domenica 28 settembre 2014

28 Settembre lontano nel tempo - incontro con E. Zolla


In un lontano 28 Settembre quando vivevo in Toscana ebbi l'immensa fortuna di conoscere Elemire Zolla. Ero giovane ma cosciente di come la vita che mi era stata insegnata fosse fatta di sole apparenze e di inganni, era già iniziato per me il processo del risveglio sulla mia vera identità e la ragione per cui mi trovavo su questo pianeta, un pianeta ove l'energia facendosi densa e pesante diviene una prigione e ti trascina in basso rendendo difficoltoso il cammino del risveglio.
Ma torniamo a Zolla un uomo di grande valore spirituale il cui pensiero evoluto e veritiero ben poco è stato considerato in un mondo in cui si da valore ad un calciatore alle storie con le sue amanti e mogli e lo si ritiene un dio, anni luce di distanza lo separano da un uomo come Zolla che ha onorato il mondo con i suoi pensieri e le sue scoperte, come le chiamava lui. metafisiche e spirituali.
Subito vi fu la simpatia di due anime che hanno un uguale scopo, un desiderio comune di elevarsi pur rimanendo sul palcoscenico fatto di false luci e fasti della vita terrena.
Con grande garbo e simpatia lui rispondeva alle mie domande che si facevano incalzanti per quel mio bisogno di trovare finalmente quelle risposte che colmassero le solitudine del mio essere alla ricerca della verità.
Ci sarebbe da dire tantissimo.... ma, certamente, quell'incontro ha forgiato tantissimo l'indirizzo della mia ricerca interiore ed è impossibile descrivere le incredibili scoperte che il suo dire hanno suscitato e disseppellito dal mio “atanor” della Conoscenza Cosciente.
Non mi rimane che esortare di leggere ciò che lui ci ha lasciato e fare nostro quel suo sapere per noi stessi, prima Viverlo in Noi, e poi trasmetterlo.
Dobbiamo riuscire a rompere la Stupidità e l'Ignoranza che vige ora nel mondo, e i più pericolosi sono coloro che stanno ora propagando il disordine ammantandosi(1) di maschere e parole che inneggiano la pace e l'amore, la conoscenza che non fa conoscere ma allontana dalla verità.
Ho scelto questo raro video per rappresentare una goccia del pensiero di questo uomo evoluto.

(1) Ammantare: coprire, dissimulare, mistificare.
Riappropriamoci del potere delle parole che la nostra splendida lingua possiede.

R.D.M.7*

martedì 23 settembre 2014

Sibilo dal cuore...

Magico momento colmo di speranza,
cogli le nostre parole e crea una danza.

Che possa il nostro cuore al mondo parlare,
e di tutto il ricordo agli animi rammentare.

Non odo pianti ma solo attese, che senton
già perso colui che promise.
Il suo combattere mai è iniziato e da subito
ogni amore ha impunemente sacrificato.
Non vi chiedete dove sia la parte mia,
rubata al mio cuore e alla mia stirpe è stata
bruciata e ahimé completamente incenerita.
Sappiate accettare la sua assenza e già mai
desiderarne la presenza.
Solo una volta incontrarlo dovrò e all'ora
le sue spoglie sull'altare offrirò.

Cantate fratelli lontani che giunti sono i tempi,
che mai i vostri cuori possano piangere per
quanto siam lontani bensì scuotino i vostri
animi nell'essere sempre più vicini.

A I miei fratelli,  onore a I Sette
L.C. 777

domenica 21 settembre 2014

Passo d'autunno

Colori caldi che evocano tempi e luoghi lontani, si aprono le porte al nuovo dì, a ciò che è in attesa di esser visto e vissuto e così coloro che attendon si ricontreranno, tra le risa e le grida di chi tenta di far udire la propria parola, una parola che è e rimarrà solo una parola perché non darà vita a null'altro, non vi sono fatti importanti, non vi è unione, non vi è solidarietà ma solo e soltanto parola.
I miei avi hanno sempre detto: "..diffida di chi parla tanto, tante e tante parole, ma sono i fatti, le azioni a contare ".
E' così che ci accorgiamo di chi finge di essere un angelo, un messia giunto per salvare.. salvare chi, salvare sé stesso.
L.C. 777







martedì 16 settembre 2014

Dizionario Arcano Sapere: Q come...

