giovedì 31 luglio 2014

Nato e morto sotto il segno del Leone





Romano Battaglia
(Marina di Pietrasanta, 31 luglio 1933 – Marina di Pietrasanta, 22 luglio 2012)
"Un mondo senza sogni è come una notte senza stelle, un viaggiatore senza meta è come un fiume senza acqua"

I libri di Battaglia sono come un diario di viaggio intriso di una spiritualità volta nella ricerca di un mondo ed una esistenza migliore.
Il libro che mi è maggiormente piaciuto è:"Silenzio"! Perché mi ha insegnato che bisognerebbe entrare nel proprio giardino interiore e renderlo colmo dei fiori aulenti e variopinti in modo che l'anima resa libera può rompere la schiavitù dal nostro "ego" che ci fa guardare e credere solo nel mondo oscuro e vuoto delle apparenze!
Nel 2012 Romano ha intrapreso il suo viaggio in quell'Oceano dell'Infinito lasciandoci però la bellezza di suoi pensieri.
E.d.R.7


Quasi un testamento questo suo messaggio: http://www.romanobattaglia.it/first.htm

martedì 29 luglio 2014

Parlano di Complotti.. ma ne fanno parte..?

Ho letto diversi testi, romanzati o meno, ma comunque molti improntati al voler denunciare dei " complotti ", vale a dire accordi segreti intrapresi al fine di ottenere un risultato in cambio di un'azione, un'azione che a sua volta mette in moto altre forze che unite conducono a un fine..
Ho udito molte parole, parole scritte, e udite ( attraverso mezzi di telecomunicazione: televisione, radio ecc. ) che mi rendo conto sempre più erano soltanto un insieme di informazioni, un mucchio di concetti uno in fila all'altro, quasi da perdersi, attenzione a questa mia affermazione, " confondere ", è il verbo fulcro.

Leggendo il primo paragrafo di questo mio discorso ho scritto qualche parola parlando di complotti ( cit. da " vale a dire accordi... a ....conducono a un fine" ) notate come vengono scritte queste mie parole, potrei molto semplicemente andare dritta al centro del discorso e invece vi giro intorno provocando quasi un vorticoso discorso quasi a voler confondere colui che lo legge attraverso le mie parole.. una concatenazione di parole fluide che possono essere chiare, ma potrebbero anche confondervi, come? Una frase è pur sempre solo una frase ma immaginate pagine e pagine scritte in questo modo.. una sequenza di concetti, nozioni, informazioni. Leggendo un libro ne coglierete il senso ma vi saranno talmente tante nozioni che potreste pensare che chi ha scritto questo libro è un " genio ", " un profeta " , no.. non fatevi ingannare, è solo una mole di informazioni sparate a zero attraverso una modalità di scrittura " indiretta ". Ognuno di noi potrebbe farlo, potrebbe scrivere e studiando, compiendo ricerche, parlando con persone, ottenere tante informazioni, tante da riuscire a esternarle al mondo a raffica.
Pensare di essere al di sopra degli altri è grave, ma pensare un uomo sia al di sopra degli altri è di gran lunga più grave, perché denigrare sé stessi, credere un uomo sia più grande, sia un leader quando non lo è. Si presenta come tale, ma nulla vi ha a che fare.

In pratica,  pensate a voi, prendete in considerazione di essere un uomo che tutti possono udire attraverso la televisione, sentirne le parole scritte tramite giornali, o attraverso un proprio blog personale, attraverso la radio e leggendo un vostro libro. Avete tutte queste possibilità, direste mai al pubblico di essere una persona che si deve nascondere dal mondo esterno per via di quanto avete avuto il coraggio di dichiarare..? Avete " contatti " ( questo è certo ), avete contatti, apparite in televisione e ottenete informazioni su i " gruppi segreti " , i cosidetti " illuminati ", ( un argomento a caso.. ) agganci particolari non li avete ? ..chissà, forse proprio dagli stessi " illuminati ", da coloro di  cui tanto parlate, che detengono il potere, che agiscono a nostra insaputa.. eccetera, eccetera, eccetera.. direi è una possibile buona vostra fonte!  

Non fate l'errore di pensare a un leader a " Un colui " che parla Apparentemente karismaticamente per mezzo di tante parole, apparentemente sagge, non pensate sia così saggio.. non lo è, vuole solo che pensiate sia meglio di voi, sappia più di voi, sia più coraggioso di voi, più intelligente, più brillante, un surplus, un migliore, un leader... cosa ne diviene... che tenti di apparire per ottenere, ottenere un potere, un potere che ha un solo patrimonio.. quello umano, mondiale, tante persone in tutto il mondo che lo ascoltano, lo venerano e lo seguono.

..So cosa vuol dire nascondersi, non si sceglie un nome dall'alta importanza, ci si nasconde senza apparire, senza conti correnti bancari, tessere o carte di alcun tipo che possano identificarci, non ci si può avvalere di certo del servizio sanitario..
Riflettete su questo: Un uomo che si presenta in televisione, magari con il volto mascherato ( deve rimanere in incognito, non farsi riconoscere, troppo rischioso apparire ), che dite, ha scelto il mezzo migliore per nascondersi?!!

Il mio saluto è un saluto che proviene dal cuore, dal cuore di chi sa davvero cosa significa nascondersi, nascondersi per proteggersi e sa cosa significa dover attaccare per sopravvivere, combattere per aiutare coloro che necessitano di aiuto perché lui stesso ne ebbe bisogno e non lo ricevette. 
Prestate attenzione, voi siete il vostro leader, chi si presenta con tale vanto vuole solo imprigionarvi nella propria rete trascinandovi con le proprie calme parole lungo un desolante deserto fatto di un vuoto che buca l'anima e spezza il cuore.. non ve ne accorgerete qui ora, ora si sarà vittime di un vile complotto. L.C. 777



