mercoledì 28 giugno 2017

Il Colore

Il Colore

Può rendere tutto meraviglioso e tutto più triste, 
capace di stimolare idee e nuovi propositi, incanta e ispira candidi e vivaci pensieri, 
è tutto ciò che rende ancor più magnifico questo nostro spazio. 
Il colore dona, vibra, migliora, percepisce e batte al ritmo del nostro cuore
Il colore vive in noi.. intorno a noi.. 


Il Colore è vita... la coloriamo?
L.C.777

venerdì 2 giugno 2017

la libertà e la dignità della donna.

Noi possiamo e dobbiamo aprirci al mondo globale. accogliendo i profughi. Ma per farlo dobbiamo sapere chi siamo, in quali cose crediamo, quali sono i nostri valori: e il primo è il rispetto per la libertà e la dignità della donna.
Queste conquiste non sono piovute dal cielo, sono costate secoli di sacrifici e di resistenza. Vanno difese nazione per nazione, generazione per generazione--
La notte di Colonia è stata la peggiore nella storia dell'Europa unita. La caccia alla donna bianca - molestata, violentata, derubata- non è un fatto di cronaca nera: è un'attacco a persone in carne e ossa, e anche alla nostra cultura. Alla libertà di una donna di vestirsi come vuole, di uscire con chi vuole, di festeggiare da sola o con le amiche, senza la "protezione" di uomioni pusillamini come quelli che a Colonia sono rimasti a guardare altri uomini che esercitavano un'altra forma di vigliaccheria, la violenza di gruppo.
I fatti del Capodanno 2016 sono stati meno cruenti ma non meno gravi della strage nella redazione di "Charlie Hebdo"del gennaio 2015- Perché pochi disegnano o leggono vignette irriverenti. ma tutti hanno una figlia o una persona cara che festeggia la notte di San Silvestro nelle vie di una grande città. A Parigi era in gioco la libertà d'espressione; a Colonia era in gioco la nostra quotidianità. Ieri, Voltaire, oggi, la nostra vita e il nostro modo di viverla.
Eppure i fatti di Colonia sono stati sottovalutati. Nell'era della diffusione istantanea e globale delle notizie, sono dovuti passare sei giorni prima che si capissero le reali dimensioni dell'accaduto -almeno 500 aggressioni-, e si scoprisse che violenze analoghe si erano verificate ad Amburgo, a Stoccarda, in altre città ancora. Poi è incominciata la corsa ai luoghi comuni: il "branco", le giustificazioni sociologiche, l'obiezione per cui sono "cose già viste", "poteva accadere dappertutto", "l'origine e la religione non c'entrano nulla", "anche a carnevale le donne tedesche vengono molestate da maschi tedeschi e nessuno dice niente"-
SCIOCCHEZZE. Parole in libertà di chi non ha capito la gravità della situazione. Le ragazze di Colonia sono vittime. Come lo sono le ragazze islamiche che i padri non mandano più a scuola, o chiudono in casa per impedire loro di integrarsi, o che uccidono perché vorrebbero vivere come le amiche europee: è morta così Hina Saleem, nata in Pakistan, cresciuta in Lombardia, sgozzata a vent'anni perché metteva i jeans, andava a ballare, serviva ai tavoli di una pizzeria conviveva con Giuseppe, il suo fidanzato bresciano. Primo anello di una lunga catena di delitti.
Non sarà colpa della religone ma della cultura islamica. E' una cultura che conosciamo, perché prevede una sottomissione non molto diversa da quella vissuta dalle nostre bisnonne. Proprio per questo non vogliamo tornare indietro. E dobbiamo essere fermissimi nel difendere i diritti e la libertà della donna in Italia: per le nostre figlie e per le figlie dei nuovi italiani.
C'è già abbastanza ombra nelle nostre anime, ci sono già abbastanza aspetti oscuri, affascinanti ma anche inquietanti nel rapporto uomo e la donna - mistero senza fine bello- la chiamava Guido Gozzano-, che proprio non si sente l'esigenza di burqa, di veli islamici, di poligamia,di sottomissioni antiche e nuove.
di Aldo Cazzullo da: Le donne erediteranno la terra.
 
postato da E.d.R.7