martedì 30 giugno 2015

La musica è....



La musica è … una materna ninna nanna. Traduci in suoni i nostri sentimenti quando non possiamo esprimerli a voce, e traduce in parole i nostri silenzi. Attraverso la musica lodiamo, amiamo, speriamo e ricordiamo. Nel respiro dell’anima, nei contorni del volo di un colibrì e ne vento ch la trasporta, la musica si modella e si frange in colori infiniti, sfumata e sempre diversa, eternamente creativa. E’ lo Spirito che prende forma.
La musica viene trasportata dalle vibrazioni delle molecole dell’aria, come le onde dell’oceano. E’ forse unica nel cogliere e comunicare il mondo interiore degli uomini, raccogliendo fatiche e sofferenze, dolore e piacere e confezionandoli in inni, preludi, studi e notturni. E’ la tessitura della deliquescenza del tempo, del flusso e il riflusso degli stati d’animo e del significato. Rumina, tentenna, contempla e stimola.
Nella musica usiamo ordine e fantasia, arrangiandone gli elementi – melodia, ritmo e armonia – in strutture e motivi pregni di significato. I suoi ritmi sono capaci di scuoterci mani, piedi e tutto il corpo al pulsare dell’universo. Le armonie vivono di complicatezze esplorativa e di curiosità in rapporti e proporzioni, consonanza e dissonanza, assonanza e risonanza. Le melodie si librano in voli fantasiosi, tessendo dolori e meraviglia.
Quando la musica si sposa al linguaggio, la parola diventa canto, le intenzioni si elevano e siamo indotti ad ascoltare nel nostro profondo, trasformando il profano in sacro. La musica consola lo spirito e calma l’istinto selvaggio, così come Orfeo, battendo il canto delle sirene con la sua lira, modifica il corso di fiumi e disorienta creature e alberi, mentre Radha e Krishna suonano il flauto e danzano con giubilo.



Tratto dal libro: Quadrivium testo di Jason Martineau

Postato da: R.D.M.7*

giovedì 25 giugno 2015

Antoni Gaudì proteso verso il cielo


Antoni Gaudì
25 Giugno 1852
“L’originalità consiste nel tornare alle origini.”

La sorprendente creatività di Gaudì è fatta di mistica fantasia che si intesse di quella purezza di cuore che la rende unica e fantastica.
La sua ricerca di elevazione dell’anima trova la sua massima espressione nella Sagrada Famiglia, che è l’immagine cosmica dell’universo proprio perché punto d’incontro tra l’energia della Terra con il Cielo. La sua fonte di ispirazione era la natura di cui si sentiva partecipe e vi leggeva le tracce del piano divino.

Consigliata è la lettura di un avvincente romanzo che vede come protagonista Gaudì e i suoi segreti.
La chiave Gaudí di Esteban Martín  e Andreu Carranza 
La Chiave Gaudì è un romanzo ambientato a Barcellona e, come si può dedurre dal titolo, la trama coinvolge tutte le opere architettoniche progettate da quello che possiamo definire l'architetto di Dio. Coinvolge sopratutto per chi ha avuto la fortuna di vederle dal vivo queste opere. In questo romanzo aleggia quell'aria satura di mistero e nella cui trama vede come protagonista Maria che, assieme al suo compagno Miguel, deve portare a compimento una missione affidatale dal nonno. Maria sulle prime crede che suo nonno abbia perso il senno quando le racconta di aver assistito all'uccisione dell'architetto Gaudì e che questo gli ha affidato una missione che Maria stessa deve compiere. Queste parole farneticate dal vecchietto la disperano, finché non si rende conto che tutto coincide troppo per essere una farneticazione. Maria viene a conoscenza di una confraternita di Templare, i Moria, che la proteggeranno durante la missione da una setta satanica pronta a tutto per ostacolarli. Maria e Miguel si trovano all'improvviso avvolti in una rete di omicidi e chiavi da risolvere. Insieme dovranno analizzare ognuna delle opere del geniale architetto, anche per dare un senso alle parole del nonno, ma sarà una dura lotta contro il tempo, visto che i seguaci di satana pedinano ogni loro movimento. Una miscela di enigmi,sette, scontri tra bene e male e segreti preparata con abilità. In parole povere un intrigo spumeggiante ricco di suspence e di risposte a domande che si creano lungo il cammino della lettura.