Quinta Ottava = dei secoli scorsi non è esattamente quella odierna, difatti la chiesa definiva quel particolare accordo come “diabolico” e l'aveva proibito nella musica sacra.

domenica 14 settembre 2014

Parole a voi.

Possa la strada alzarsi per venirti incontro fratello mio,
possa il vento soffiare sempre alle tue spalle accarezzandoti,
possa il sole scaldare il tuo cuore e risplendere sul tuo viso,
e la pioggia cadere soffice irrorando il tuo giardino,
e fino a quando non ci incontreremo di nuovo,
possano i nostri cari tenerti nel palmo della loro mano.

Che tu possa avere e sentire,
delle mura che coprano il vento se troppo forte,
possa un tetto ripararti dalla pioggia se fredda,
del the accanto al fuoco per scaldarti nei momenti di gelo,
delle risate che gioiose nascono da un tuo lieto pensiero,
quelli che ami presto giungeranno ma ora come ora sappi non sei mai solo.
L.C. 777


Commento:
Un giorno leggendo un canto Irlandese la musicalità di quelle candide parole mi piacque a tal punto da voler dedicare alcune parole a coloro che devon giungere lungo il sentiero..
Le difficoltà sono innumerevoli e le tentazioni molteplici, non vi è da credere al sorriso splendido e candido, all'abbraccio d'amore che in realtà preda di qualsiasi forza dell'anima, al bacio e sentire travolgente di chi dichiara di aver trovato tutto quanto avrebbe voluto e che appena ti avrà predato, prontamente ti getterà nella prima cesta lungo la strada, attendi, attendi, non cogliere ora ciò che ti sembra essere tutto quanto avresti voluto, perché potrebbe rivelarsi un tranello, un falso, rispetto a chi è ormai a due passi da te.
Le piccole cose che hai te le sei concquistate e se stai arrancando ora tra mille difficoltà.. non è perché hai sbagliato qualcosa, bensì perché sei sulla via giusta e questo certamente rode a chi trama per far sì che tutto venga ignorato, che conoscenza e consapevolezza restino luoghi sconosciuti, lontani dal tuo essere e dire che invece fanno da sempre parte di te e probabilmente ora più che mai ti mancano.







lunedì 8 settembre 2014

Canto del viaggio

Candida la neve e alto il sole,
lo sguardo alto vede ciò che si muove;
non duole il cuore perché sempre sente,
ciò per cui lotta e a cui più tiene.

Non vi è pensiero che non sia vero,
altrettanto il sorriso per colui che è giunto;
in solitudine varca la soglia e un fiore alza,
una farfalla si posa e lenta respira.

Giunge il vero assassino che male ha fatto,
il proprio agire ha infranto cuori e leso animi,
ma mai cancellato nulla di essi che ancor son vivi,
più forti lottano, a volte cadon ma si rialzano.

Quanti fogli di carta senza inchiostro,
non vi sono segni da cancellare ma
tanti ricordi da scrivere e riportare,
gli alberi han foglie e le sue brame son spoglie,
non vi è arresa ma sola attesa,
non vi è sogno che non continui ad esser nutrito
e che nel cuore mai verrà smarrito.

Quale canto raggiunge il vento,
lui è triste e lento,
è il dialogo ricercatore 
che ha conosciuto il dolore,
pronto per lottare ora seduto deve stare,
non è momento per le armi sferrare, 
ma lo è per costruire, 
Così sia per il grido di vittoria udire
e tutti poter riabbracciare con la gioia nel cuore.


Commento: Non vi è tempo in cui non si sappia ciò per cui si è giunti, motivo per il quale coloro che tradiscono compiono tale gesto con tutta la consapevolezza del proprio essere, mentre chi continua sul proprio sentiero lo fa con tutto sé stesso.

