lunedì 3 febbraio 2014

La resa dei conti.

La resa dei conti.

E' difficile aspettarsi di infliggere dolore potendo fuggire senza pagarne uno scotto. Esiste una legge Divina? Bé, direi piuttosto che esiste una legge che definirei automatica, conseguenza di ogni nostro gesto. Compiendo una determinata azione ne subentra subito un'altra che nel tempo è solamente conseguenza di quella precedente. Poi vi sono gli attacchi, le loro prede possono essere omesse dal campo o decidono di sacrificarsi per non cadere prigionieri del nemico, il nemico gode di ogni aspetto materiale, di abbondanza, pensate solo a come viene rappresentata la ricchezza, ad esempio nell'arte dei Tarocchi, il Diavolo ne è il forte rappresentante, detta l'abbondanza economica, ma non solo, anche sessuale, di pieno ottenimento. Il diavolo.. colui che in forma mitologica respira il fumo del lugubre peccato, eppure il vero peccatore, il diavolo e l'angelo sono soltanto le due parti di noi stessi medesimi, tocca a noi decidere chi deve prevalere a seconda del momento.
Siamo in un momento particolare, epocale, come tempo fa disse un'amica, mi colpì questo suo termine espresso, è vero, è epocale, e allora perché continuo a vedere intorno a noi tante cose reprovevoli, atti che non comprendo come possano essere messi in atto, anche all'interno delle stesse medesime famiglie, che da primi alleati divengono orribili nemici.
Voi siete il vostro migliore amico, la carta vincente sul tavolo della vita, avete la possibilità di vincere attraverso le vostre azioni.. vi è una resa dei conti.. in ogni cosa e coloro che vivono nel pieno dei loro danari pensando di vivere bene e nella piena agiatezza ( non tutti, vi sono coloro che lo fanno rispettando una spiritualità limpida, meravigliosa ), parlo di molti casi nei quali sono inciampata nel corso della mia vita. In questi casi.. gli uomini pensano di essere forti, potenti, di poter prevalere su tutto e tutti, si stupiscono se tutto ad un tratto un loro male non può essere assolutamente curato, turbati dal fatto di andarsene senza potersi portare appresso tutto il bagaglio di ricchezze.. di ricchezze, certo, perché cos'altro potrebbero portare con sé, con chi si troveranno a fare i conti.. con il diavolo??
Ebbene, non proprio, diciamo con il loro, o i loro diavoli, è l'anima stessa medesima che di fronte agli innumerevoli atti compiuti piange un proprio agire e quello sarà un suo fare i conti con quanto compiuto, con ciò che è l'insieme di atti commessi.. il gentil o pesante fardello. Assurdo è pensare che la vita sia la parte più importante, sia quella parte che vale la pena vivere perché poi siamo morti, siamo finiti come persone, in parte è vero, siamo finiti.. abbiamo finito di usufruire di quel mezzo che è il nostro corpo, non ci serve più, ha fatto esperienza con noi, o meglio ci ha aiutati a farla, è stato un ottimo mezzo, con le proprie difficoltà e insicurezze, con i propri successi e sentimenti, è un modo per riconoscerci all'iterno di questa dimensione, ma poi tutto questo ha fine. Si ritorna al punto di incontro ove si decide... ebbene, la vita è davvero una piccola grande parentesi, per alcuni non vi è necessità di rimanervi per molto, per altri vi è necessità di soggiornarvi in base a quanto deciso e ritenuto opportuno per sé. 
Non pensate mai tutta questa realtà sia la vera realtà, non pensate che dopo questo tragitto tutto avrà fine, sarà un inizio e quello che sentite dire " ... cenere ritornerai " ..bé, solo il tuo mezzo ritornerà tale, tu con la tua anima e il tuo spirito avrete la vostra continuazione di percorso e dato sono puri nel loro esistere, nel loro essere, alla fonte.. non vorrei mai essere nei panni di coloro che credono tutto abbia fine qui con queste mura, queste prigioni e questi omuncoli che non hanno né arte né parte.
A tutti i miei fratelli, alla mia intera famiglia alla quale penso.. con amore, questo vuol essere un piccolo cenno a quella parte che alcuni ignorano e che spero alcuni abbandonino per restare ad udire quella parte di sé che si tende ahimé a non far parlare.. e a non voler dare ascolto. Non sottovalutate colui che vi ascolta e guarda in silenzio.. imparate ad udire e capire i propri silenzi.. perché potreste avere di fronte a voi un grande saggio e il non esservene mai accorti potrebbe rappresentare per voi non solo un'amara delusione, ma un forte dolore nel momento in cui non dovesse poter rimanere al vostro fianco. L.C. 777




1 commento:

  1. Che queste sagge parole, che provano una profonda ricerca personale, possano essere di aiuto a chi ora si risveglia.
    R.D.M.7*

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