domenica 27 dicembre 2015

La storia delle mani in preghiera



Intorno al 1490 Albrecht Dürer e Franz Knigstein erano due giovani amici che cercavano di affermarsi nel mondo dell'arte: Entrambi erano poveri e perciò, durante gli studi artistici, dovevano la vorare per mantenersi.
Il lavoro prendeva loro gran parte del tempo e i progressi nel campo artistico erano molto lenti. Alla fine, i due giunsero a un accordo: avrebbero tirato a sorte e uno solo avrebbe lavorato per mantenerli entrambi, mentre l'altro avrebbe studiato arte. Albrecht vinse e si immerse nello studio, mentre Franz lavorò duramente per procurare per entrambi di che vivere. Decisero che quando Albrecht  avesse avuto successo, si sarebbe preso carico degli studi di Franz.
Per conoscere l'arte, Albrecht girò per le città d'Europa. Come oggi sanno tutti, quel giovane non era solo un pittore di talento, ma un vero genio. Quando ebbe raggiunto il successo, tornò dall'amico per mantenere la promessa, ma scoprì subito quale prezzo enorme avesse dovuto pagare. Per mantenerlo Franz aveva svolto pesanti lavori manuali e le sue dita si erano deformate e irrigidite: quelle mani sottili e sensibili si erano rovinate per sempre. Non avrebbero più potuto eseguire i delicati colpi di pennello necessari per una pittura raffinata. Nonostante non potesse realizzare più i suoi sogni di artista, Franz non ne era amareggiato, anzi, era felice per il successo del compagno.
Un giorno Albrecht lo andò a trovare, senza prima avvertirlo, e lo trovò inginocchiato con le mani nodose intrecciate, mentre pregava per il successo dell'amico, nonostante lui non potesse essere più un artista. Albrecht Dürer, il grande genio, fece un rapido schizzo delle mani giunte di Franz e, più tardi, realizzò un grande capolavoro noto come Mani in preghiera.
Oggi i quadri di Dürer sono esposti nelle gallerie di tutto il mondo ma questo capolavoro in particolare ci parla in modo eloquente di una storia d'amore, di sacrificio, di lavoro e di gratitudine. Questo quadro ha permesso a persone di tutto il mondo di capire come sia possibile trovare conforto, coraggio e forza.

E.d.R.7


mercoledì 9 dicembre 2015

la profezia della veggente dei Balcani



«Nel 2016 si inasprirà la guerra dell’Occidente contro il mondo islamico cominciata con la primavera araba. La fine si avrà soltanto nel 2043, quando verrà istituito un nuovo califfato che avrà Roma come suo epicentro». A parlare non è Nostradamus, ma una anziana donna non vedente di origine bulgara, dal nome Baba Vanga, venuta a mancare nel 1996 a 85 anni dopo oltre 50 dedicati alla chiaroveggenza.

Le sue parole non farebbero così paura se non si considerasse che nella sua vita abbia predetto una serie di eventi, tragicamente verificatisi qualche anno dopo la sua morte. Primi tra tutti, gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, che sconvolsero l’America e tutti i suoi alleati, e lo tsunami del 2004. Ripercorrendo tutte le profezie della donna, da molti conosciuta come la “Nostradamus dei Balcani”, ci si accorge che il suo margine di errore è piuttosto ridotto, circa il 15%.

Baba Vanga, nata a Strumica, attuale Macedonia, nel 1911 da una famiglia di origini poverissime, perse la vista, secondo quanto riportato dai tabloid locali, dopo essere stata colpita da un tornado a soli 12 anni. Ben presto ebbe le prime apparizioni: si diffuse la credenza che la donna riuscisse a leggere nel pensiero e a prevedere il futuro. Addirittura i leader comunisti del Paese chiesero il suo aiuto paranormale per organizzare la loro agenda politica.

