venerdì 28 febbraio 2014

Un uomo, la magia della sua anima e un pianoforte...

Fryderyk Chopin
1 marzo 1810 - 17 ottobre 1849
Ogni difficoltà su cui si sorvola diventa un fantasma che turberà i nostri sonni.”


Con Chopin la storia del pianoforte giunge ad un fondamentale punto di svolta. Egli fa di questo strumento il maggior confidente, il compagno di una vita.
Egli creò una melodia che solo attraverso la tastiera poteva trovare il suo mezzo di espressione, e del pianoforte utilizzò tutte le risorse fonetiche-timbriche per cantare i mille palpiti dell'anima sua.
E fu di volta in volta candido e febbrile, appassionato e trepido, ma sempre schietto nelle infinita varietà dei suoi ripiegamenti interiori.Un artista vero con una connessione costante tra materia e spirito! Malgrado la grande e costante diffusione che la sua musica ha avuto nel tempo, pochi sembrano aver capito quale sconvolgente contenuto si celi dietro l'arte apparentemente accessibile di Chopin e basti, a questo proposito, ricordare le parole del sempre infallibile Baudelaire: "Musica leggera e appassionata che somiglia a un brillante uccello volteggiante sugli orrori dell'abisso" ecco Chopin. 

E.d.R.7

MESSAGGIO DI PACE ED ARMONIA


Un messaggio che parte dal cuore semplice semplice.... chi realmente "è", e vuole essere sul cammino della pace e dell'armonia, inizi prima a far pace con se stesso e poi a non far guerra più a nessuno. A non cercare per forza il nemico negli altri, e se anche quelli che credevamo vicini al nostro cuore non vogliono più esserlo... non sono nemici hanno solo cambiato sentiero per questo non è temendoli o attaccandoli che portiamo questa benedetta pace, ma diamo loro armi che forse non vogliono neanche più impugnare contro di noi. Noi pensiamo che non c'è nessuno da temere, perché il rifugio che è dentro noi, ed è la nostra terra inviolata, nessuno al mondo può distruggerla. Se temiamo la critica di un altro vuol dire che non siamo sicuri di ciò che siamo. Questo è il tempo di lasciare andare paure, rancori, smettere di misurarsi con gli altri, aver paura di essere schiacciati da altri, ognuno di noi è “SPECIALE” e per rispettare questa Isola Unica deve principalmente essere in pace soprattutto con coloro che “credeva/creandoli” nemici. Che la gioia di “essere in pace” vi inondi il cuore!
E.d.R.7 - R.D.M.7*


Poeta di luci e forme

Sandro Botticelli
1 Marzo 1445
L'esotica malia dei volti irregolari, il ritmo febbrile e languido dei corpi destano impressioni di musica nell'animo dell'osservatore” A. Venturi

La personalità e la natura di chi è nato sotto il segno dei Pesci è ampliamente espressa nell'arte del Botticelli.
Sognatore, dotato di immaginazione straripante e fantastica, coi suoi dipinti ci trasporta nelle sue avventure nel regno degli ideali sublimi.
Uomo sensibile e estremamente impressionabile comunica la sua nostalgia di un mondo di bellezza ed armonia, soprattutto nella parte neo-platonica; mentre nella parte finale del suo operato possiamo scorgere lo slancio verso una profonda e sincera religiosità, verso un misticismo fatto di essenzialità.

P.S. - Sicuramente Botticelli conobbe e si lasciò influenzare da Savonarola, il fanatico predicatore, che nel carnevale del 1497 bruciò nel “rogo delle vanità” libri ed opere d'arte. Un vero scempio contro la libertà d'espressione che solo un ottuso fanatismo, di qualsiasi forma esso sia, sa compiere.
Savonarola per un rigorismo religioso e all'opposto secoli dopo per un materialismo obliante il mondo spirituale, altri roghi nella Cina di Mao. Questi sono solo due esempi di tutti i misfatti che si sono ripetuti ( continuano a ripetersi ahimè) nella storia dell'umanità quando si va a distruggere qualsiasi espressione del pensiero creativo per cui della libertà, per poter trasformare in robot gli esseri umani ad uso e consumo o di un potere politico o religioso, comunque sempre di un potere oscurantista che rende i popoli prigionieri ed agonizzanti.
E.d.R.7

Maggiori informazioni: http://www.storiadellarte.com/biografie/botticelli/vitabotticelli.htm

Comprendere che...

R.D.M.7*
(Non aspettarsi nulla per avere Tutto)

giovedì 27 febbraio 2014

L'Anima

Possiedo un corpo, visibile al mondo,
Ma se saprete osservare in profondo
Oltre alle ossa, al sangue e alla carne
Vedrete qualcosa di più importante;
Qualcosa che l'occhio non sa guardare
Che mi fa ridere e mi fa singhiozzare.
L'Anima è questo potente “sentimento”
Che dà al corpo durata e movimento
E quella che vedete sul mio volto
E' solo la maschera che la vita mi ha posto


Scritta da Angela, nipote dello scrittore Kenneth Meadows, a soli dodici anni.