Colei che non si nasconde, umile e silenziosa scorge l'essenza
di coloro che la circondano e ne riconosce la vera natura.
La ricercatrice


lunedì 28 luglio 2014

Un Anima Grande: Tiziano Terzani

"Se uno vive senza mai chiedersi perché vive spreca una grande occasione e solo il dolore spinge a porsi la domanda."
Oggi ricorre la data di morte di Tiziano Terzani, e l'articolo che trovate qui sotto, dà la dimensione reale del viaggio terrestre di un uomo che è stato capace di viverlo intensamente, vi si è tuffato ha guardato attraverso gli avvenimenti di guerra e di morte nell'anima umana per poi ritrovare se stesso e vivere quel viaggio nel profondo mistero del suo universo interiore. Una grande Anima se anche l'ultima esperienza, la malattia il dolore e l'abbandono del corpo, l'ha vissuta per crescere, per conoscere, per essere. Un uomo che ha scelto il risveglio di se stesso con audacia, certamente attraverso incertezze e dubbi, ma con quel fuoco interiore che tutto cambia trasforma, la vera alchimia dell'anima che così sublimata abbraccia quel mondo spirituale che ci ha dato origine.
E.d.R.7
Ecco l'articolo:
http://www.repubblica.it/cultura/2014/07/27/news/tiziano_terzani_10_anni_morte_anniversario-92438860/


sabato 26 luglio 2014

777 pensieri tra il Bene e il Male

Fuori la pioggia scendeva fredda e veloce nella giornata d'estate che nuovamente nasceva dando vita a un nuovo giorno.. è nelle difficoltà che incombono come gocce dall'estremo peso nel cuore e nella felicità di camminare lungo un cammino fatto di verità e estrema gioia, la gioia di avere la forza per ottenere ciò in cui si è sempre creduto e sperato ad ogni costo. Le umiliazioni, le forti risate di scherno, i giudizi, gli insulti.. tutto perde potenza e su di noi non ha presa alcuna.. ..neve al sole. 

Nel corso dei tempi l'individuo ha abitualmente legato il numero 666 al male, alla bestia dell'Apocalisse che torna per portare a termine il proprio compito.. il cosidetto Anticristo. l'Anticristo, colui che viene per riempire il proprio scuro mantello di più anime possibili, anime perse, o che semplicemente vogliono credere in qualcosa, anime che cercano un modo migliore per vivere ancor meglio la propria vita e che non sanno che in realtà il " buon cantastorie " sta tramando la fine peggiore per loro e per il loro spirito, si sfamerà di ogni loro energia e potrà regnare con tutto il proprio potere.
Se lui è qui mai si farà riconoscere, avrà parole perfette, voce che incanta, manifesterà un finto tenersi lontano e nascosto dalla gente perché parlerà invece a tutti, le sue parole saranno scritte, verranno viste dalla televisione e faranno il giro di più luoghi possibili.. e forse lo stanno già facendo. Colui che è propenso a portare a termine il proprio progetto lo farà professando parole di preciso sapere, sapere che manca in questo meraviglioso paese solamente perché vi è pigrizia di ricerca, poca sete di conoscenza, null'altro, chiunque di noi potrebbe raggiungere un immenso sapere non solo di conoscenza in merito agli eventi, a fatti prettamente di ordine politico, storico, economico-finanziario ma anche e soprattutto spirituale, perché non dimentichiamoci mai che questo è un passaggio, il vero passaggio, quello più difficile, più duro, poi vi sarà il vero arrivo, quello che perdurerà nel tempo dei tempi e all'ora rimarrete voi, voi con ciò di più puro vi appartiene.. o ciò che vi è rimasto... o ciò che non avete coltivato.. preservato.. o avete venduto.

La mia riflessione va dritta al numero 777, questi numeri che contraddistiguono le nostre firme sotto ogni nostro pensiero, parola, poesia, ballata... il 7.. il 777.. sono semplicemente sempre legate solo e sempre a I Sette, ne contraddistinguono solamente il tempo otre che il compito, la generazione, in vero il numero 777 ha un profondo significato che è stato profondamente mostrato da R.D.M. 7 ( mio padre, per l'appunto... 7 ) ne svelò l'essenza, era giovane, molto giovane, ventenne.. ora la sua età supera i sessant'anni, lui ne svela il significato conducendo per mano l'iniziato che può così svelarne il proprio significato ultimo.. 777 ( 7+7+7 = 21 ) .. quindi... Qui mi devo fermare perché è mio desiderio sia lui a parlarvene, solo le sue parole han da donare e svelare.. ..e le sue pagine stanno trovando il proprio ordine per essere stampate e uscire nella loro edizione per incontrare gli sguardi e le menti di tutti coloro che sentiranno di volerne leggere le parole, i simboli, gli ampi e alti significati.. e incontrare i cuori di coloro che lo vorrebbero incontrare, anche solo per una parola, per porgergli una domanda.. un pensiero.. come già più volte avvenuto.

777 una stirpe, un gruppo antichissimo, non un gruppo segreto, perché esiste e vigila con il cuore, opera agli occhi del sole esponendosi e non si nasconde, né dietro una maschera, né nell'agire. Non sono " gruppi segreti " ma sono riservati e agiscono sempre con il cuore, chi così li classifica trae ben minuscole verità tratte da libri, giornali.. mass media.. parole che poi vengono sapientemente elaborate e che hanno il sapore di parole pianificate, abilmente preparate, come un buon politico fa per raggiungere il pensiero dei propri elettori, attraverso un bel discorso.
E' mio modesto parere l'aver riconosciuto " qualcuno " che sta utilizzando questo perfetto emblema di tre numeri per propagandare una falsa propria profondità d'essere, un'alta spiritualità data dal numero 7 che è considerato un numero spirituale in quanto contiene veli che devono essere scoperti, uno dopo l'altro per giungere all'illuminazione ultima, un numero sacro, puro, che sicuramente chi ne esalta le proprietà nulla sa di quanto realmente può contenere nel Sé del Sé.