Tra gli altri eventi da lei predetti ci sarebbero anche la tragedia del sottomarino Kursk, avvenuto nel 2000, l’elezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti, sottolineando che sarebbe stato afroamericano e l’ultimo della storia, e la Primavera araba. Proprio da questi ultimi eventi, Baba Vanga avrebbe avvertito l’Europa di correre ai ripari contro la furia islamica, che stravolgerà il Vecchio Continente così come lo abbiamo conosciuto finora e ne sterminerà le popolazioni. Fino a che, come riportato dal sito News.co.au, nel 2043 l’economia europea sarà soggetta alla legge di un nuovo califfato che sorgerà a Roma. Addirittura, nel 2066 la Capitale italiana, sotto il nemico musulmano, sarà bombardata dagli Usa con un’arma climatica.

Postato per avvertire da M.G.T.777

venerdì 27 novembre 2015

Albino Luciani un Papa illuminato contro la Massoneria


Dopo anni ancora non si sa con certezza se Papa Luciani sia morto naturalmente o con qualche “aiutino”, anche perché per legge non si può effettuare l’autopsia sul corpo del più alto cittadino del Vaticano. Ma una cosa è certa. Ed è il fatto che Papa Luciani fosse quasi ossessionato dal liberare la sua Chiesa dalla presenza ingombrante di grembiuli e compassi. La sera prima della sua morte il Papa aveva avuto un violento litigio con il Cardinale Baggio, prelato che non ha mai nascosto, né smentito la sua appartenenza alla massoneria. Luciani amava fare lunghe passeggiate, nei giardini vaticani, in compagnia del Cardinal Villot, iscritto alla Loggia di Zurigo, tessera numero 041/3. Non esattamente il miglior confidente, visto che il Papa ripeteva spesso al Cardinale di voler liberare la Chiesa dalla massoneria, a cominciare dalla Segreteria di Stato. Un pensiero continuo questo, che assillava la mente del Papa, il quale chiedeva con insistenza ai prelati di portargli qualunque documento avessero con se e che riguardavano la massoneria. Diversi porporati consegnarono tutto ciò che era in loro mani e che Luciani custodiva gelosamente, tenendo i documenti non nel suo ufficio, ma nella sua stanza da letto, sul termosifone. Quando venne ritrovato il corpo senza vita del Pontefice i documenti erano spariti, volatilizzati, come se non fossero mai esistiti. Eppure c’è chi giura che la sera prima, augurando la buonanotte al Papa, i documenti erano sempre li, al loro posto. Un mistero che si continua a protrarre e che si protrarrà in attesa di un eventuale chiarimento sulla vicenda.
Fonte:  infiltrato.it
Albino Luciani l'unico Papa a cui va il nostro rispetto e la nostra ammirazione e di cui parleremo prossimamente nel nostro blog.
R.D.M.7* - M.G.T.777

martedì 3 novembre 2015

Pensiero Spirituale


"Il pensiero è nutrimento spirituale e soltanto se è buono può essere assimilato. 
Se l'uomo semina idee spirituali queste prenderanno forma sul piano materiale."
Phra Sankarat*

Postato da R.D.M.7* - M.G.T.777


*Il Patriarca Supremo o Sangharaja (Thai: สังฆราช; rtgs: Sangkharat) è il capo dell'ordine dei buddisti monaci in Thailandia. 

mercoledì 28 ottobre 2015

Chico Xavier - Profezie


https://it.wikipedia.org/wiki/Chico_Xavier

http://blog.libero.it/MediumXavier/8406976.html


domenica 18 ottobre 2015

Clessidra

“ La vita è come una clessidra.
La coscienza è la sabbia che vi scorre.”