LA GIOIA


La gioia è il più grande paradosso dell'esistenza. Può crescere ovunque e in ogni condizione, sfidando l'ambiente. Viene da dentro: è la rivelazione della profondità della vita interiore come la luce e il calore sono la rivelazione del sole che li irradia. La gioia non consiste nell'avere ma nell'essere, non nel possedere ma nel godere e nel dare. Un martire sul rogo può provare gioia (sconfiggendo paura e dolore) che un re sul trono invidierebbe. L'uomo è l'artefice della sua felicità, che è il piacere di una vita vissuta in armonia con nobili ideali e nella semplicità delle leggi di Madre terra. Si può dipendere dagli altri per ciò che si ha, ma ciò che si è dipende solo da noi stessi. La gioia è la felicità dell'anima che possiede l'intangibile. E' l'ardore di un cuore in pace con sé stesso e di conseguenze con l'intero cosmo.
Dobbiamo essere decisi ad essere gioiosi perché questo atteggiamento lo si impara mentalmente e poi lo si mantiene con i battiti del cuore amoroso, e più le emozioni seguono con naturalezza questo percorso e più sconfiggiamo paure ed indugi in quanto noi siamo “esseri nati nella e per la GIOIA”.
Ci vuole tempo e impegno, ma il punto è abituare la mente (lasciando di più la guida al cuore) in modo che valutare la vita in una prospettiva positiva diventi istintivo... E' la semplicità e il non attaccamento al possedere o al primeggiare sono gli ingredienti essenziali da eliminare per essere CREATURE GIOIOSE CO-CREATRICI DI VITA!!!!
M.T.777

La parola.. fonte che attinge dal pensiero



Un qualsiasi termine espresso può fare davvero la differenza all'interno di un discorso.. vi è un impeto che induce a riferire un determinato pensiero piuttosto che un altro esternandolo, un'idea, una riflessione, un qualsiasi nostro agire che implica il dire o non dire quel qualcosa, c'è, ma a volte noi con la nostra impulsività stacchiamo come in una gara di staffetta e.. via, verso le parole meno opportune!

Ebbene, a volte sarebbe solo necessario non parlare, ascoltare, prendere atto di quanto ci stanno dicendo, discernere con consapevolezza e coscienza quanto viene messo sul tavolo e quanto dev'essere tolto immediatamente dal piatto di portata o si starà male.. E' così,  a volte, non riusciamo a farne a meno, pensiamo di salvare una situazione parlando, esternando un pensiero giunto a salvaguardia di quel che.. ..che si sta trattando e in men che non si dica si è finiti dritti dritti dalla pentola alla brace.
Un giurista vi direbbe di non preoccuparvi, in fondo in fondo " verba volant ", negate ogni cosa quindi, ma personalmente posso dirvi che non in tutti voi questo motto porterà a un reale e significativo risultato.

Nel momento in cui si compie una qualsiasi azione, non fatta di certo eccezione di quella legata alla parola.. alcuni meccanismi si mettono in moto più di altri,  a seconda di chi si è, a seconda di quanto si è detto. Le conclusioni reali si possono tranquillamente salvaguardare, basta scrivere una bella disdetta di quanto si è detto se è rilevante a livello burocratico-amministrativo.. e qui si va dritti al discorso del giurista, ma a livello interiore cosa accade.. se si sa di avere un torto e lo si "sistema" alla bene meglio per non creare ulteriori problematiche su un piano strettamente materiale, a livello cerebrale, interiore.. cosa avviene. Vi è un senso di colpa, quella colpa di ammissione nell'aver sbagliato, ci si arrabbia con sé stessi perché ancora una volta non si è stati saggi, come si poteva invece dimostrare di essere, e anzi, dilaniati nell'essere caduti nella bassezza magari di chi ci stava di fronte.
L'importante è accorgersene, A tale proposito, immaginate in seguito a una vostra affermazione durante una conversazione di aver riferito quanto pensavate di aver sentito da un terzo, la persona che avrete di fronte potrebbe come pensate voi tenerselo per sé, senza riferire nulla ad alcun altro, o essere peggio di un gazzettino ufficiale, decidendo di usufruire di quanto da voi dichiarato per trarne un qualsiasi beneficio. E' partita la catena, l'interessato ne viene a conoscenza e qui la pappa è fatta. Si crea un litigio unico, l'ideale è negare, o non parlare più, forse optare per scrivere, nero su bianco, ci si pensa un attimo prima, o almeno si rilegge quanto scritto.... no.. la verità è che è necessario pensare.

Pensate.. ad ogni parola, come se foste i migliori strateghi del mondo.. perché tanto la Vita è un gioco e su questa tavola non esiste una via di mezzo.. o si vince o si perde e chi perde finisce di esistere schiacciato dal proprio ego di saccenza e vanto di sapienza.. non è nulla di tutto questo.. è solo un errore, a volte si usa dire " mi è sfuggito e l'ho detto " ..ma a quali conseguenze ha portato. Basta poco per rammentarvelo, basta davvero poco, basta una discussione accesa, anche con un semplice conoscente..basta davvero poco e già la prossima volta ciò non sarà più arma possibile per chi vi tende questa piccola grande trappola. La parola è un dono meraviglioso ma dev'essere portatrice di bellezza, sapienza, saggezza... e di non altre beffe che nulla hanno da donare se non tanti massi da portare per liberare la vostra meravigliosa via lungo il vostro luminoso cammino. L.C. 777



Il Tempo scandisce il pensiero, che lo trasforma in parola...
L.C. 777

martedì 25 febbraio 2014

Una strada

Una strada...


Sorge una domanda .. una domanda però alla quale hai già risposta.. quale sia la tua strada tu lo sai bene, ma è dura accettare ancora non la si sia percorsa nel modo in cui te l'eri prefissato nel cuore.
Per quanto ciò che è ostile tenti di deviarti portandoti al litigio, al passo che ti induce al vizio, al dispendio di denaro. ..E che dire dell'invidia, di ciò che può avvenire a due passi da te, o peggio, alla rabbia, pensiero ancor peggiore, perché intacca il tuo cuore stringendolo in una morsa che inevitabilmente intrappola ogni tuo sentire. ..e soprattutto, il tuo pensiero, troppo occupato a pensare a ciò che non ha potuto ottenere, a ciò che non gli è stato concesso. Pensaci, passaci sopra, lascia andare, non ci pensare, non'era per te, è per qualcun altro, il tuo arriverà e all'ora ti accorgereai quelle che all'ora ti sembravano essere pepite erano soltanto briciole..




DA UN LATO - L'AMORE
DALL'ALTRO - LA LUCE

Tu sei teso fra le due cose.
E' questa la tua strada.

