mercoledì 29 gennaio 2014

Non tutti i santi possono essere così “Santi”!

Il 25 gennaio 1485 muore ucciso a bastonate uno degli inquisitori più crudeli, Pedro Arbues e la chiesa lo elegge tra i suoi santi definendolo martire, nel 1600. Anche se è un avvenimento lontano fa riflettere di come tanti “santi uomini” non siano stati tali (e tanti non lo siano al presente). Molti hanno operato ed operano non certo da "santi uomini" ma con gli stessi mezzi di dittatori come Hitler ad esempio. Il percorso migliore da seguire per ognuno di noi è sicuramente quello di affidarsi a se stessi, a quella fonte interiore che ci collega con il vero Principio Creatore/trice e non rimanere in un gregge che segue passivamente eventuali menzognere verità e personaggi che ci tengono relegati nelle “prigioni d'ombra”! Ecco la storia:
Pedro Arbues, Inquisitore di Aragona, prediletto e nominato dallo stesso Grande Inquisitore di Spagna Tomas de Torquemada, alla cui triste fama è legata la più sanguinosa persecuzione di eretici e streghe della storia, con 9mila roghi secondo alcuni, o addirittura 125mila decessi secondo altri . Il suo “delfino” Pedro Arbues si distinse soprattutto per la persecuzione degli ebrei e dei “marrani” (gli ebrei convertiti al Cattolicesimo, che però venivano continuamente sospettati di aver abbracciato la religione cristiana solo di facciata, e di continuare in segreto a seguire i riti ebraici). Arbues agì con estrema “inclemenza” nei loro confronti, anche se più che eliminarli fisicamente sui roghi, preferì perseguitarli con continue umiliazioni e soprattutto vessazioni economiche, spogliazioni e confische dei beni, riducendo in miseria gran parte della comunità ebraica locale. In seguito all’assassinio nella Cattedrale di Saragozza la ricerca dei colpevoli venne fatta soprattutto fra i conversos (gli ebrei convertiti). I primi ad essere arrestati, torturati e giustiziati furono Jaine de Montesa e Vidal Durango. La feroce repressione portò all’incriminazione ed alla condanna al rogo di altri nove congiurati, cui si aggiunsero due suicidi ed altri tredici scampati agli arresti, ma bruciati egualmente in effige sul rogo, come si usava a quel tempo. Ci furono infine altre quattro punizioni “esemplari” (non si precisa in che senso) per complicità.
Nonostante questa scia di atrocità che hanno contraddistinto la figura di Arbues sia in vita che dopo la sua morte, la Chiesa l’ha beatificato nel 1662 e definitivamente consacrato santo il 29 Giugno 1867.
Da notare che l’Inquisizione in Spagna è rimasta in vigore fino a tutto il 1834 (tranne una breve parentesi napoleonica fra il 1808 ed il 1815).

Nessun commento:

Posta un commento