Chi sono io.. sono colei che si contrappone a colui che potrà usufruire del nostro nome, del nostro essere nel tempo... 777.. presentando la propria falsa conoscenza, fintà bontà e delicata sensibilità, accurata ricerca e costruito sapere, figlio di coloro che madri lo riconoscerebbero per la sua magnifica musicalità di voce e calda dolcezza, desiderabile agli occhi della donnna che ne ammira i pochi visibili lineamenti, occhi chiari dal verde marino dal mistero capace di affondare ogni vostro minimo sibilo di sapienza e caldo amore nel cuore. Ceneri fumanti per colorare ancor più il suo mondo.
Io sono colei che ha al fianco coloro che come 7 furon per me e oggi sono per me.. Prendo vita su un terreno luogo il  19 luglio 1977.. riconosco coloro che mi stanno accanto per chi furono attraverso le nostre memorie e cammino lungo un sentiero ove tutto è vita e la morte non trova riconoscimento in una fine ma respira in una continuazione. Seguo il profumo di coloro che fanno parte della mia stirpe, ciò che emanano..un profumo fatto di parole, pensieri, sorrisi, presenze, scritti, note, figure, colori.. tutto ha valore nel nostro lieto esistere e non vi è alcun " buon narratore mascherato " che può sfuggire a chi ha il candido e vero compito di ricercare... la ricercatrice di questo tempo. L.C. 777.



Siamo entrambe presenti sul terreno mondo..
ma le nostre parti sono opposte,
 come lo sono i nostri veri intenti e reali compiti


 

L'esploratore dell'inconscio

A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.”

Carl Gustav Jung nasce a Kesswil, sul lago di Costanza (Svizzera) il 26 luglio 1875 e voglio parlavi del suo interesse e dei suoi attenti studi sulla medianità e i fenomeni paranormali. Fortemente dotato a livello paranormale, nella sua autobiografia dal titolo: “Ricordi, sogni riflessioni”, Jung esordisce con queste parole: “La mia vita è la storia dell'auto-realizzazione dell'inconscio”. Per questa ragione si avvicinò allo studio dell'ermetismo gnostico. Da queste sue esperienze disseminate negli anni, estrapolò le sue teorie sulla coscienza, influenzate dall'antico pensiero gnostico, il movimento magico-religioso dai contorni ermetici, sviluppatosi in particolar modo nel II, III secolo nell'ambito del cristianesimo esoterico-iniziatico, del quale costituiva la maggiore tendenza eterodossa.
Jung individua nell'essere umano il soggetto primario della Scienza Sacra (Ars Regia) e il suo perfezionamento, il vero fine realizzativo dell'intero ciclo di operazioni occultate in seno a labirintici codici simbolici che ne occultavano il vero volto. Sarà proprio il simbolo a spingere Jung verso un'indagine mirata a penetrare quel mondo misterioso, oscillante tra universi paralleli, scienza, storia e metafisica. Il simbolo è lo strumento elettivo della Conoscenza, il veicolo che trasporta la mente nelle altre dimensioni e consente di disvelare le dinamiche oscure dell'interiore. Esso è intermediario fra varie realtà e differenti livelli di coscienza. I miti, le leggende, le religioni del passato, fanno capo alla veste simbolica che ne racchiude l'essenza e ne unifica il linguaggio ponendolo sotto l'egida di un'unica forma espressiva. Colui che si appresta a penetrare nel Tempio Misterico lo deve fare con la coscienza e la sua intima natura scevre da sterili superstizioni di ordine profano, elementi perturbatori responsabili di una condizione (o stato) alterata. Questo processo, delicato e indispensabile allo sviluppo delle potestà magiche-alchemiche, Jung lo aveva intuito. Superando la realtà profana e ristretta che nulla concede all'autentica evoluzione, egli si è liberato dalle catene profanizzanti a favore della sua vera essenza interiore, vera LUCE e profondo amore. Inoltre a partire dagli anni '40 si occupa, persino, anche di un nuovo fenomeno, che andava intensificandosi sempre di più, soprattutto dopo la fine della seconda guerra mondiale: l'ufologia. Con Jung e alcuni suoi discepoli l'esoterismo degli anni sessanta ha risvegliato la consapevolezza del "principio femminino".
E.d.R.7


martedì 22 luglio 2014

Il guerriero di Luce


DEDICATA A DUE GUERRIERE DI LUCE OGGI TORNATE E CHE CALCARONO LA TERRA IN TEMPO ANTICO E FURONO SACRIFICATE DAGLI  LORO GENITORI PERCHE' AMAVANO DUE CAVALIERI, NOI OGGI VI CELEBRIAMO MADONNA BARBARA E MONNA ELISA.
R.D.M.7* - M.G.T.777

Coloro che camminano tra i mondi


“Gli antichi ci hanno tramandato che proprio in quest’epoca sarebbe nata una generazione di persone dotate di uno speciale potere insito nel loro essere, che si sarebbe risvegliato in virtù della loro esperienza di vita, nei loro rapporti umani… con il risveglio, quegli esseri non sarebbero mai più stati gli stessi. 
Con il risveglio neanche le loro parole ed i loro corpi sarebbero più stati gli stessi. Gli antichi erano così certi del momento in cui questo sarebbe avvenuto e del ruolo che gli esseri umani avrebbero avuto nel cambiamento, che diedero persino un nome a coloro che sarebbero vissuti in quest’epoca: coloro che camminano tra i mondi.”

(Gregg Braden)


Sensazione d'infinito

Sensazioni d'Infinito

Ombre angeliche
accompagnano stanotte
questo mio vagare
tra terra e cielo.
Luci nel buio
sospiri nel vento
battiti di vita
m'inebriano...


Svizzera 21 luglio 1981- E.d.R.7

sabato 19 luglio 2014

19 luglio 1977 nascita di una Stella che guida...

Un nuovo anno di vita da percorrere e vedrai che non sarai più sola e che ciò che hai scelto nel venire sul pianeta Terra inizierà a realizzarsi portando gioia, non solo a te, ma ad anime a te affini. Già scopri il passato per abbandonarlo, lasciarlo alle spalle nelle spire di chi sempre blocco il tuo percorso, anno dopo anno e secoli dopo secoli la tua deità venne relegata in una prigione ma con questo tuo compleanno risorge in tutta la sua grandezza. I piani si allineano, quello materiale si metterà al servizio di quello animico, e quello animico avrà la chiave perché quello spirituale risplenda come un faro in questo mondo che è una lunga notte buia per chi "non sa", "per chi non vuol vedere", "per chi dorme nella dimenticanza di se stesso". 
E allora tutti quanti festeggiamo augurandoti un anno nuovo ove la gioia e le soddisfazioni siano un canto perpetuo.
BUON COMPLEANNO STELLA DEL NORD!
R.D.M.7* - M.G.T.777 - A.Z. -7 - Marcello T. - Giorgio T. - Ercolina S. -  Lucio.Q.