L'AMORE NON E' NULLA SENZA LA LUCE.
LA LUCE NON E' NULLA SENZA L'AMORE.
( Tratto da " Dialoghi con l'angelo" )




Uniti da un unico comune compito.. 8 l'uno al centro..

7.. coloro che la Ricercatrice richiama con il cuore..
..impossibile non incontrarla e non riconoscerla

..così nel tempo..




Dedicato a E.D.R. che i suoi fiori ha raccolto, insieme a colui che fedele tanto ha atteso..
alcuni fiori sono appassiti, poi uno improvvisamente sradicato..
 ..il fiore a custode della loro linfa ahimé ne deturpò l'essenza,
Dedicato a A. Faglia custode di ogni pensiero, musa ispiratrice, che tu possa 
regnare tra i fiori più profumati dell'essere, che possibilità vi sia..
per un giusto, dolce, temperato, ristoro
L.C. 777

domenica 23 febbraio 2014

La sacerdotessa archeologa ma anche una riflessione sul nucleare...


Ennigaldi principessa e sacerdotessa figlia dell'ultimo re babilonese Nabonedo , (l'ultimo re dell'impero neo-babilonese) la si può definire, anche, la prima donna archeologa, perché nel 530a.C. nella città di Ur aveva allestito un museo raccogliendo pezzi d'antiquariato provenienti dalle regioni meridionali della Mesopotamia. Ma erano ben tre i suoi impegni sociali, uno era come insegnante, un altro era come curatrice del museo ma la carica più importante era quella di Sacerdotessa.
Ennigaldi diventa Sacerdotessa nel 547 aC., incarico tenuto anche da sua nonna Adad-Guppi. Al suo nome aveva aggiunto l'appellativo di Nanna perché era sacerdotessa del dio Nannar (conosciuto anche come Sin che impersonava la Luna e Nanna in specifico si riferisce alla fase del plenilunio). Per antica usanza una delle figlie del re sumero si doveva occupare del culto lunare, e delle giovani del rango superiore votate a diventare sacerdotesse.
Ma lei va ricordata per l'eccezionale iniziativa del museo , sappiamo che il museo è stato costruito con il sostegno e l'incoraggiamento di suo padre il re, che era egli stesso un antiquario impegnato e collezionista di reperti antichi. E 'difficile sapere dove il suo interesse per il passato provenga, ma potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto che veniva da umili origini e che aveva spodestato il suo predecessore. Senza una storia ricca di suo regale da cui attingere, è possibile che Nabonedo avesse trovato un sostituto nella antica città di Ur.
I Sumeri sono stati il primo popolo a intuire il valore delle concezioni religiose e delle idee individuali, a dotarsi del Codice delle leggi, e soprattutto a inventare una serie di simboli incisi che, corrispondessero a quanto pronunciato a voce, dette inizio a ciò che chiamiamo storie e storia. Questa cultura e comunicazione portò Ennegaldi ad organizzare un museo, catalogando importanti manufatti antichi e opere d'arte risalenti fino a duemila anni antecedenti. Di tutto questo ne siamo venuti a conoscenza attraverso gli scavi effettuati nel 1925, dall'archeologo Leonard Woolley. Tra i reperti furono trovati alcuni cilindri d'argilla, ognuno con testo cuneiforme esplicativo in versioni diverse: la lingua più antica sumera e quella dell'epoca. Reperti ben ordinati, però non in successione temporale dai più antichi ai più recenti. Come mai? E perché Ennigaldi voleva che i cilindri avessero la funzione di essere ritrovati, e letti, da chi successivamente facesse ristrutturazioni o distruzioni al palazzo reale e alla ziqqurat?



La ziqqurat era un tempio e non una tomba come le piramidi egizie, assomiglia molto alle piramidi a gradoni del centro America. Le scale servivano al dio Nannar per scendere sulla terra, non alla sacerdotessa al cielo (e viene logico pensare a questi dei che vengono dal cosmo per insegnare agli uomini sulla terra). In quella regione sono state ritrovate numerose ziqqurat, ed ognuna aveva un nome, quella di Ur si chiamava Etemenniguru “casa la cui terazza incute terrore”. Il luogo ove si manifestava il dio la cui presenza incuteva paura.
Si sa inoltre che fu riportata alla luce a Ur una grande pietra nera ovale, coperta di sculture in rilievo con ai lati delle iscrizioni. Era un cippo di registrazione della posizione e anche dei contorni di una proprietà fondiaria, con la dichiarazione su come è venuta legalmente nelle mani del proprietario. E una terrificante maledizione su chi provasse a rimuovere il punto di riferimento o deturpare e distruggere il ricordo.
A che cosa si riferiva quel terrore? Esperti inglesi ipotizzano che come ora sono nel mondo in costruzione i depositi per le maledette scorie nucleari, che faranno paura anche in futuro, così Ennigaldi voleva mettere in guardia i posteri. Da che cosa non riusciamo ancora a capirlo. Ma un paragone contemporaneo ce lo permettiamo... noi stiamo allestendo qualcosa che in futuro sarà un rompicapo per i posteri: i siti nucleari. Un archeologo del futuro di fronte al sito sconosciuto non si fermerà. I cartelli di pericolo saranno sbiaditi, e forse incomprensibili perché chissà quale lingua userà. E allora il curioso va avanti: come sempre hanno fatto i suoi predecessori violando la necropoli che sono i cimiteri dell'antichità sin dai tempi degli etruschi, le piramidi egizie o maya, e così via. Allora qualcosa di peggio di una maledizione si abbatterà inesorabilmente su di lui e sul pianeta. Per questo il “NO” alle centrali nucleari va sostenuto con forza e decisione.

