sabato 18 aprile 2015

Paradiso Pderduto


Questa suggestiva e toccante lirica la dedico ai Sette che si stanno cercando, augurando loro di ritrovarsi presto, per realizzare il loro sogno. 
La lirica è di Fabrizio Moroni.
E.d.R.7

venerdì 17 aprile 2015

ANIMA VERDE


"Il pensiero dei vegetali, è tenue e lieve ma anima del mondo, esso equilibria ed armonizza il pensiero degli animali (per cui anche degli uomini) più irruente e violento. Ecco perché soltanto in mezzo alla natura di un bosco o di un prato si può acquisire energia pulita e armoniosa, capace di sublimare gli istinti più bruti che portiamo nell'animo, e ci disintossica da tutti i veleni che viviamo psicologici e fisici. 
Da quando le piante vanno diminuendo sul pianeta, ed il mondo vegetale sparisce si creano squilibri mortali nell'animale uomo ma anche in tutti gli altri appartenenti al mondo animale.
L'uomo che sempre di più diviene come specie dominante dovrebbe riscoprire il fluido pensiero di vita del mondo vegetale. Se ciò non si ristabilisce il pensiero di Madre Terra diverrà sempre più violento e distruttore, arido ed egoista come, purtroppo, si può già notare nel tempo presente. Riconquistare e far rinascere lo spazio del mondo verde per "non morire"


- La mente degli antenati e degli alleati non conosce pensieri ed assomiglia a quella dei vegetali. Ma non si tratta di carenza ma di purezza. La loro mente è fatta di pura vita. Non pensa pensieri ma pensa vita. Vive come fa la natura verde-  

M.G.T.777

domenica 5 aprile 2015

La Pasqua: Giordano Bruno e i Rosacroce



ECCO COSA GIORDANO BRUNO INTENDE PER RESURREZIONE. IL TERMINE PASQUA SIGNIFICA LETTERALMENTE " PASSAGGIO ". TALE PASSAGGIO E’ UN RITORNO AD UNO STATO CHE SI E’ PERSO QUINDI E’ UN RI-TORNARE, UN RI-SORGERE.. UN NUOVO
Io, misero peccatore, dico la mia colpa, dico la mia gravissima colpa, in conspetto de l'intemerata absoluta giustizia, … e con questo confesso che degnamente io insieme con voi siamo incorsi il sdegno del fato, che non ne fa più essere riconosciuti per dei, e mentre abbiamo a le sporcarie de la terra conceduto il cielo, ha dispensato ch'a noi fussero cassi gli tempii, imagini e statue, ch'avevamo in terra; a fine che degnamente da alto vegnano depressi quelli, quali indegnamente han messe in alto le cose vili e basse. 
Oimè, dei, che facciamo? che pensiamo? che induggiamo? Abbiamo prevaricato, siamo stati perseveranti ne gli errori, e veggiamo la pena gionta e continuata con l'errore. Provedemo, dunque, provedemo a' casi nostri; perché, come il fato ne ha negato il non posser cadere, cossì ne ha conceduto il possere risorgere; però come siamo stati pronti al cascare, cossì anco siamo apparecchiati a rimetterci su gli piedi. Da quella pena nella quale mediante l'errore siamo incorsi, e peggior della quale ne potrebe sopravenire, mediante la riparazione, che sta nelle nostre mani, potremo senza difficultade uscire. Per la catena de gli errori siamo avinti; per la mano della giustizia ne disciogliamo. Dove la nostra levità ne ha deprimuti, indi bisogna che la gravità ne inalze. Convertiamoci alla giustizia, dalla quale essendo noi allontanati, siamo allontanati da noi stessi; di sorte che non siamo più dei, non siamo più noi. Ritorniamo dunque a quella, se vogliamo ritornare a noi. 

da :”Spaccio de la bestia trionfante”

Immagine: Sunrise by the Ocean-Vladimir Kush
Dedicato a mio padre René. L.C.777