lunedì 6 gennaio 2014

Vittime della Vita o di un Sé

Vittime della Vita o Vittime di un Sé..

Ogni giorno siamo disposti ad ascoltare coloro che si sentono vittime della vita, hanno necessità di essere ascoltati e consigliati ed è anche normale poter donare loro alcune parole che possano confortarli, ma questo dovrebbe risultare un caso sporadico, non quotidiano. Vi è ben poco da sorridere, ormai i casi di persone colpite da sindromi neurologiche ( depressione, attacchi di panico, etc.) sono sempre più in aumento. Non sostengono il peso della crisi economica, che non permette il medesimo stile di vita che precedentemente si riusciva a condurre, una discussione rischia di precipitare in pochi istanti in una lite senza fine, non si considera la presenza dei bambini, né tantomeno si considera il grave momento di frustrazione cercando di capirsi, andarsi incontro, dire due parole in più a favore dell'altro. Stiamo vivendo un momento difficile, indubbiamente, ma la vita è un diritto, un diritto assoluto, importantissimo, vi permette di agire, di conseguire successi anche tramite profonde sconfitte, di comprendere errori e ottenere ciò che più si vuole, a seconda delle nostre aspettative e dei nostri obiettivi. Queste parole sono un manifesto di lealtà verso un malessere generale che colpisce gli animi. Non dobbiamo considerare il nuovo anno appena nato come un anno in cui verremo ancor più schiacciati, è vero, non possiamo non guardarci intorno, fare finta di nulla non aiuterà nessuno, stanno tentando di portarci all'eterna indecisione, nulla fiducia e ancor più ai falsi ideali e finti obiettivi.
La vita non è una favola ma può essere vissuta come una favola... nella favola il cattivo muore e il bene ha la meglio, il castello viene colpito e la strega cattiva viene scacciata, la mela viene mangiata ma un principe con un bel bacio d'amore ti risveglia, e perché noi non possiamo unirci e opporci alle decisioni dei nobili plebei che citano parole che nemmeno loro conoscono.. ..perché preparate a puntino da coloro che solo questo hanno da fare. Vi sono coloro che portano borse piene di ignoranza, coloro che tagliano capelli di fili d'argento.. la giovane età non'è poi tanto florida all'interno delle grandi mura di cioccolato.. Il sole sta sorgendo, il tempo scuote gli animi e l'acqua è pronta a inondare tutto quanto rimarrà al suolo dopo la grande alba. 

Colate d'aria pura stanno per sorgere, ad ammirar alcuni stanno, mentre la lotta appare all'orizzonte.. e coloro che ne sentono l'arrivo innalzano fumate grigie per far sì che occhi non vedano, olfatti si perdano tra mille odori e uditi tramortiti non comprendano parola..
..ma nulla può fermare ciò che per natura e destino ed è pronto al sacro. Il sacro è ovunque.. ma in molti non lo vogliono cogliere.. perché accecati dalla vile nebbia che ne avvolge gli animi. L.C. 777







1 commento:

  1. Lo sviluppo spirituale dell'uomo è un'avventura lunga ed ardua, un viaggio attraverso strani paesi, pieni di meraviglie, ma anche di difficoltà e pericoli. Esso implica una radicale purificazione e trasmutazione, il risveglio di una serie di facoltà prima inattive, l'elevazione della coscienza a livelli prima non toccati, il suo espandersi lungo una nuova dimensione... Ora in quanti hanno il coraggio di vivere tutto ciò? Assai pochi e quei tanti che rigettano questa verità saranno quelli che si troveranno a vivere difficoltà inaudite mentre chi ha accettato di intraprendere il viaggio personale finalmente ritroverà la "casa d'origine" per finalmente riposare.
    M.G.T.777

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