Breve dissertazione sui quadrati magici

Il quadrato magico è un archetipo ricco di significati e di misticismo come lo sono I Ching. E' una rappresentazione matematica e visiva dell'origami della natura, bella come un fotone di luce.” Mark Collins

I quadrati magici venivano costruiti nell'antichità con lettere e numeri , in diversi contesti, e l'armonia della somma complessiva o la leggibilità in varie direzioni delle lettere simboleggiava la consonanza con le leggi dell'universo.
Il quadrato evoca, con i suoi stretti limiti, il senso del segreto e del potere occulto. Il quadrato magico è un mezzo per captare e mobilitare virtualmente un potere, racchiudendolo nella rappresentazione simbolica del nome o della cifra di colui che detiene naturalmente questo potere.

I quadrati magici erano noti già in Cina nei primi secoli dopo Cristo, e forse addirittura nel IV secolo a.C. Il quadrato 3 × 3 era chiamato Lo Shu; nel X secolo i cinesi conoscevano quadrati fino all'ordine 10, oltre a catene di cerchi e cubi magici non perfetti.
Nell'Occidente Latino i quadrati magici apparvero al più tardi nel XIII secolo. Se ne trova traccia in un manoscritto in lingua spagnola, ora conservato nella biblioteca Vaticana (cod. Reg. Lat. 1283a) attribuito a Alfonso X di Castiglia Già in questo testo i quadrati sono dedicati ai pianeti. Ricompaiono poi a Firenze nel XIV secolo, in un manoscritto di Paolo dell'Abbaco, ossia Paolo Dagomari, un matematico, astronomo e astrologo che fu tra l'altro in stretto contatto con Jacopo Alighieri, uno dei figli di Dante. Gli stessi quadrati compaiono anche nel manoscritto Plimpton 167 (folio 69 recto e verso), una copia del Trattato dell'Abbaco del XV secolo conservata nella Biblioteca dell'Università Columbia di New York.
I quadrati magici di ordine 3 sino al 9, descritti come supporti per attirare le influenze dei pianeti a scopi, appunto, di magia, si trovano in numerosi manoscritti a partire dal XV secolo. Tra i più noti, il Liber de Angelis, un testo di magia "angelica" che si trova contenuto in un manoscritto (Cambridge Univ. Lib. MS Dd.xi.45) eseguito attorno al 1440 e che riprende, con qualche variante, il testo di De septem quadraturis planetarum seu quadrati magici un manuale di magia tramite le immagini planetarie, contenuto nel Codex 793 della Biblioteka Jagiellońska (Ms BJ 793). I quadrati con ordini compresi tra 3 e 9 si supponevano essere le immagini proprie dei pianeti—nonché dei loro angeli tutelari—e in quanto tali dotati di particolari virtù magiche. Potevano dunque essere utilizzati per costruire talismani: ad esempio, le loro incisioni su placche d'oro o d'argento venivano impiegate come rimedi, dalla peste al mal d'amore.
Con l'avvento della stampa, i quadrati magici e i loro impieghi uscirono dall'anonimato: responsabile ne fu Cornelio Agrippa (1486 – 1535), che li descrisse in gran dettaglio nel libro II del suo Filosofia Occulta, definendoli "tavole sacre dei pianeti e dotate di grandi virtù, poiché rappresentano la ragione divina, o forma dei numeri celesti".
L'invenzione dei quadrati magici risalirebbe alle origini della scienza. Solo tre esempi...

 Nell'Islam il numero 66 corrisponde al valore numerico della parola Allah. La figura 56.1 è un quadrato magico islamico che esprime il numero 66 in ogni direzione quando le lettere sono convertite in numeri. La griglia del quadrato è formata dalle lettere della parola Allah. Quadrati come questi erano molto comuni nell'Islam. 



Uno dei più conosciuti: il quadrato magico Sator

E' possibile, e anche verosimile, che questo quadrato magico sia di origine celtica, perché la parola arepo può essere spiegata bene con il celtico (avverbio gallico arepo in aventi, in cima, all'estremità imparentato con con arepennis, testa, limite del campo; francese arpent; irlandese airchenn). E' possibile che la formula faccia un'allusione generale alla ruota cosmica, e questo sarebbe un ulteriore avvallo dell'ipotesi celtica.
Questa frase latina, Sator Arepo Tenet Opera Rotas, inscritta in un quadrato magico di 5, è stata interpretata nei modi più vari dagli alchimisti e dagli esoteristi combinando la simbologia della lettera stessa, quella della cifra attribuita tradizionalmente a ogni lettera e quella del colore a seconda del fondo nero o bianco da cui si stacca la lettera. In questo quadrato magico che racchiude “i vortici creatore” (Rotas), alcuni tradizionalisti hanno visto le “nozze cosmogoniche del Fuoco e dell'Acqua, generatrici della creazione”.
Certo questo palindromo quadrato supera ogni altro per la sua diffusione, le meravigliose qualità ed il suo valore enigmatico. Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Ne sono stati rinvenuti esempi in Roma, nei sotterranei della basilica di Santa Maria Maggiore, nelle rovine romane di Cirencester (l'antica Corinium) in Inghilterra, nel castello di Rochemaure (Rhône-Alpes), a Oppède in Vaucluse, a Siena, sulla parete del Duomo cittadino di fronte al Palazzo Arcivescovile, nella Certosa di Trisulti a Collepardo (FR), a Santiago di Compostela in Spagna, ad Altofen in Ungheria, a Riva San Vitale in Svizzera, solo per citarne alcuni.
A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale, come nell'abbazia di Valvisciolo a Sermoneta (Latina), oppure in forma circolare, come nella Collegiata di Sant'Orso di Aosta, sul pavimento della sacrestia della chiesa della Pieve Terzagni a Tremoni.
Altre chiese medioevali ancora, nelle quali si registra, in Italia, la presenza della frase palindroma (in forma di quadrato magico oppure in forma radiale o circolare) sono: la Pieve di San Giovanni a Campiglia Marittima, la chiesa di San Potito ad Ascoli Satriano (Foggia), la chiesa di San Pietro ad Oratorium a Capestrano, in provincia dell'Aquila, la Chiesa di San Michele ad Arcè, frazione di Pescantina (Verona), Chiesa di Santa Maria Ester ad Acquavivia Collecroce (CB), ed altri ancora.
Gli esemplari più antichi e più celebri sono quello incompleto rinvenuto nel 1925 durante gli scavi di Pompei [sepolta il 24 agosto del 79 d.C.], inciso su una colonna della casa di Publio Paquio Proculo, e quello trovato nel novembre del 1936 su una colonna della Palestra Grande sempre a Pompei. Quest'ultimo ha avuto grande importanza negli studi storici relativi alla frase palindroma[2] poiché esso è completo e arricchito da altri segni interessanti che non si sono trovati altrove[e fu certamente inciso prima dell'eruzione del 79 d.C.,. A partire da questi ritrovamenti, il quadrato del Sator viene anche detto latercolo pompeiano.