Riflessioni e storia raccontata dalla giovane scriba dei 7: Sofia

giovedì 20 febbraio 2014

SPIRALE


Le ziqqurat o piramidi degli antichi abitatori dell'antico Lato, mostrano la spirale rettificata non tonda vista dall'alto, esse non furono Babele con la spirale tonda che compie una salita.
Nella spirale rettificata il punto più alto è il punto più profondo...
La cima delle MONTAGNE SACRE non è in alto ma nel più profondo.
Quello che si vede non è ciò che è reale ma il suo opposto invisibile, celato o cielo vero... soltanto l'intuizione guidata dall'energia divina insita in noi aiuta a vedere ciò che è e non l'occhio umano!
R.D.M.7*

lunedì 17 febbraio 2014

Un incontro straordinario....

Adelina la "strolga"
(Strolga= in dialetto tosco-emiliano significa strega, maga)

Sin da bambina il mio destino è stato costellato di incontri preziosi per la mia crescita di consapevolezza. Tra questi vi è stata Adelina (nata il 18 febbraio 1896), che lavorava come cameriera nella casa natale di Alfredo lo zio di mia madre; casa sita in Borgo Val di Taro sull'Appennino tosco-emiliano. A quei tempi il luogo era veramente incantevole, la natura vi imperava con la sua bellezza e forza come ai tempi dei Celti... boschi fitti e misteriosi, ruscelli dalle acque cristalline, alberi e fiori a profusione e un abbondanza di animali autoctoni. Oggi, purtroppo, quello che era un minuscolo paese contandino si è trasformato in una cittadina di villeggiatura alquanto bruttina, c'è ancora natura intorno ma non è più la stessa cosa.
Adelina, strega-sciamana, che riusciva a comunicare con la natura riconoscendo in essa l'essenza divina, mi ha insegnato a "vedere" il Sacro nel mondo ordinario. Lei riconosceva i luoghi di potere, le proprietà delle erbe e delle pietre, comunicava coi suoi "animali di potere" o con il suo albero-guida (una quercia maestosa) e mi diceva sempre che i suoi grandi alleati erano sia gli elementi che gli elementari (piccolo popolo)... Tra i tanti ricordi vividi dei momenti trascorsi con lei, mi rimane impressa nella mente e nel cuore una notte (che lei definì speciale in quanto il velo che separava i mondi diventava più sottile e trasparente) in cui mi disvelò come faceva per conoscere il futuro... quella notte c'era una luna piena che per me così piccola sembrava enorme, Adelina mi portò in un punto del grande giardino e le vidi fare una cosa che non ho più visto fare da nessun altro. Aveva appoggiato davanti a se una ciottola scura colma di acqua che scintillava sotto i raggi della luna, e dopo aver sussurrato parole che sembravano un canto ci furono degli attimi di silenzio totale e poi quando iniziò a parlare sembrava fosse lontana lontana e mi parlò del mio futuro.
Mentre scrivo mi vengono in mente frasi di quella notte e mi sento commossa e come se con lei riavessi un contatto, quante di quelle cose che mi disse mi sono poi realmente accadute! Quanto mi ha amata lo comprendo solo ora e solo ora comprendo quanto sia stato grande il dono da lei ricevuto: "che la vita quotidiana è colma di esperienze magiche ricche di spiritualità, basta viverla con la semplicità del cuore...".
Quando guardavamo il cielo stellato, mi ricordo che mi diceva:"vedi l'universo è un immenso campo di energia di Amore in cuo ogni cosa è collegata a tutte le altre, tu ne sei parte come tutto ciò che vive grazie ad essa, e si è tutti una cosa sola dentro questa nube di sogno".
Amata Adelina sei volata via il 13 luglio 1995 proprio come avevi predetto: "per un anno non festeggerò i cent'anni". Ma tu sei sempre viva in me!
E.d.R.7

sabato 15 febbraio 2014

Tra Sogno.. E.. Realtà

Tra Sogno.. E.. Realtà

Quante volte vorremmo sognare.. per predire quanto dovrà avvenire e esser così più predisposti a lottare o a reagire nel giusto modo nel momento in cui un fatto dovrebbe accadere, divenire realtà, ...lo si sarebbe sognato..

Quante volte vorremmo sognare.. per incontrare chi amiamo ottenendo i migliori consigli, viaggiare con lui per mano al di là di ogni tempo e suono,conoscere come sono i suoi pensieri su tante cose e sentire le sue carezze che lievi ti toccano lungo il lieto sonno..

Quante volte vorremmo sognare.. per sfuggire a questa realtà a volte fatta di sofferenza e ingiusto agire, scappare alla velocità dell'aria, senza pensieri, senza parole sbagliate, senza dolori o rimorsi.. tutto è fatto di splendido candore..

Quante volte vorremmo riuscire a lottare senza per forza rifugiargi in un sogno.. un sogno è un pensiero meraviglioso che vorremmo si esaudisse.. e allora quale miglior cosa che proiettare i nostri pensieri di modo da poterli perseguire con tutto il nostro volere e cuore, con la voglia di riuscire in ciò che facciamo e in ciò in cui crediamo.. non è un sogno.. è realtà, la realtà che ognuno di noi ha creato e che dapprima non'era altro che un pensiero.. uno splendido sogno... che non è rimasto solo un sogno.. piano piano ha preso forma e ha veduto la propria riuscita. 

I sogni sono meravigliosi ponti che possono donarci moltissimo,sono le proiezioni che provengono da un nostro interiore profondo.. o una via che solo noi conosciamo, che è solo nostra, ne sappiamo ogni angolo oscuro e lucente. Corrono lungo ogni dove e non mantengono distanze nè limiti nel potere.. riescono a evolvere ciò che è un nostro pensiero.. portandoci a realizzarlo.. Sono fantastici compagni di viaggio e al termine di ognuno di essi ne abbiamo più o meno l'intero ricordo, o non lo ricordiamo per nulla, ma dentro di noi ogni nostra parte rammenta ogni cosa, vi opera e pensa e lotta per raggiungere quanto ha potuto vedere.. o sa di dover e voler fare..