Ogni pensiero e parola di coloro che sono I Sette è vera, reale e qui, nel secondo paragrafo si fa riferimento all'ottavo, a colui che giunge con un segreto che è frutto di un'essenza unica e forte, lui giungerà con vere parole del cuore e grande saggezza, solo nel proprio lottare giunge con un fiore ( simbolo di vita ) e una farfalla si posa e respira.. è la vita, la vita che giunge e un giorno se ne va per iniziare un nuovo respiro.. diverso.

Giunge il nemico, vi è un opposto a coloro che lottano con il buon fine, tolta vuole  la vita nella speranza la farfalla parta in un lungo e lontano viaggio, il dolore che lascia a coloro che proseguono è immane, i dolori sono profondi, voragini da colmare ma che vengono colmati perché il nemico non conosce la legge del cuore e ci si rialza in un unione che fa crescere, che da modo ancor più di conoscersi e di capire.

E' il tradimento di chi prima è giunto.. nulla hanno scritto per l'umanità da salvare e quindi vi è da salvare tutto ciò che ancora è rimasto da poter portare in salvo, la vera volontà mai verrà cancellata.. e ahimé la scelta verrà nel tempo ampiamente ripagata.

L'ultimo paragrafo fa riferimento alla sorella, figlia, ricercatrice, colei che porta il lume per coloro che devon giungere, tra le lacrime di più di una perdita, dei dolori e orrori di coloro a cui lei tiene, ma non vi è arresa, anzi, vi è una crescita che la fa proseguire nel voler portare alla sua stirpe e reale famiglia ciò per cui hanno lottato, soprattutto per coloro che mai hanno tradito, fedeli al loro compito che la fine di questo doloroso gioco attendon. La gioia nel potersi ritrovare e mai dover tornare per proseguire.. perché la fine del gioco deve avvenire.
L.C. 777




domenica 7 settembre 2014

Da Ballate nordiche: Dalì e Gala

CRONODEDICA A MAESTRO PITTORE

Pane bianco all'interno di ceste
con un uomo nascosto da oggetti confusi
e grande poeta ammassi di cose
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Rocce che mostrano sogni
con perversi alla luce del sole
e monumenti elevati al gusto dell'uomo
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Tuniche avvolte vicino alle rocce
con molli orologi che pendono dai rami
e donne con bocche serrate
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Rotolano visi su spiagge perdute
con cappelli e grandi carriole
e stampelle nei buchi del corpo
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Pianoforti sulla riva del mare
con bimbi al cospetto del sesso
e gambe sostengono il vino
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Orecchie fatte a cornetta
con cassetti incastrati in corpi perfetti
e seni strizzati da mani di legno
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Narciso che ammira sé stesso
con oggetti che sono ciò che non sono
e gente che gioca in deserti infiniti
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Dormienti in delicati equilibri
con Voltaire nascosto da donne del luogo
e tappeti di paglia all'interno di case
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Uova terrestri schiudenti l'umano
con tigri nascenti da bocche di pesci
ed elefanti con zampe di gru
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Madonne prive di corpo
con angeli su bianche scogliere
e visi molli che sanno di cibo
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Croci sospese nell'alto del cielo
con visi formati da ammassi di oggetti
e assolate case di Spagna
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
L'ultima cena in ambiente futuro
con croci e labarde su nuove contrade
e chiodi posati su spazi inumani
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.
Apocalissi con bombe di chiodi
con ginocchia, che sbucano dietro le mura
e guerrieri che portano numeri
ma il volto di Gala ricorre ossessivo.



Ballata dedicata a Gala Éluard Dalí nata il 7 settembre 1894. fu musa e moglie prima di Paul Éluard, poi di Salvador Dalí. Fu fonte d'ispirazione per il pittore catalano e per molti altri artisti, durante la loro residenza a Parigi ed in Spagna.