Uno tra i più noti quadrati magici è sicuramente quello che compare nell'incisione di Albrecht Dürer intitolata "Melancholia I".
Questo quadrato magico 4x4 contiene i primi 16 numeri e ha alcune affascinanti proprietà. I due numeri centrali nella riga in basso si leggono come 1514, l'anno in cui Dürer realizzò l'incisione. Inoltre , in verticale e in orizzontale e nelle 2 diagonali, la somma dei numeri è 34. In più 34 è la somma dei numeri agli angoli e di quelli al centro. La somma dei numeri rimanenti è 68 (2x34). Dürer voleva forse dirci qualcosa in particolare sul numero 34? Certamente questa opera di Dürer è ritenuta la più complessa le cui valenze simboliche hanno confuso per secoli gli studiosi. Perché l'artista ha rappresentato un quadrato magico in alto a destra? Gli studiosi credono che l'incisione mostri l'insufficienza del sapere umano per raggiungere la saggezza celeste, oppure per penetrare i segreti della natura.
R.D.M..7* - Marcello T.
 
 


venerdì 11 luglio 2014

Tu.. Tra Io superiore e Io inferiore

Tu, ci sei tu e il tuo mondo alto e infinito, poi ci sei tu e il tuo mondo inferiore e infine ci sei tu, tu che dai l'opportunità a entrambe di esistere e di poter perserverare in questa tua realtà.

Il tuo Tu alto è inutile dirlo.. è il più vero, il più difficile per alcuni da liberare, è allo specchio colui che ti svela la verità su te stesso e la verità a volte può davvero toccare il cuore nel suo più profondo esilio. L'esilio deciso dal tuo Tu basso che per vivere in questa materialità ha deciso di incatenare imprigionando il Tu più vero, privo di apparenza, privo di immagine e che cammina soltanto seguendo le orme dell'amore e della grandezza. Il suo esilio può esser stato determinato da tanti fattori, quali il dolore, il fatto di vedere " gli altri " farti male, non rispettarti, ti ha portato a non voler subire e a confondere il potere con la forza, la forza non esiste se si ha smania di potere.. il potere è pura materialità, funziona per un pò di tempo.. sino a che qualcosa non accade facendoti comprendere che è solo pura materia e che tu non sei solo materia ma sei materia nel fisico e spirito.. è una bilancia che se ha il giusto equilibrio è perfetta e vive in un'armonia assoluta. 

Penserete ora, dopo queste mie parole di quanto sia saggio ciò che ho scritto e lo è, ma non pensate che io sia saggia perché l'ho scritto, lo scrivo perché questo che leggete è l'errore che è stato messo in atto prima di tutto proprio da me che scrivo queste lettere in parole. Ho ritenuto di essere debole, gli atteggiamenti di superiorità di coloro che avevo di fronte hanno preso il sopravvento e io nel tempo ho pensato di mostrar loro ciò che valevo, di quanto potessi ottenere nella vita e di quanto potessi essere meglio di loro. Se mi avessero vista avrebbero dovuto .. non temermi ma rispettarmi. Il risultato: Non sono mai stata rispettata per la persona che ero, nel mio sentimento, nel mio profondo, perché non perché io avessi intrapreso questa idea che non desiderassi vere amicizie, persone fidate, la persona da amare.. quella del vero amore.. ma coloro che giungevano erano " predatori ", persone che vedevano in me ciò che non ero e questo faceva di me una " come tante ", una ragazza di buon aspetto che aveva una vita appagante, sicura di sé, contornata da persone che le stavano vicino e le volevano bene.. in vero la persona che ero e che soffocavo mettendola a tacere non permettendole di emergere era una ragazza di buon aspetto che aveva una vita che non le apparteneva, insoddisfatta, contornata da nemici che erano lì solo per prendere e rapinarla del suo vero esistere.
Chi sta scrivendo ora tutte queste parole..
Colei che da silenzio ha deciso di emergere e ha trovato una falla dalla quale sgusciare, facendosi sentire con l'aiuto di coloro che vicini le stavano con il cuore prese piede...
So vi sono tanti che pensano di riuscire a sconfiggere la solitudine, la tristezza, le difficoltà attraverso ciò che più vi è di materiale, siamo in un luogo ove impera ahimè tutto questo.. ma in realtà non otterete nulla così facendo e ad un certo punto vi guarderete intorno, vedrete tantissimi oggetti e abiti, tanti da poter fare invidia a un negoziante e il vuoto, un soffocare sommersi da ciò che voi stessi avete desiderato ma che mai potrà supplire alla solitudine del vostro essere, sentirete di non essere visti.. di essere nel nulla.. Esseri invisibili che non verranno mai ricordati perché non hanno agito, non hanno fatto niente.. sono rimasti passivi nel sopravvivere esistendo, soltanto esistendo. Pedine mosse da colui che governa coloro che non hanno e che non sanno. Non avere e non sapere equivale a non esistere e esistere è un incanto del quale non ci si deve privare... mai.