Quanto di un sogno dunque rimane un sogno.. un istante più o meno lungo che si tende a non legare alla realtà, è un sogno, è un momento di fantasia.. è fluttuante nell'aria e nell'immenso spazio. E se noi soltanto prendessimo atto di una dimensione durante il sonno, una dimensione diversa da quella che viviamo quotidianamente con i nostri piedi poggiati a terra. Durante il sonno i nostri piedi non toccano superficie sono liberi, possono volare dove vogliono alla scoperta di tutto ciò che desiderano.. la nostra mente lavora.. lavora... continua interminabile il pensiero.. di natura diversa da quello che di giorno pensa più a un razionale.. ..è libero.

I sogni sono quindi una realtà? ... una realtà diversa, un'altra dimensione, ma allora quante dimensioni esistono, quante altri esseri viventi più o meno magici abitano e condividono con noi ogni spazio.. potrei dire tanti.. perché se un sogno è realtà.. anche una fiaba lo è.. Quante fiabe, racconti, film, anche di fantascienza, soprattutto, sono dunque ispirati alla realtà.. perché chi ci dice che siano inventati, derivanti dalla pura fantasia dell'uomo. L'uomo può avere un notevole estro, incredibile creatività e stupenda fantasia.. ma per quanto possa essere abile.. l'uomo prende sempre spunto da una realtà.. ..o.. ...da un sogno..




...un sogno che è realtà, ..una realtà che è un sogno.. non smettete mai di sognare, di vivere pensando che un sogno può divenire realtà.. perché lo è già.. L.C. 777

venerdì 14 febbraio 2014

A te che sogni di vivere..

A te che sogni di vivere...

A te che sogni di poter condividere le tue gioie e le tue speranze, di condurre le tue intenzioni oltre questa vita che non offre molto se non spesso avversità e intensa indifferenza, sofferenza, l'apparenza fa da compagna ad ogni nostro agire e non vi è nulla che offra sostegno al tuo cuore se non... se non la forza che ha la tua anima..
Ma vi sono momenti della vita che ricorderai per sempre perché se hai saputo dedicere, difenderti e rispettarti... di certo avrai la fortuna di incontrare la persona del tuo destino.. quella che cerchiamo per condividere ogni momento della nostra vita sperando di poterla abbracciare in un unico abbraccio.. a volte dobbiamo soffrire.. ma abbiamo anche tantissime gioie..

Non so chi sei, io non ti conosco.. ma forse ci siamo già conosciuti.. e se attraverso le mie parole ti troverai a poterle anche solo in parte condividere, ti accorgerai di quel tuo cuore, che batte e batte, di quella tua forza che a volte ti soffermerai ad ascoltare e battito dopo battito.. sino a che un giorno non vedrà la luce di quanto ha saputo compiere.. solo all'ora potrai veramente riconoscere quanto hai saputo fare perché sentirai... vivrai...

Non abbandonarti a quell'ignorare ciò che ti circonda, quanto è stato creato qui.. è qui per essere ancor più lodato e portato ancor più a risplendere, non abbandonare le tue radici, il tuo lottare contro corrente.. perché è proprio questo che deve farti riflettere, questo tuo momento di vita così particolare.. perché così difficile.. Perché ti sembra di lottare contro i mulini dalle alte pale.. cosa ti aspetta.. te lo sei mai chiesto? ..penso di poterti dire che vi è un mondo dinnanzi a te, vi sono possibilità, persone che come te stanno lottando e sognando attraverso le note di una musica che porta il nome di Amore.. ricerca di un profondo dell'anima, una meditazione sul tuo essere..  

L'Amore.. quell'unica forza che accomuna ogni dimensione e la rende unica, speciale, legata da un unico fine, da un unico scopo... ecco perché poi le note più belle di questa melodia dall'unico titolo non vengono solo da te composte.. ma da coloro che qui popolano ogni luogo.. non vi è distanza.. vi è un mondo.. un unico grandissimo mondo.. e nel momento in cui le note della tua melodia poggeranno su di quei tasti che veloci scorrono sotto le tue dita.. sentirai una musica risuonare nell'immenso oltre ogni spazio e lunghezza... là, lungo un infinito.. lungo un nuovo sentiero che ti si è aperto senza che sapessi cosa stava accandendo e non sei fuggito.. hai iniziato a suonare.. E come le tue dita, che veloci scivolano lungo ogni tasto, lo percorrono vivendolo e terminando in un suono.. anche per te sarà così, il tuo pensiero e il tuo volere scivoleranno veloci e come ogni grande musicista del proprio tempo avrai composto una melodia.. e se in molti vorranno sentirla.. all'ora tu avrai raggiunto il tuo sogno... il sogno di vivere.

A te che hai deciso di vivere questa esistenza con consapevolezza e conoscenza.




A tutta la mia famiglia che porto nel cuore ogni giorno, a tutti voi. L.C. 777

Il tuo eterno pensiero


L'eterno pensiero rivolto a colui che promessa
mai deluse e visse l'esilio di un amore.
Un unione che nemmeno il più duro nemico
poté mai esiliare dai loro due eterni cuori..
L.C. 777

Dedicato a Cavalier Matteo Sforza che nella mia anima impresse a fuoco il proprio eterno amore, eroe nonché valoroso cavaliere, vissi l'agognata tua invana attesa e colsi la tua memoria tra il pianto di colei che sempre ti ha amato e sempre ti amerà. Le rocce del nostro riparo nella verde vallata proteggono l'eterno nostro vissuto che con vere parole ho scritto per noi. Lara

Te nel cuore



Te nel cuore di una pelle a scaldare
lentamente ribollente prosciugando
cieli del buio antico
che rimasero tra noi,
perché l'altra parte di noi sono loro.
M.G.T.777

Dedicata a Madonna Barbara che nel cuore m'infisse amore che mai nel tempo verrà cancellato, colomba di cuore e aquila per saggezza. Un amore che mai nulla corromperà. Teo


giovedì 13 febbraio 2014

Santuario della Madonna di Rogoredo

Foto Ars Faber
Foto Ars Faber
Il Cammino Di Sant'Agostino
Alzate Brianza - Santuario della Madonna di Rogoredo 

Foto Ars Faber 
Foto Ars Faber

Il Santuario della Madonna di Rogoredo, dedicato a S. Maria Nascente, e posto in un luogo veramente ameno si erge nel bel mezzo di una delle più belle valli dell'alta Brianza a ridosso della grande brughiera del Terrò.