Lirica di R.D.M.7* da Ballate Nordiche



sabato 6 settembre 2014

Gli animali domestici

Gli animali domestici stanno imparando a diventare uomini. Per questo, ad esempio, il gatto di casa pare capire il nostro linguaggio.. Lo sta imparando, e quando lo saprà parlare rinascerà uomo.
Noi umani di conseguenza siamo i loro insegnanti; e questo è un onore, ed un compito importante.
L'animale domestico altro non è che la "forma domestica" di Madre Natura. E' cioè la forma vivente con cui la natura, come ogni madre, da vicino protegge e aiuta il figlio.
Per cui l'animale domestico è l'aiutante, il custode, il protettore degli uomini con cui condivide la casa. Per questo quando un cane, un gatto o un uccello, vi scelgono, guardatevi dal rifiutarli, a meno che non intendiate rifiutare la natura di voi stessi.
Ecco perché gli animali così detti da compagnia (orrore questa definizione) non vanno comprati ma ci si incontra o si prendono per aiutarli ma in quel caso un forte richiamo verso quell'esserino ci spinge a sceglierlo perché è già parte della nostra vita.
Alcuni animali basta stargli vicino per comprendere che sono giunti la dove molti uomini ancora per molto non giungeranno.
M.G.T.777

venerdì 5 settembre 2014

Seguendo l'arte del cuore

Caspar David Friedrich
5 Settembre 1774

L'unica vera sorgente dell'arte è il nostro cuore, il linguaggio di un animo infallibilmente puro. Un'opera che non sia sgorgata da questa sorgente può essere soltanto artificio. Ogni autentica opera d'arte viene concepita in un'ora santa e partorita in un'ora felice, spesso senza che lo stesso artista ne sia consapevole, per l'impulso interiore del cuore.”


Nei suoi quadri vi è l’anelito umano all'unione con l’infinito e la struggente melanconia della nostra piccolezza di fronte a questo grande mistero che è la “vita”. Le sue sono opere di intensa spiritualità che ci esortano a “guardare” con occhi trascendenti la natura e lo spazio sconfinato per scorgervi la divinità.
E.d.R.7



giovedì 4 settembre 2014

Sette Candele

Brillavano della più splendente luce le Sette candele,
portate all'interno di una lanterna, protette e accarezzate,
colei che le riunisce e accoglie le ammira e canta loro candide parole,
quanti dolori al freddo e al gelo dei cuori che la circondano,
quale timore di non poter riunire tutte quante le meravigliose pepite di luce,
ostacoli, perdite che feriscono nell'animo..
Quale voglia di poterle finalmente accarezzare e portare lontano, lontano,
ammirare luoghi sconosciuti, parlare con la natura, udire il suono del vento,
portarle al proprio fianco per poter essere libere di brillare.. illuminando il mondo.

Le Sette Candele risplendono e vengon riconosciute, magiche e lucenti attiran gli sguardi, ma non solo di coloro che le riconoscon con amore.. anche di coloro che voglion ledere il loro cammino di luce.. e così ecco una lanterna.. una lanterna Stirpe, la protezione.. alta, altissima, la Stirpe, che non perché lontana non si erge al fianco di coloro che camminano per rendere giustizia attraverso la conoscenza.. quale splendido risveglio.

Colei che ricerca tiene nel proprio cuore una candela che alta si erge con un'altra che però è parte di quelle sei candele, perché fedele, vicina nel proprio compito.. ne manca una, una candela strappata da colui che l'ha usurpata inviando venti furiosi che la spensero.. nulla più, seduta accarezzando ciò che ne rimane in attesa di lasciarlo randagio nella grigia foresta.. quanto difficile e doloroso abbandonarlo ma ormai non vi è più luce e la sua tenera e fasulla immagine solo può accontentare coloro che bassi camminano nelle lande perdute.

Dedicato a i Sette con amore nell'attesa di rincontrarli e a Giorgio P. sporco nel proprio tradimento, tutto ciò che eravamo e che avremmo dovuto essere, briciole in cambio di tutta la tua essenza.. miserabile il tuo agire, quanto il tuo volere.
Ora tutto è spento.. in te non vedo e alcun altro vedrà  mai più nulla. L.C. 777