A coloro che con amore mi hanno accompagnata facendomi pian piano giungere.. R.D.M 7*, M.G.T 777 e E.D.R 7 che sempre mi sta vicino nella parola e nell'azione.. L.C. 777



..e nel silenzio l'Io Supremo giunse lungo le sue note



giovedì 10 luglio 2014

Luogo "spirituale" d'incontro tra passato e futuro


Il deserto fu donato da Dio agli uomini per ritrovare la loro anima”.
Detto tuareg

Sulla magica e vasta distesa dell'altopiano del n’Ajjer Tassili National Park ( patrimonio dell'umanità dal 1985) caratterizzato da un singolare paesaggio lunare ove sorgono gruppi di rocce che il vento e la pioggia hanno modellato nelle più diverse forme, come castelli di pietra, navi alla deriva o mostri!
E' un luogo ove secondo la leggenda vi abitano gli spiriti maligni ed a molti visitatori risveglia nell'animo una forte inquietudine ma anche attrazione, ma a dir del vero non è questa l'impressione che ho ricevuto. Un tempo era un luogo verdeggiante e ricco d'acqua ed ora gli unici alberi che riescono a sopravvivervi sono gli ulivi e i cipressi.


E' in questo luogo che popolazioni preistoriche hanno lasciato la traccia dei loro “sogni” con le loro speranze tracciando nelle grotte le sorprendenti pitture rupestri. Sono come un libro ove sono state lasciate le tracce di vita di questi uomini lontani nel tempo, sulle superfici delle grotte senti che è stato scritto il destino del mondo perché avverti che chi ha lasciato quelle pitture aveva un contatto più profondo e vero del nostro con la Terra ed il Cosmo. La meraviglia è che queste pitture sono arrivate fino a noi grazie ad buon intuire di chi le ha fatte, perché le terre colorate che utilizzavano venivano mescolate nel latte di capra potente fissatore ricco di caseina. Appeni entri nell'ombra delle grotte senti una vibrazione diversa ed appena gli occhi vengono rapiti da quelle figure senti fluire un potere che ti coinvolge ed è come entrare in un altra dimensione, ed il silenzio favorisce l'entrare in una meditazione che ti collega con le anime antiche o con chi le ha ispirate. Non è stato un viaggio sul pianeta Terra ma un viaggio in un altro mondo che è come se fosse stato posto in questo angolo di mondo per ricordarci le nostre origini cosmiche e se non mi credete partite per questa meta e vivete questa esperienza fuori dal tempo e dallo spazio nella “navicella anima” che attraverso gli stimoli che questo luogo risveglia vi porterà al di là dello spazio ristretto in cui viviamo e del tempo per attingere nei segreti dell'Origine!
Per chiudere con tutti i tesori raccolti in questa esperienza di viaggio va assolutamente ricordato lo spettacolo della Via Lattea che nella notte puoi ammirare e che risveglia in tutto il tuo essere una struggente nostalgia di una Patria lontana.
M.G.T. 777 

domenica 6 luglio 2014

Strateghi di un gioco

Non vi è momento, istante, in cui ogni nostra mossa non dia vita a una conseguenza, a un ottenimento, sia esso sia positivo o negativo, ma ciò a cui non pensiamo è a quante strategie possano portare a quanto avviene.
Ogni fatto, evento, accadimento.. non avviene perché deve semplicemente avvenire, avviene perché è il risultato di mosse continue, strateghi, che attuano i loro piani e che non possono permettersi di sbagliare. Ogni loro mossa mai è priva di conseguenza, una sorte continua che tocca nell'immediato l'essenza del proprio essere, che pregiudica un successo e conduce a un fallimento, che omette alla nostra deità di ottenere quanto doveva, conducendola per mano a un fondale dal quale può non esservi mai più ritorno.
Il nostro nemico si avvale di parassiti, vale a dire coloro che non si pongono alcun tipo di scrupolo pur di ottenere, uomini vuoti, dal puro guadagno materiale e profondo abisso nel cuore. Vagano a occhi chiusi tastando tutto ciò che vi è intorno pur di rimanere in piedi, mangiano ciò che trovano e si cibano di quanta più roba possano aggiudicarsi. La loro più alta ambizione è derubare coloro che sono all'opposto loro, illuminati da luce propria, portatori di conoscenza, maestri del puro e sacro.
Il gioco è davvero duro e gli strateghi nel loro scegliere sono consapevoli già di dolori che devon subire, delle conseguenze che devon giungere, ma è la consapevolezza del fine che fa loro comprendere ciò che è necessario attuare, anche se ciò li può far soffrire. 
E' un gioco, un gioco spietato, dove non è possibile rimanere in piedi senza aver vinto, si cade, distrutti e finiti. Per questo motivo ogni cosa, ogni passo, ogni parola dev'essere ben decisa, pensata, l'importante è riflettere e capire chi si ha di fronte, non far trafelare le nostre mosse e astuzie di gioco se non prima di aver realmente capito se chi abbiamo di fronte in realtà è una pedina del nemico, un bel falso, messo lì, fdi fronte ai nostri occhi, pronto a deviarci per farci perdere pian piano ogni cosa, senza che sul momento ci sia possibile un che di sospetto o intendimento, questa è la loro miglior mossa, mostrarsi amici, spacciarsi per alleati con il solo obiettivo di finirci.
Sotto ai nostri piedi una scacchiera, una scacchiera che conosciamo, non possiamo conoscerne le incognite, ma non è mistero assoluto per noi, ne conosciamo le dure regole del gioco e il controllo e la tenacia sono all'ordine del giorno, la forza non viene mai meno, perché per ottenere la vittoria ad ogni passo è indispensabile decidere e quella decisione apre una porta o un portone.. a costo di soffrire.
Siamo sulla scacchiera e le mosse sono iniziate, abbiamo subito delle perdite ma non abbiamo lasciato nulla che potesse andar perso, che potesse essere utilizzato a nostro sfavore, non abbiamo lasciato nulla al caso perché coloro che alti giocano con noi lottano per la vittoria. A proposito, noi siamo quelli di colore nero. L.C. 777




Una grande Anima!


