venerdì 31 maggio 2019

Kihili Kunturpillku - Frattali della divinità



Fractales de la Divinidad.
Siamo tutti parte di una creazione meravigliosa, portiamo in noi la luce, l'amore e la coscienza, abbiamo doni illimitati i quali sono i nostri regali per condividerli, portiamo in noi la saggezza, i sentimenti, gli atti e le parole che illuminano... nasce Vita da dove camminiamo e il nostro respiro pulisce l'anima e profuma l'aria, riempiamo gli spazi di colori e bagliori, la nostra voce risuona come una melodia attraverso il tempo e lo spazio, i nostri cuori pulsano seguendo il ritmo dell'infinito e abitiamo il tutto...
È arrivata l'ora e il momento atteso, svegliarsi dal lungo sogno, aprirci alla grazia, cercare il equilibrio e equilibrio, unirci nella grandezza di amare ed essere amati.
La felicità, ricchezza, opulenza in tutti gli aspetti della nostra vita, questi sono diritti divini e siamo qui per renderli realtà... ed è così!!

Kihili Kunturpillku. Una donna che viaggia in tutta l'America Latina tenendo discorsi e raccontando, dalla sua esperienza, come si può vivere "liberati dal sistema economico" e vivere nella spiritualità di Luce.

Postato da: R.D.M.7*

giovedì 16 maggio 2019

Auguri al mio amato padre

Nell'amare non si riconosce dimensione né spazio temporale alcuno
Sembra oggi come ieri che tenuta tra grandi braccia tutto sia possibile
e anche ciò che pare essere troppo alto... è lì di fronte a noi.

La protezione e l'amore di un padre sono sempre vivi 
in un legame che nel tempo rifiorisce in ogni istante
e quelle lacrime che cadevano per me.. 
.al solo allontanarmi per qualche giorno.. 
.. sono un gesto d'amore immenso che una figlia mai potrà dimenticare.



Io ancora oggi nello scandire di un tempo solo terreno 
 ci vedo così..




L.C.V 777

Compleanno René

La fantasia...



Ogni giorno che passa mi manchi, oggi in particolar modo la tua assenza fa ancora più male perché oggi avresti festeggiato il tuo compleanno… e tu sei così lontano. Ma nel mio cuore sei sempre vivo e sento ancora le tua magia. E il nostro cammino riprenderà non so dove non so quando ma ci ritroveremo ancora vicini. Auguri per i tuoi 70 anni terreni li festeggio ricordandoti con amore.

domenica 12 maggio 2019

Loten Namling per un Tibet libero!


Per molto tempo il cantante tibetano «Loten Namling» portò il desiderio di portare canzoni della libertà tibetana nel mondo occidentale. I tibetani in Tibet rischiano la vita per cantare queste canzoni. Molti di loro sono in carcere semplicemente per chiedere i diritti umani fondamentali e il ritorno del Dalai Lama!
Così nell'estate 2014 ha contattato il chitarrista e produttore svizzero Patrick Lerjen per aiutarlo a realizzare il suo progetto. In un attento processo, Lerjen cercava allora una fusione organica e potente di queste canzoni melodiche tibetane con i suoni terrosi della Western Alternativ Rock.Ciò che è venuto alla luce, è una perfetta allegoria della vita dei tibetani in esilio, lontani dalla loro patria, ancora attenti al loro retaggio nei loro cuori. Namling e Lerjen erano entrambi veramente sorpresi e stupiti dalla bellezza della musica che scaturiva dallo scioglimento di questi due mondi.
Con Mik Keusen (pianoforte), Philipp Moll (basso) e Muso Stamm (batteria) hanno avuto la fortuna di trovare i compagni perfetti per completare questa straordinaria band TIBETAN -SWISS Porok Karpo, soddisfacendo così la visione di Loten Namling.
La musica di Porok Karpo è allo stesso tempo grezza e leggera filigrana, in cui scene intime conducono a episodi potenti. Il crudo fondamento ritmico di batteria e basso combinato con pianoforte e chitarra in continua evoluzione costruiscono il panorama in cui il cantante Loten Namling racconta la storia del popolo tibetano e la loro lotta per condurre una vita autodeterminata.
Loten Namling (Porok Karpa) è un noto cantante, musicista, intrattenitore e fumettista di origine indiana attualmente residente in Svizzera. Sta lavorando al suo progetto, "Blues", in cui esplora percorsi che collegano le canzoni alla cultura. Il 14 ° Dalai Lama una volta chiamò Loten "un cantante con una voce". Porta profonde magie della cultura tibetana, sempre più minacciata dalla gretto potere dei cinesi, lotta per un Tibet libero con la sua forza espressiva.
Insieme con amore per il grande popolo tibetano e con ammirazione verso questo artista che porta avanti con la sua arte la causa. 
R.D.M.7* - M.G:T.777

