosse troppa gente basta chiamare la pioggia arriva per gli altri e non bagna voi, naturalmente sempre che lo “spirito dei camuni” e delle "Aquane" lo vogliano. 
E.d.R7

Nessun commento:

Posta un commento