mercoledì 2 luglio 2014

Salvare la propria cultura fondendola con le altre


Con questa fusione di culture che sta avvenendo è, sicuramente, giusto conoscerle e farle proprie, arricchendoci delle conoscenze e degli usi di altri popoli (sempre che siano in rispetto della vita e degli altri e che non siano imposte), ma non bisogna annullare e perdere tutto il patrimonio che ci appartiene, anzi, bisogna portarlo maggiormente in luce e farlo conoscere solo così si può arrivare ad una fusione che divenga unità e quell'unità composta solo di ciò che è valido e giusto, abbattendo definitivamente tutto ciò che è portatore di schiavitù, ignoranza e arroganza (un esempio.... sarebbe ora che i mussulmani parlando di appartenenti ad altri credi smettessero di chiamarli "infedeli"....). Cercando di non essere razzisti noi occidentali lo stiamo divenendo contro noi stessi, e non ce ne accorgiamo, E' anche giusto che le conoscenze dei nostri avi facciamo parte di quel patrimonio mondiale da salvaguardare per cui come i cantori del Kalevala citiamo i versi:

"Uniamo le nostre mani,
intrecciando le nostre dita;
cantiamo qualcosa di allegro
facciamo del nostro meglio,
mentre i nostri cari ci ascoltano,
e i giovani della generazione che sarà,
ci stanno tutti attorno
insegnandoli le parole magiche,
e ricordiamo le nostre liriche e leggende"


Sì, non estinguiamoci ma difendiamo e rispettiamo la Conoscenza che chi prima di noi l'ha esplorata lasciandocela come patrimonio e che questo patrimonio non venga disperso, e come tutti i tesori di sapere può essere tradotto per i tempi nuovi, unendosi ai saperi di altri fratelli della Terra, ma non uccidendolo ed estinguendolo come stiamo facendo.

Opinione dello scriba dei Sette: Sofia

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