Con
questa fusione di culture che sta avvenendo è, sicuramente, giusto
conoscerle e farle proprie, arricchendoci delle conoscenze e degli
usi di altri popoli (sempre che siano in rispetto della vita e degli
altri e che non siano imposte), ma non bisogna annullare e perdere
tutto il patrimonio che ci appartiene, anzi, bisogna portarlo
maggiormente in luce e farlo conoscere solo così si può arrivare ad
una fusione che divenga unità e quell'unità composta solo di ciò
che è valido e giusto, abbattendo definitivamente tutto ciò che è
portatore di schiavitù, ignoranza e arroganza (un esempio.... sarebbe
ora che i mussulmani parlando di appartenenti ad altri credi
smettessero di chiamarli "infedeli"....). Cercando di non
essere razzisti noi occidentali lo stiamo divenendo contro noi
stessi, e non ce ne accorgiamo, E' anche giusto che le conoscenze dei
nostri avi facciamo parte di quel patrimonio mondiale da
salvaguardare per cui come i cantori del Kalevala citiamo i versi:
"Uniamo
le nostre mani,
intrecciando
le nostre dita;
cantiamo
qualcosa di allegro
facciamo
del nostro meglio,
mentre
i nostri cari ci ascoltano,
e
i giovani della generazione che sarà,
ci
stanno tutti attorno
insegnandoli
le parole magiche,
e
ricordiamo le nostre liriche e leggende"
Sì,
non estinguiamoci ma difendiamo e rispettiamo la Conoscenza che chi
prima di noi l'ha esplorata lasciandocela come patrimonio e che
questo patrimonio non venga disperso, e come tutti i tesori di sapere
può essere tradotto per i tempi nuovi, unendosi ai saperi di altri
fratelli della Terra, ma non uccidendolo ed estinguendolo come stiamo
facendo.
Opinione dello scriba dei Sette: Sofia
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