giovedì 2 maggio 2019

Curiosità Magiche: La Scopa

Thks Mmmaestro



Tradizionalmente è la classica “granata” con il manico in legno, e la saggina per spazzare.
Il suo scopo è quello di “pulire” dalle energie negative, lo spazio sacro dove ci si appresta ad operare.
La scopa spazza via il negativo, è usata SOLO per pulire e purificare la zona usata per il rituale e nelle feste della ruota dell’anno.
I materiali di cui è composta devono essere naturali come legno e saggina. Quando non la si usa la si ripone dietro l’uscio di casa o davanti la porta i casa per tenere fuori le energie indesiderate.
Anche la scopa, come tutti gli oggetti rituali, dev’essere consacrata prima di essere usata.
La scopa è inoltre uno strumento che permette alla Strega di entrare nel Regno dei Sogni. Se lo si desidera si può dare un nome alla scopa, anche se non tutte le Streghe lo fanno.
I poteri magici legati alla scopa si conoscevano fin dall'antica Roma. A quell'epoca le levatrici utilizzavano una scopa con cui spazzavano l’uscio, per allontanare gli spiriti maligni dalla mamma e dal suo futuro bambino.
In Inghilterra le donne, quando uscivano di casa, lasciavano la scopa fuori dall'uscio, e nel Galles e tra gli zingari dopo le nozze, gli sposi entravano in casa a cavallo di una scopa.
Da tempi lontanissimi la scopa viene associata ai poteri femminili e alla Magia, e con il tempo sono diventate l’alternativa femminile alla bacchetta magica.
Nel Medioevo si credeva che la scopa fosse il mezzo di trasporto delle Streghe che, attraverso essa, raggiungevano i loro raduni.
Anche la tradizione della scopa potrebbe derivare dagli antichi culti dionisiaci e in particolare dal Tirso, il mitico bastone avvolto da foglie d’edera e vite, e con in capo una pigna, elemento legato alla fertilità per via dei “frutti” che nasconde nel suo seno.
Il suo simbolismo infatti è anche legato alla fertilità, tant’è che nei matrimoni pagani, gli sposi usano saltare dall'altra parte del manico, per propiziare un’unione feconda: negli antichi rituali pagani per propiziarsi la Dea della Fertilità (Artemide in Grecia era adorata, tra l’altro, come protettrice delle partorienti e della fecondità, così come in Egitto la Dea Gatto Bastet, e tra gli Aztechi la Dea Cihuacoatl “donna serpente”), le sacerdotesse, e quante altre donne, cavalcavano le classiche scope durante determinate festività. Ma è con le Erinni, le Furie e soprattutto con le Arpie ammaliatrici, mostri con testa di donna e corpo di uccello, come le omeriche Sirene dell’Odissea, che nasce la visione di un essere diabolico, ma non ancora denominato “strega”.
Tratto dal blog: Occulto Mundi e postato da M.G.T.777
Decorare la casa per Halloween😊
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