Una
conoscente mi ha raccontato di aver conosciuto una ragazza che ha
avuto un'esperienza incredibile, al momento della morte del padre, la
testimonianza dell'esistenza dell'anima ... le sue parole mi hanno
emozionato, perché hanno fatto riaffiorare l'esperienza analoga
avuta al momento della morte di mia madre e così come l'ho
raccontata a lei ora la voglio raccontare a voi.
Ho
avuto la straordinaria prova che noi non siamo solo il corpo (che
muore) ma in realtà uno spirito, un'energia creante di luce. Tra la
notte del 4 e il 5 luglio 1985 ho assistito al trapasso di mia madre,
ed è giusto definirlo tale. Ero rimasta sola io accanto a lei (gli
altri sfiniti dopo un lungo tempo di assistenza si erano
addormentati) io istintivamente le parlavo in modo rassicurante
cercando di trasmetterle la forza per lasciare quel corpo martoriato
dal dolore, per accedere alla meravigliosa libertà della “danza
della VITA che si trasforma ma non muore” ( vi chiederete se questo
mi era stato insegnato da qualcuno, no seguivo le indicazioni che i
codici della mia stessa anima in quel momento estremamente cosciente
mi indicavano), dopo ore di carezze e parole sussurrate a mia madre
sentii il suo corpo iniziare a divenire freddo istintivamente misi la mia
mano sinistra sul petto proprio in corrispondenza del cuore che in
quel momento era caldissimo e mentre mia madre esalava l'ultimo
respiro mi senti trapassare la mano come da una calda carezza che
arrivava al mio cuore e vidi chiaramente come un piccolo vortice
bianco luminoso alzarsi e lasciare il corpo, ecco l'ultimo
meraviglioso dono che mia madre mi ha fatto: la conoscenza di ciò
che realmente siamo. Mi ha anche insegnato che non dobbiamo piangere
la fine di una vita terrena ma celebrare “questo ritorno alla
libertà nell'amore divino”, so che non è facile... ma con mia
madre ho provato gioia. che anche ora che lo racconto sento la
commozione di questa esperienza colma di amore che ho vissuto. Non ho
pregato ma cantato sottovoce una canzone che mia madre mi cantava
quando ero bambina poi sono andata a svegliare gli altri, ma quello
che era accaduto lo comunicai solo a mio marito, gli altri (vedete
bene che non li chiamo i miei familiari..) mi avrebbero dato della
matta o comunque trattato con la stessa distanza e cattiveria che
dopo la morte di mia madre non venne più tenuta nascosta.
Elda
Mentre
alla Terra ti spegnevi
in
una calda alba estiva
una
novella stella
in
cielo nasceva...
Ed
ora tu ardi
sempre
più radiosa
rischiarando
i solitari
pensieri
miei...
Madre,
mia struggente nostalgia!
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