Foto Ars Faber

Foto Ars Faber

L'affresco della Madonna con Bambino, piuttosto bello artisticamente, è alquanto simile a quello che si trova nel santuario della Madonna dei miracoli a Cantù ed è conservato dietro l'altare maggiore.
Con il tempo furono numerosi i fedeli che cominciarono a giungere da tutta l'alta Brianza, dal Comasco e dal Lecchese per chiedere qualche grazie alla Madonna di Rogoredo, tanto che prese corpo l'abitudine di celebrare solenni festeggiamenti in occasione della natività della Vergine l'8 settembre.

Foto Ars Faber

A partire dal Settecento alle tradizionali celebrazioni religiose fu associata una festa con varie manifestazioni collaterali che avevano lo scopo di raccogliere fondi per il santuario. Nell'Ottocento, quando l'ambiente urbano modificò il paesaggio, con la scomparsa del bosco di querce, fu deciso di realizzare un lungo viale di platani in quattro file per creare un accesso maestoso e prospettico del tempio.
Oggi questi originari filari sono stati sostituiti con altre essenze altrettanto maestose e adeguate all'ambiente e all'aura spirituale del luogo.

Foto Ars Faber


Ed un Cavaliere giovane disse a Elisa e all'Uomo Grande incontriamoci là dove sette croci si allineano sotto un cielo turchese e dove un tempo c'era un bosco sacro ed ora rimane la corrente sotterranea che congiunge Terra e Cielo, e così fu.
E.d.R.7

 


mercoledì 12 febbraio 2014

Les Fautes.

Les Fautes...
Gli errori, quelle azioni e gesta che mettiamo in atto in seguito ad una decisione.. un volere mentale prima di divenire atto allo stato fisico. Sbagliare è semplice, pensiamo di volgere per la miglior cosa e qualcosa fa in modo che non ci accorgiamo dell'enorme errore. Perché avviene tutto questo? ..potrei rispondere a questa domanda dicendo semplicemente: "..perché siamo umani " e in fondo in fondo.. anche se "speciali ".. abbiamo pur sempre la parte più fisica, razionale, umana.. la più debole, a prendere a volte il sopravvento sui nostri pensieri legati al pensiero più evoluto, è come se permettessimo a un nostro bel piccolo amico infedele di prendere parola e continuare nel convincerci che la propria falsa tesi è esatta.

Non vi sono colpe... come si può cadere nel tranello di questo piccolo amico/nemico.. ..già, proprio così è anche amico, è la parte di noi che più ignora e si fa guidare da una necessità e da una scappatoia che appare ottimale.. appare. Credetemi, trovarsi in un momento particolarmente difficile, in una situazione di debolezza può far sì prenda piede facendo sì la propria soluzione appaia di gran lunga in apparenza la migliore e poi invece... risulta essere tutto il contrario..
Facciamo qualche passo e ci accorgiamo della fanghiglia, ne facciamo appena qualcun altro e ci troviamo di fronte a una salita irta da togliere il respiro, camminando ancora, una discesa che non ha fine.. per poi cadere in un vortiginoso precipizio. E' a questo che non bisogna arrivare, il mio saggio padre mi disse un giorno queste parole: " prestare attenzione ad ogni propria azione, perché ognuna di esse può poter voler dire un vero successo o un enorme errore che può condurre alla rovina " ( le sue parole furono molto più belle ed io ora ho difficoltà nel ricordarmele letteralmente, ma il senso è questo ) e ciò a cui si deve fare più attenzione è a non sprecare nulla di quanto è stato già stato costruito. Prima di agire bisogna pensarvi bene, ciò che vi circonda è reale, esiste, si tocca, ma quanto di ciò che esiste è apparenza, è qualcosa che vediamo e non riconosciamo per ciò che è realmente.. qual è la loro essenza, se ve n'è una. o sono semplici automi in cerca di prede e carne fresca. Siamo certi di non avere di fronte un vampiro ( dopo mezz'ora di chiacchierata ci sentiamo scarichi, privi di energia ) .. un nostro caro amico,  una sorella.. ecc.
E' importante.. ciò che costruirai avrà dato e lasciato qualcosa qui in questo spazio terreno, lascerà un segno in parole scritte, in disegni, in poesie, in gioielli di pietre dalla vita eterna.. in pensieri.. cos'hai intenzione di lasciare in nome di chi sei. Vale la pena un sacrificio momentaneo rispetto a ciò che è una pace interiore eterna? ...Ottenere ciò che si vuole si può, magari verrai giudicato, ma da chi, da coloro che non hanno saputo nemmeno riconoscere sé stessi e pretenderebbero di poter parlare di qualcun altro??! Un sorriso è d'obbligo. Non badate alle risa di coloro che vi voglion schernire, non lasciate che i vostri respiri vengano sopraffatti e soffocati da chi non sa come avvicinare le parole al cuore.

Non vi sono colpe, ma solo a volte il troppo gran cuore e l'umiltà d'animo, due reali , nobili alleati, che in un momento di lotta e duro cammino.. lasciano si scelga una strada che appare il lume verso la giusta porta.. e magari coloro che ti amano e ti sono accanto la pensano proprio come te. 