Immaginiamo una clessidra. La sua forma è uguale al simbolo dell'infinito. La sua sagoma ricorda la doppia elica del DNA. 
Le sue due metà rappresentano la polarità. 
Ciò che è materiale da un lato, ciò che è immateriale dall'altro. L'elemento maschile da una parte, quello femminile dall'altra. Caldo e freddo, positivo e negativo, e qualsiasi altra dualità. 
La sabbia crea un flusso nella clessidra, lo stesso flusso di energia che sale lungo la nostra spina dorsale, lo stesso flusso che costituisce la strada della vita.
La nostra coscienza passa attraverso i vari stati rappresentati dalla clessidra, tanto difficile da afferrare quanto il flusso di sabbia. 
Per questo è assurdo analizzare le cose troppo minuziosamente e concentrarsi solo sul materiale: la saggezza sta nella comprensione del movimento.

R.D.M.7* - E.d.R.7





giovedì 15 ottobre 2015

Il Canto armonico degli sciamani


Il canto armonico, detto anche canto difonico, diplofonie e triplofonie, ed in inglese overtone singing, è una tecnica di canto nella quale il cantante sfrutta le risonanze che si creano nel tratto vocale (che si trova tra le corde vocali e la bocca) per far risaltare gli armonici presenti nella voce. In questo modo una singola voce può produrre simultaneamente due o più suoni distinti.
Questo utilizzo della voce, sebbene con differenti tecniche e stili, è presente in molte culture. Infatti, benché tipico di tradizioni come quella tibetana e mongola-tuvana. La tradizione più nota è quella di Tuva, una piccola repubblica appartenente alla Federazione Russa. Tale tradizione di canto risale molto indietro nel tempo. Secondo leggende locali i tuvani cominciarono a cantare utilizzando la tecnica Khomei per stabilire un contatto con le entità spirituali che pervadono tutte le cose ed acquisire la loro forza attraverso l'imitazione dei suoni naturali. Di fatto nelle credenze tuvane il suono è la via preferenziale per gli spiriti della natura per rivelarsi e comunicare con gli altri esseri.



IL CANTO DI GUARIGIONE DEGLI SCIAMANI DI TUVA
Gli sciamani fin dai tempi antichi hanno utilizzato il suono della voce e del canto come potente strumento di guarigione e di comunicazione con le divinità. Il primo sciamano che conosciamo ad utilizzare questa capacità è stato Orfeo. Secondo i racconti degli antichi greci Orfeo con il suo canto accompagnato dalla lira fu in grado di fare salpare la nave degli Argonauti incagliata nel porto. Inoltre con il potere del suo canto convinse Persefone ad entrare nel regno dei morti per recuperare la sua amata Euridice. 
Anche in tradizioni sciamaniche contemporanee la pratica del Canto come strumento di guarigione e di riequilibro è molto diffusa.
Gli sciamani di Tuva utilizzano il canto gutturale che, con le armoniche provenienti dalla gola, identificano lo spirito degli esseri viventi con i suoni emessi attraverso il canto armonico.
Ci sono altri ed infiniti esempi di utilizzo del canto come elemento Divino, il caso forse più noto è l'utilizzo dei mantra nelle pratiche induiste e buddhiste.
L'esercizio a coppie che propongo per coloro che sanno già come contattare il proprio Maestro Spirituale attraverso il viaggio sciamanico, è quello di chiedere al Maestro che ci insegni un canto, che può essere con o senza parole, una melodia semplice o complessa, oppure un vocalizzo, e una volta che nel viaggio si è stati in grado di memorizzato il canto, di cantarlo nella realtà ordinaria alla persona con cui si sta lavorando.

Ricordando il mio incontro con una grande sciamana di Tuva indelebile nel cuore e nella mente! Cuore di Luna


