domenica 15 gennaio 2017

Vladìmir Solov'ev - poeta visionario


Vladìmir Solov'ev
(16 gennaio 1835)

"Proseguirò verso le sponde agognate,
verso il monte in cui, sotto nuove stelle,
tutto corrusco di fuochi trionfali,
mi aspetterà il mio sacro tempio"

 
 
Poeta e filosofo, precursore del simbolismo, cantava l'Eterno Femminino, la Sposa Eterna. Fu nel deserto egiziano che maturò la sua fede nella parvenza favolosa di Sofia, creatura che discende dalla mitologia degli gnostici. Sofia che benché ostacolata dalle forze del male, viene a rigenerare la natura e gli uomini. A fondamento della sua metafisica, che immerge le radici nel dualismo platonico, Solov'ev pose l'idea del contrasto fra il mondo terreno dei fenomeni traseunti e il mondo della realtà superiore. Sofia, Anima del Mondo, gli apparve tre volte: la prima a nove anni a Mosca; poi a Londra, al Museo Britannico, nel 1875; e infine al Cairo, nel 1876. La sua poesia è una sequela di smaglianti visioni mistiche, un continuo colloquio con l'amata celeste.
 
 
Canzone degli Ofiti
Il bianco giglio alla rosa,
alla rosa scarlatta noi sposiamo.
Nel mistero d'un sogno profetico
noi troviamo l'eterna verità.
 Dite la fatidica parola!
Gettate alla svelta le perle nel calice!
Legate la nostra colomba
con nuovi anelli al vecchio serpente.
Per il libero cuore non c'è sofferenza...
<Dovrebbe ella temere il fuoco di Promoteo?
La pura colomba si sente libera
negli anelli di fiamma del serpe possente....
Cantate l'impeto delle burrasche,
nella tempesta furiosa troviamo la calma...
Il bianco giglio alla rosa,
alla rosa scarlatta noi sposiamo.
 
Interessante questa sua poesia che lo collega agli Ofiti una setta gnostica che venerava il serpente come emblema di sapienza.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ofiti

 
 
"In questi sogni profondi, a occhi aperti
la medesima onda ci trascina.
Vedo le tue pupille smeraldine,
mi sta dinanzi il fulgido sembiante"
 

Una parte dei versi dedicati al lago finnico Sàjma che il poeta invoca come viva parvenza d'una donna.
 
 
Ricordato da: E.d.R.7
 

mercoledì 11 gennaio 2017

Proposta di ricerca


L'arte, e quella cultura che porta alla conoscenza che va oltre le immagini e che aprendo la coscienza verso un viaggio di scoperta di sé stessi che ci rende liberi dalle catene imposteci dagli altri va coltivata e divulgata. Ed è quello che vogliamo fare non per simulare il cammino di altri ma per stimolare ad una ricerca di verità in contrapposizione di tutti gli inganni in cui ci incatenano (la stessa società, i credi delle chiese, ideologie politiche, ma anche falsi maestri e scuole improvvisate per conoscere sè stessi oggi tanto in voga), scoprire e vedere la bellezza dentro e fuori di noi, comprendere e vivere la nostra cosienza proiettati verso un infinito e non più il finito in cui ci costringono a vivere e a non pensare. Una ricerca appassionante che può essere stimolata dall'arte in qualsiasi forma, dai silenzi che divengono forma e parola ma dentro di noi ove c'é l'unico maestro da seguire smettendo di ucciderlo ogni giorno così come VOGLIONO che facciamo. Ecco perché oggi vogliamo iniziare a portare in luce uomini e donne, che hanno cercato trovando o no ma che stimolino tutti ad uscier vda un incubo di cui siamo comunque co-creatori. Partiamo con il Parmigianino L'enfant prodige del Manierismo tra "leggiadria" e mistero nella ricorrenza della data di nascita. Mettiamo immagini dei suoi quadri affinché impariate a scoprire da soli attraverso gli stimoli che esse danno e aggiungiamo una breve ma interessante biografie. Che il viaggio inizi...
Proposta di R.D.M.7* - M.G.T.777
 