XIV Dalai Lama
Sua Santità Tenzin Gyatso
6 Luglio 1935
Non c’è bisogno di tempi, non c’è bisogno di una filosofia complicata. La nostra mente e il nostro cuore sono il nostro Tempio – la mia filosofia è la bontà”

Provo per il Dalai Lama un amore infinito perché lui è ciò che ogni uomo dovrebbe cercare di essere.
La sua bontà è lo specchio di un Animo di una grandezza sconfinata, il suo sapere attinge alla Fonte della Verità, ogni sua parola od atto è un rito d’amore per l’intera umanità.
Ben lo descrive nel suo operato la preghiera di Shantideva che recita ogni giorno:
Finché dura lo spazio
Finché ci saranno esseri senzienti,
possa esserci anch’io
per alleviare la sofferenza
degli esseri viventi.”
La gioia profonda che ho provato anni fa, quando ho ricevuto il dono di poterlo incontrare, non è descrivibile.
Intorno a lui e venendo da lui c’è il calore dell’Amore Sublime e della Conoscenza Pura ma umile nel darsi, non puoi fare a meno di aver voglia di migliorare te stesso dopo averlo avuto anche solo per un attimo vicino….

LUI E’ UN AUTENTICO TESTIMONE DEL DIVINO.
E.d.R7

sabato 5 luglio 2014

Il Volo dell'Anima


Una conoscente mi ha raccontato di aver conosciuto una ragazza che ha avuto un'esperienza incredibile, al momento della morte del padre, la testimonianza dell'esistenza dell'anima ... le sue parole mi hanno emozionato, perché hanno fatto riaffiorare l'esperienza analoga avuta al momento della morte di mia madre e così come l'ho raccontata a lei ora la voglio raccontare a voi.
Ho avuto la straordinaria prova che noi non siamo solo il corpo (che muore) ma in realtà uno spirito, un'energia creante di luce. Tra la notte del 4 e il 5 luglio 1985 ho assistito al trapasso di mia madre, ed è giusto definirlo tale. Ero rimasta sola io accanto a lei (gli altri sfiniti dopo un lungo tempo di assistenza si erano addormentati) io istintivamente le parlavo in modo rassicurante cercando di trasmetterle la forza per lasciare quel corpo martoriato dal dolore, per accedere alla meravigliosa libertà della “danza della VITA che si trasforma ma non muore” ( vi chiederete se questo mi era stato insegnato da qualcuno, no seguivo le indicazioni che i codici della mia stessa anima in quel momento estremamente cosciente mi indicavano), dopo ore di carezze e parole sussurrate a mia madre sentii il suo corpo iniziare a divenire freddo istintivamente misi la mia mano sinistra sul petto proprio in corrispondenza del cuore che in quel momento era caldissimo e mentre mia madre esalava l'ultimo respiro mi senti trapassare la mano come da una calda carezza che arrivava al mio cuore e vidi chiaramente come un piccolo vortice bianco luminoso alzarsi e lasciare il corpo, ecco l'ultimo meraviglioso dono che mia madre mi ha fatto: la conoscenza di ciò che realmente siamo. Mi ha anche insegnato che non dobbiamo piangere la fine di una vita terrena ma celebrare “questo ritorno alla libertà nell'amore divino”, so che non è facile... ma con mia madre ho provato gioia. che anche ora che lo racconto sento la commozione di questa esperienza colma di amore che ho vissuto. Non ho pregato ma cantato sottovoce una canzone che mia madre mi cantava quando ero bambina poi sono andata a svegliare gli altri, ma quello che era accaduto lo comunicai solo a mio marito, gli altri (vedete bene che non li chiamo i miei familiari..) mi avrebbero dato della matta o comunque trattato con la stessa distanza e cattiveria che dopo la morte di mia madre non venne più tenuta nascosta.


Elda
Mentre alla Terra ti spegnevi
in una calda alba estiva
una novella stella
in cielo nasceva...

Ed ora tu ardi
sempre più radiosa
rischiarando i solitari
pensieri miei...
Madre, mia struggente nostalgia!



venerdì 4 luglio 2014

Il lamento.. affonda la tua essenza.

Un lamento dal canto stanco, attrae a sé ciò che più vi è di perso, non vi è consolazione bensì amaro sconforto, vi è profonda tristezza e alcun ottenimento appare all'orizzonte, perché proprio noi stessi medesimi traiamo dal nostro profondo quanto più vi è di distruttivo, il pensiero di ciò che ci spaventa e turba, impossibile ai nostri occhi la soluzione e allora sopraggiunge ...il lamento.

E' candido pane per chi si oppone a noi lungo quel nostro amato e sacro cammino, un cammino che non potrebbe esser fatto di sola felicità, alcuna fatica e privo di prove o sacrifici. L'umano di per sé ha prove da superare, ma noi... come mai potremmo pensare di non esser disturbati, ostacolati, è come giocare una partita e i giocatori della squadra avversaria decidono tutti di mettersi seduti in campo nel guardarci fare goal! E' un'amara partita, ma se veniamo ostacolati allora significa proprio che siamo sul sentiero giusto, che ciò che facciamo non è perdente bensì vincente.
Ma è pur vero che se la squadra è forte li mette a tappeto comunque, segnato un goal molto facilmente ne segnerà un secondo.. un terzo.. continuerà ad essere sempre più abile e giungerà a meriti e vittorie..
Ecco che il lamento deve lasciar posto alla speranza, alla profonda volontà di riuscire e di ottenere.. che il cuore trovi il modo di emergere sempre più di modo da supplire al dolore.. perché il lamento è espressione di dolore.. possiamo sopportare il dolore, possiamo, se veramente vogliamo riusciamo a sopportarne ogni propria gradazione e allora.. capito questo non vi è nulla che può fermarci.
La forza di volontà di ognuno di noi è alimentata da noi stessi e non può essere cacciata via da nessuno se non esclusivamente da noi. 