E.d.R.7

Interessante post su di lui:
http://disabilinelcorpoabilinelcuore.blogspot.it/2013/05/gaudi-la-massoneria-e-lesoterismo.html




domenica 21 giugno 2015

DEDICATO ALLA DORMIENTE


Inno d'amore per colei che tutto sogna e per le ricercatrici che la vegliano e che riuniscono il cerchio...

R.D.M.7*  -  M.G.T.777

sabato 20 giugno 2015

Il Dono dell'Aquila




“Cosa fai lì seduto, solo, in cima alla montagna?”
Ho fatto una gran fatica a raggiungere la cima e ora mi godo un po’ di pace, finalmente! Sono sicuro di non incontrare nessuno quassù.

“Ti danno fastidio i tuoi simili?”
Si, molto! Non voglio vedere nessuno, anzi, voglio che si dimentichino di me. I miei simili non mi piacciono più; troppi disastri, troppa cattiveria e stupidità, ho deciso di abbandonarli definitivamente, in cima a questa montagna non potrò essere raggiunto e sarà una ben netta separazione. Ho bisogno di pace!

“Penso che sei venuto fin quassù per crearti una nuova illusione.”
Ho fatto bene i miei conti; sono lontano da tutti, non c’entro più nulla con loro e nessuno potrà mai farmi cambiare proposito.

“Non potresti attuare questo proposito nemmeno su di un’isola sperduta e dimenticata nell’oceano.”
Perché?
“Perché esisti! Fai parte della vita e ne dipendi come essa dipende anche da te. Se anche tu fossi legato in modo da impedire ogni movimento al tuo corpo, la tua anima continuerebbe ad agire, ed ancor prima il tuo spirito. Vivresti comunque l’azione delle anime e dei pensieri dei tuoi simili, e dell’anima e dello spirito dell’intera Vita in ogni cellula del tuo essere. Non fuggire, scegli invece di compiere una azione reale.” 

L’aquila continuava a volare sopra la cima della montagna e quell’uomo si alzò, cominciando a scendere verso la valle, verso i suoi simili. Dopo alcuni passi si fermò, alzò le braccia verso l’alto dicendo: “Grazie, aquila maestosa, mi hai salvato, e ti riconosco come un essere sacro.”

L’aquila si abbassò verso l’uomo in modo da incontrare il suo sguardo, e quando furono abbastanza vicini si vide un lampo luminoso partire dagli occhi dell’aquila. Partì un lampo luminoso anche dagli occhi dell’uomo. Erano fatti della stessa luce.


Di Paolo Raimondi


Postato da: R.D.M.7* - E.d.R.7
L.C.777 - M.G.T.777

domenica 7 giugno 2015

Creatività

La creatività è la linfa vitale dell’uomo, la capacità di inventare le proprie giornate e di godere nel modo più pieno di tutti i doni che l’esistenza può offrire. La creatività non è solo saper dipingere o saper scrivere un romanzo. La creatività è guardarsi intorno e vedere cose che altri non vedono, orizzonti al di là delle mura, il sorriso oltre le lacrime, e la brace tra i ghiacci. La creatività è saper sognare e dare a quei sogni consistenza, concretezza vita.


Di Elisabetta Cametti tratto dal libro Nel mare del tempo.
postato da: E.d.R.7

sabato 6 giugno 2015

L'Illusione

Penetra come un ago e sa ferire come una spada, 
Si prende gioco di noi solo perché glielo permettiamo e le diamo modo di cibarsi di falsi propositi e bassi ideali. 
L'illusione non parla per mano del cuore, bensì sorge da una forza negativa, l'ego, che conduce  il nostro essere a scendere nei meandri di una finzione.. una finzione pericolosa che distorce la realtà rendendola vana in un proprio divenire, .. una proiezione distorta, un pensiero rivolto a una meta, ma quale reale meta si basa su una finzione.. è un piegarsi a testa china verso antri sempre più profondi  che la luce mai riuscirà a raggiungere perché troppo lontana.
Quale inutile punizione, che perdita di tempo e triste pensiero..

..Perché lasciarsi trasportare da ciò che è contrario e che a nulla conduce se non a un avvilire del cuore quando in te vi è tutto ciò che può condurti a quanto da sempre ti sei ripromesso di raggiungere. L.C. 777




mercoledì 3 giugno 2015

Per Eliana


Ascolta questo brano e perdona... oramai il tuo dolore è già stato vissuto e consumato dal tempo.

Postato da R.D.M.7 e M.G.T. 777