Ascoltate sempre il vostro cuore.. dategli il tempo di interpretare i segnali, alla vostra mente di elaborare ciò che avverte dal pensiero più conscio, non abbiate troppa fretta, ma sola decisione.. è dura, a volte è dura, ma giunti ad un certo punto ve ne accorgerete.. al di là del sentiero otterrete vittoria. L.C. 777




BALLATA NORDICA 5

VENTO DEL NORD
Un cane nervoso in fondo alla via
annuncia l'arrivo del vento del nord
che porta con sé l'angoscia di sempre
e passa rubando il sogno che crea.
Quel vento lo senti tra le pareti
bussa alla porta, bussa sui vetri
s'insinua nel letto come un'amante
e quando scompare hai perso qualcosa.
E' il vento che vive sui sogni rubati,
la sabbia rallenta nella clessidra
rumori di lotta sul tetto di casa
occhi scrutanti dal bianco soffitto.
L'incubo avvolge la mente che dorme
la pupilla si desta e rimane sbarrata
ombre straniere fuggono via
l'udito si tende a cogliere i suoni.
Passi pesanti spezzano il buio
é il sogno che cerca la via del ritorno
manca il sentiero all'uscio di casa
apri la porta, cerca il sentiero.

di R.D.M.7*


Nulla deve fermare l'apertura della porta  le difficoltà divengono insormontabili quando crediamo che esse siano tali dando modo a chi ci ostacola di averla vinta. Alle volte ci sono luoghi capaci di tenerci intrappolati nelle gabbie del nemico ma basta cercare e trovi chi ti tende una mano per uscire da quella prigione che sbarre non ha. Basta l'AZIONE costante e senza perdersi d'animo e tutto accade.  R.D.M.7*

martedì 11 febbraio 2014

Dedicato a Te.. a noi.

Dedicato a te..

Inizia l'anno degli anni, è il giorno in cui lei è nata,
poggia i suoi ricordi su di un cuscino d'oro e è lei
che vigila e prevede gli atti inconsueti.
Enormi sacrifici e speranze disattese hanno
varcato la soglia del proprio cuore.. e non vi è 
cosa peggiore che sentire il dolore di colei a cui
si vuol bene e si ama..

Custodire i propri segreti nello scrigno dorato e
mantenere le chiavi che aprono le porte.. è arduo
il compito.. e occhi non vedon al di là del quieto 
apparente consueto che però danno vita al forte
agire per impedirne l'arrivo. I mari sono stati già
superati, acque scorron veloci nei loro letti ove
le nostre orme sono ormai tracciate e laddove vi
sono le alte montagne.. ogni salita viene scalata  
e ogni picco raggiunto.

Non è possibile piegare il fusto di un albero.. 
soprattutto se attaccato vi è un frutto che al di
là di ogni sofferenza e lacrima tende il suo 
piccolo aiuto nel rafforzar colei che già lo sta
conducendo verso il proprio divenire.. non vi 
è tempesta, né tenebra a inquietare.. il frutto 
che ha visto strappare la cima del bellissimo 
albero ne conserva nel cuore ogni sorriso e 
gesta.. ne ha impresso nella memoria e nel suo
cuore il giusto volere e mai permetterà che un
arduo nemico incomba su di quel meraviglioso 
fusto che lo sostiene..

Di lei che mi sostiene posso solo dire che vi è
Un lume sempre acceso.. illumina il suo cammino 
e petali di rosa sparsi le colorano l'intero destino..

..quel frutto sono io e il fusto è la mia mamma 
ora qui, la cima di quell'albero è mio padre e con 
lui regna il mio amato fratello..

a te con tutto il mio cuore...
...e un pensiero ai miei fratelli che con il cuor attendo nella paziente attesa.. L.C. 777



domenica 9 febbraio 2014

Te lo dico con un fiore..

Te lo dico con un fiore.. quante volte vorremmo poter dire qualcosa che però non riusciamo a dire, qualunque cosa, qualcosa che può essere facilmente legata a un sentimento, all'amicizia, per quanto possiamo non ammetterlo ma i sentimenti e gli affetti rimangono davvero gli aspetti più difficili e fragili da gestire all'interno di questa nostra vita. Un rapporto sbagliato può distruggerci, possiamo essere ciechi di fronte a colui,colei o coloro che mettono in atto i loro abili mezzi. I rapporti veri, ahimé, lederli è sin troppo semplice, gli agguati e i nemici sono sempre allerta e rovinare un bellissimo rapporto è pane per tante persone che ci circondano.. stupendi emissari dai dolci sorrisi e meravigliose parole che non appena hanno ottenuto ciò che volevano escono dalla scena abbandonando ogni cosa per cui apparentemente lottavano... Ma lo scopo è oramai raggiunto,ciò che si voleva si è ottenuto, il rompersi di un bellissimo rapporto, un'unione fallita, una vera amicizia distrutta, a volte soprattutto per chi ci sta vicino, è un'ottima vittoria.

Preservare un rapporto è alimentarlo, di qualsiasi natura esso sia, non è da tralasciare, è da curare, è come un fiore, va talvolta accarezzato, merita qualche parola e va nutrito, oltre che materialmente, con il cuore.. con tutto il nostro amore.. e sarà il più bel fiore mai visto e nel giorno in cui sfiorirà, per riprendere ancor più prodigiosamente la propria fioritura, voi sarete sempre lì accanto a lui, sempre al proprio fianco. L.C. 777