Nulla è impossibile, agire significa non soccombere a ciò che esternamente ci viene inflitto, sta a indicare una maturità e volontà, ma soprattutto spirito di gran forza. Agire, pare nulla vero? Agire è tutto, in qualunque condizione siamo.. vi è chi utilizza il termine " reagire ", non è la stessa cosa, " reagire " è aver subito e doversi difendere, essere passivi, in realtà si subisce cercando poi di leccarsi le ferite, " agire " è attaccare, è ottenere attraverso un'azione individuale, solo e soltanto nostra. Ecco la vera forza. 
" ... Adesso bisogna attaccare " questo disse un giorno il mio caro padre e ancora oggi continua a ricordarmelo, sebbene con altre parole, con altre gesta, con tutta l'anima di chi ha combattuto e dato tanto nella speranza di poter riuscire in tutto ciò in cui molti altri hanno fallito.. soprattutto per coloro che  han deciso di fallire.


Pensiero tratto da una conversazione avvenuta con mio padre e mio fratello, R.D.M e M.G.T, con immensa gratitudine e eterno amore, L.C. 777   


..e m'incamminai..

mercoledì 2 luglio 2014

Noi, fili leggeri, figli nel tempo

Noi siamo qui.. sotto le stelle, sotto la luna, illuminati dal sole e accarezzati dal vento;
Noi rimaniamo nascosti, camminiamo nell'ombra del nostro cuore e vigiliamo sul nostro onore;
Noi siamo tra voi e conduciamo coloro che vibrano del nostro sentire lungo il sentiero della conoscenza;
Noi non spicchiamo per ciò che esternamente vi si presenta agli occhi, perché di noi noterete solo la luce;

Una luce splendente fatta di vibrazioni e sensazioni, luce a cui il vostro sguardo non potrà sottrarsi ma da cui potrà decidere di allontanarsi e fuggire se non sincero nel proprio ardire..

..uno sguardo..
..una parola..
..un respiro..
..un tocco..

..L.C. 777

 
A I Sette

Giorgio, fratello perduto, caduto.

Pensieri che seguono il tuo profumo ma non lo incontrano mai,
Parole che ti ho detto ma che tu abilmente hai rimosso,
Peccato che giammai lascerà il tuo cuore e che nel tempo ti logorerà nell'animo.

A me resta la polvere del tuo essere in cenere.. svanito, consumato, che ora è tenuto stretto nelle mani di colei che vi soffia sopra ogni giorno il proprio respiro ammirandole e accarezzandole sino al momento in cui si accorgerà che ciò che aveva tra le mani mai suo fu stato e ciò che vedeva non'era ciò che credeva di avere.. l'apice dell'illusione che si mostrerà agli occhi di coloro che vivono sulla base di ciò che non è e non esiste.. che mai è esistito e mai esisterà.
La vera fine.. aver coscienza di ciò che ha fatto, del proprio tradire e del dolore immenso che ha procurato a colei che sin dal primo momento l'ha riconosciuto e lodato dal più del profondo. Amore non vissuto, crudele l'agilità nel creare della falsa attesa nell'animo di chi attendeva, fragile l'equilibrio che tendeva le nostre labbra in un eterno sussurro... mai stato. 

Dalla ricercatrice a colui che avrebbe dovuto avere al fianco
..incontro che avvenne nel primo giorno di inverno in quel febbraio.. 
Si avvicina il giorno della mia venuta in questo mondo terreno, come ormai si accinge la fiamma ad esser spenta, la cera sciolta sino all'ultima goccia si accinge a soffocare la calda luce di fuoco che ancora illumina il tuo sorriso in quello sguardo ormai perso e vuoto, privo della tua immensa luce..
..che tu possa perderti come la cera che dilaga consumata, rafferma e fredda, si prepara al suolo a raggelar..
..il tuo cuore mai conoscerà l'amor promesso perché l'hai ucciso,
..odi l'urlo di colei che ti ha implorato e che tu hai da subito ignorato,
..sei fuggito e sin da subito tu già avevi deciso che avresti tradito,
..corri veloce e svelto perché è giunto il tuo momento..
..il tuo sguardo incontrerà il suo e là la tua fine sarà giunta. L.C. 777


..esiliata dal tuo cuore, sola m'incamminai col nostro compito

Salvare la propria cultura fondendola con le altre


Con questa fusione di culture che sta avvenendo è, sicuramente, giusto conoscerle e farle proprie, arricchendoci delle conoscenze e degli usi di altri popoli (sempre che siano in rispetto della vita e degli altri e che non siano imposte), ma non bisogna annullare e perdere tutto il patrimonio che ci appartiene, anzi, bisogna portarlo maggiormente in luce e farlo conoscere solo così si può arrivare ad una fusione che divenga unità e quell'unità composta solo di ciò che è valido e giusto, abbattendo definitivamente tutto ciò che è portatore di schiavitù, ignoranza e arroganza (un esempio.... sarebbe ora che i mussulmani parlando di appartenenti ad altri credi smettessero di chiamarli "infedeli"....). Cercando di non essere razzisti noi occidentali lo stiamo divenendo contro noi stessi, e non ce ne accorgiamo, E' anche giusto che le conoscenze dei nostri avi facciamo parte di quel patrimonio mondiale da salvaguardare per cui come i cantori del Kalevala citiamo i versi:

"Uniamo le nostre mani,
intrecciando le nostre dita;
cantiamo qualcosa di allegro
facciamo del nostro meglio,
mentre i nostri cari ci ascoltano,
e i giovani della generazione che sarà,
ci stanno tutti attorno
insegnandoli le parole magiche,
e ricordiamo le nostre liriche e leggende"


Sì, non estinguiamoci ma difendiamo e rispettiamo la Conoscenza che chi prima di noi l'ha esplorata lasciandocela come patrimonio e che questo patrimonio non venga disperso, e come tutti i tesori di sapere può essere tradotto per i tempi nuovi, unendosi ai saperi di altri fratelli della Terra, ma non uccidendolo ed estinguendolo come stiamo facendo.

Opinione dello scriba dei Sette: Sofia