 

domenica 8 gennaio 2017

Bruges è un libro

 
Passeggiamo lungo i canali, preferibilmente a ottobre, quando ilo rosso delle foglie si mescola a tutti i grigi, agli ultimi tiepidi raggi di sole. Casette così bianche e minuscole che ogni anno scompaiono un po' di più, il Beghinaggio e poi lo specchio d'acqua, e silenzio e ancora silenzio sui bordi dei canali deserti, oltre alla statua di van Eyck. Niente più zoccoli, ruote di fiacre e nemmeno carillon dai ritornelli sorprendenti. Allora la poesia di Bruges cancella il turismo, l'opulenza dei cittadini. e la realtà diventa riflesso. Sì, è un libro che dovrebbe scaturire da questa perfezione mentale - la pietra sembra fatta per i morti-.
 

 
Beghinaggio
E poi un giorno, sul quai vert, passiamo davanti a una botteguccia di libri antichi, e subito in vetrina vediamo un volume giallo, malridotto. Georges Rodenbach Bruges la morta. Certo, l'abbiamo già sentito. Ma è nel cuore di Bruges che compriamo questo opuscolo sciupato, in cui per volere dell'autore sono riprodotte foto in bianco e nero che illustrano il racconto. Bruges la morta. Un titolo inoppugnabile, su cui soffermarsi a lungo prima di scivolare le pagine. Bruges la morta, immobile come nei quadri di Khnopff - un lembo di muro dell'ospedale Saint-Jean, una donna pallidissima e provocante riflessa in un occhio della strega. L'inizio della lettura conferma il mistero a forza di descrizioni statiche e ferite. Ma presto l'estetica simbolista raggiunge i propri limiti, e più ancora il racconto. La città-donna diventa donna, e muore, poi rinasce in una illusione che prende carne, e delude. Bisogna ammetterlo Bruges la morta è lettera morta.
 
 
Khnopff & Bruges
 
Allora perché questa soddisfazione perversa? Più avanti riprenderemo in mano il libro, non in cerca di Bruges, ma della voglia di tornarci, di camminare nell'idea di un libro. E al tempo stesso una tristezza e un dolcissimo piacere autunnale: sapere che la città da scrivere è quella che nessuno scriverà. (di Philippe Delerm)
 
Bruge d'autunno
 
E' affascinate viaggiare nei luoghi attraverso degli scritti, assaporare sensazioni da descrizioni di città o altro attraverso le parole di uno scrittore. Spesso nei libri non ci accorgiamo di vivere anche le città attraverso gli occhi e le parole magistrali di chi racconta. Ecco cosa mi affascina, non le descrizioni da agenzia dei viaggi, ma quelle che sono parto di un elaborazione che va oltre l'immagine da cartolina, ma compenetra e fa conoscere attraverso un calendescopio di colori ed emozioni che lo scrittore ci comunica. Ho scelto Bruges e Philippe Delem per iniziare un viaggio che è anche oltre il visibile.
Postato dallo scriba dei sette: Sofia
 
Il Libro: https://it.wikipedia.org/wiki/Bruges_la_morta
 

martedì 3 gennaio 2017

opportunità



E' una follia odiare tutte le rose
perché una rosa ti ha punto,
abbandonare tutti i sogni
perché uno di loro non si è realizzato
rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito...
Ci sarà sempre un'altra opportunità
un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
Antoine de Saint-Exupéry
 
Postato da M.G.T.777

domenica 1 gennaio 2017

L'avventura del leggere!

L'avventura del leggere
 
"Cosa c'è di più affascinante che immergersi nella lettura, sublimata dalla voglia, dalla passione, dall'emozionante desiderio di possedere quel mondo in cui tutto è possibile, in cui puoi evadere cercando terre d'avventura ed estraniandoti in un universo celato ove puoi spaziare libero."
Di R.D.M.7*