Una magica Svizzera terra dell'occultismo

Parlando di Svizzera e occultismo molti penseranno al Monte Verità, vicino a Locarno: considerato ancora tutt'oggi un luogo di rigenerazione energetica, il monte, dalla sorprendente vegetazione mediterranea, è stato teatro di uno degli esperimenti utopici più sorprendenti dell'epoca moderna, antesignano rispetto al movimento degli hippies, negli anni Settanta, e a quello della new age degli anni Novanta.
Ma a ben vedere, le esperienze legate al mondo dell'esoterismo, in Svizzera, affondano le radici ben prima.
Se percorriamo a ritroso la linea del tempo, ci imbattiamo in un gigante dell'esoterismo, l'anello che collegò per primo il mondo magico a quello scientifico: Filippo Teofrasto Bombasto von Hohenheim (1492-1541), che amava farsi chiamare Paracelso. Già il nome suggerisce la consapevolezza di una certa superiorità, un'autostima salda e un piglio da profeta. Paracelso girò mezz'Europa e passò un periodo anche a Ferrara, all'Università, dove sicuramente entrò in contatto con la cultura fiorentina dell'epoca e con la sapienza esoterica di Marsilio Ficino. Sua peculiarità fu quella di trasferire quei contenuti nell'ambito della medicina; nacque così la spagiria, la medicina esoterica dell'Occidente, che tratta le piante secondo un procedimento alchemico e ricercandone la traccia astrologica, la quintessenza legata a un preciso Arcano, rappresentato da un astro. La spagiria, che tutt'oggi si usa anche se non gode della fama di altre terapie, ricorda e anticipa per certi versi l'omeopatia, i cui principi teorici furono formulati dal tedesco Samuel Hanhemann alla fine del diciottesimo secolo.
Ma continuiamo a sondare i percorsi di questa fiaba esoterica: dopo questo grande medico del 1500, ci ritroviamo catapultati fra fine Ottocento e inizio Novecento. Ritorniamo quindi al Monte Verità, fondato da un personaggio ticinese veramente intrigante per apertura di vedute e interessi eclettici, lo scrittore e teosofo Alfredo Pioda. Sotto l'influenza dei movimenti libertari che scossero la storia europea dell'Ottocento, fu tra i primi a pensare alla fondazione di un centro intellettuale internazionale ad Ascona, in modo da offrire uno spazio che agisse da polo di attrazione per le numerose e diverse personalità che approdavano sulle rive del lago Maggiore - anarchici, politici, medici, poeti, pittori, sognatori. Erano gli anni di Cattaneo e Mazzini; anni di grandi rivolgimenti politici, di pensiero, di utopia. E utopica fu l'esperienza del Monte Verità, dove vennero a incrociarsi personaggi che miravano a una rigenerazione della società in senso comunista o addirittura anarchici, artisti che volevano vivere un'esperienza comunitaria, danzatori, teatranti, accomunati dalla voglia di vivere insieme isolandosi dalla società, per ritrovare il senso dell'esistenza a contatto con la natura tramite la coltivazione delle piante, l'alimentazione vegetariana e il nudismo.
Il fatto che questa esperienza fu fondamentale per la cultura europea tout court è sancito sul sito della società teosofica italiana, dove si legge che «il primo Centro Studi Teosofici fu promosso nel 1891 a Milano dalla signora J. Murphy in collaborazione con uno scrittore di Locarno, il dottor Alfredo Pioda». Perché questa esperienza di grande impatto e di libertà inaudita ebbe luogo a Locarno, in Svizzera? Le ragioni vanno probabilmente cercate nella storia di questo Paese, che da sempre ha cercato una pacifica convivenza in mezzo a un Europa turbolenta e sanguinaria, trovando quindi (in anticipo rispetto ad altre realtà politiche e culturali) valori importanti come quello della tolleranza.
Non a caso troviamo tutto e il contrario di tutto. Nel 1912 Rudolf Steiner fondò a Basilea la Società antroposofica, che, seguendo un moto contrario rispetto a quello che animava il Monte Verità, nato nel solco della teosofia, da questa mirava ad affrancarsi. Rudolf Steiner, talento precocissimo nell'arte esoterica di rinvenire simboli e significati, ottimo conoscitore di Goethe, dopo essere stato a lungo presidente della Società Teosofica tedesca e austriaca, venne allontanato dalla stessa per non aver voluto riconoscere nel ragazzo indù Krishnamurti la reincarnazione del Cristo. Per questo si trasferì in Svizzera e diede avvio a un nuovo movimento, che, oltre ad essere speculativo, voleva anche agire praticamente sul vissuto dell'uomo, a livello pedagogico, alimentare, architettonico e oltre.
Ancora oggi a Dornach, vicino Basilea, si può ammirare lo splendido Gotheanum, un edificio particolarissimo, dove le forme, pur abbracciando l'uomo, non dimenticano di ricordargli l'appartenenza al cielo, oltre che alla terra


Una chicca, solo per testimoniare che sì, esiste una marca esoterica in Svizzera: risale al 1921 uno dei più importanti libri di studio sui tarocchi, realizzato da Oswald Wirth, di Brienz (vicino Berna), occultista legato al francese Stanislas de Guaita e abile pranoterapeuta. Tutto e il contrario di tutto, dicevamo. Già. Negli anni Settanta Elémire Zolla fonda a Lugano, nella splendida cornice di Villa Heleneum, l'Istituto di Alti Studi Ticinesi, che ebbe durata breve (tre anni, in totale, dal 1970 al 1973) ma che si risolse in un tentativo di sfuggire alle secche del materialismo imperante in Italia, dove dominava una cultura di sinistra che Zolla giudicava piatta e priva di spirito; per tre anni la Villa vide la presenza di eminenti studiosi provenienti da tutta Europa che indagavano campi diversi, come l'archeologia, la storia dell'arte, la musica sacra, l'egittologia, la simbologia e l'orientalistica.




Questo articolo di Laura Di Corcia, giornalista ticinese, e solo un piccolo tuffo nella Svizzera esoterica, c'è molto di più in questo piccolo stato, inoltre vi sono luoghi di potere e tanti misteri e grazie ad ancora una buona parte di natura vi si trova l'incanto dei contatti con gli elementali. E' tutta da scoprire e vivere.
R.D.M.7*