E.d.R.7



martedì 29 settembre 2015

Gosos

Si è giunti ad un punto della storia umana ove il degrado della conoscenza arcana ed il rispetto di essa è scomparso. Ora si dà spazio a costumi ed idee, in nome di una globalizzazione del mondo, che tendono a distruggere tutto quel sapere esoterico che in varie arti  e pensieri ci hanno tramandato i nostri antenati. Diamo spazio a brutture e violenze, ci battiamo per far rispettare religioni e credi che distruggono offendendola la divinità che risiede in noi. Io sono nato in una terra antica e ricca di magico sapere, i cui primi abitanti ancora rimangono un mistero: la Sardegna. Per questo oggi voglio parlare dei gosos un patrimonio importante del popolo sardo che non deve scomparire sotto altre forme di espressione che in realtà portano all'allontanamento del sapere.
La voce umana è musica delle sfere se usata nella giusta maniera, in realtà è la musica suonata dall'organismo umano che rappresenta nel microcosmo quella suonata dall'universo nel macrocosmo

gosos o gòggius sono dei canti devozionali e paraliturgici, di provenienza iberica, diffusi in Sardegna.
Il canto viene eseguito a cappella da quattro uomini in gruppo che si dispongono in cerchio rivolti all'interno.
Uno intona il canto e gli altri si devono accordare al momento. Interessante la presenza del numero quattro. Le loro voci intonano  i quattro toni principali. Il quattro è anche il numero della croce e il numero del quadrato. Perciò da questo canto nasce la quadratura del cerchio.


Per proteggere e far conoscere quelle arti nobili che vengono dal passato: M.G.T.777




https://it.wikipedia.org/wiki/Gosos


mercoledì 26 agosto 2015

Viaggiare nel tempo.

Ampliare la mente verso possibilità che la Creazione ci offre è quasi un dovere per chi cerca risposte profonde sulla ragione della vita personale e dell'intero universo e per questo che i SETTE nel loro blog vogliono lanciare delle proposte, in questo caso di lettura, per accedere a diversi sentieri ed ipotesi che poi saranno elaborati dal proprio universo interiore, sperando di fare cosa gradita oggi vi proponiamo: Viaggiare nel tempo. La possibilità fisica di spostarsi nel passato e nel futuro CD audio di J. Richard Gott (Autore), T. Cannillo (Traduttore) - Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2002
Sulle orme di scienziati come Stephen Hawking e Kip Thorne, Richard Gott, astrofisico di Princeton, ci mostra come sia possibile spostarsi attraverso il tempo e delinea le tappe dell'esplorazione di questa suggestiva ipotesi. Dopo aver raccontato come le grandi opere di fantascienza abbiano ispirato alcuni dei più grandi studiosi che oggi si occupano del problema, l'autore spiega come il viaggio verso il futuro non solo sia realizzabile ma di fatto si sia già verificato e discute se sia anche possibile, in determinate condizioni fisiche, muoversi verso il passato.



L'Universo Madre
L'ipotesi che alle radici del nostro attuale universo ci possa essere un universo madre fu formulata nel 1996 da Gott e Li-Xin Li. Detto molto semplicemente, Gott ipotizzò che l'universo al suo inizio si sia "ripiegato" su se stesso lungo l'asse temporale formando una sorta di occhiello che lo renderebbe la causa di se stesso. Un esempio visualizzatore di questo concetto potrebbe essere un albero (privo di radici) di cui un ramo si curva verso la terra penetrandola e dando origine al tronco da cui deriva: l'universo madre sarebbe quindi il nostro stesso universo in uno stadio temporale antecedente.
L'universo madre si potrebbe quindi anche vedere come un cosmo bloccato in uno stato ciclico, che in futuro si chiuderebbe ad anello col passato generando in continuazione nuovi rami, nuovi universi paralleli, staccati dal protouniverso ciclico.
Una critica a questa teoria nasce dal presupposto che è estremamente complicato, secondo alcuni impossibile, provarne la veridicità o la falsità, poiché con l'inflazione verrebero a scomparire tutte le prove possibili.
(Tratto da https://it.wikipedia.org)


La Stirpe dei Sette

domenica 23 agosto 2015

Vivere nella poesia del Sé

Ognuno di noi è unico e meraviglioso, complicato e misterioso, ma qualcuno di noi fa la differenza e diviene pura poesia.. così ricordo le magnifiche parole di Carlo Bramanti.. 
" Tu eri già poesia,
senza bisogno che io ne scrivessi una "

Non in molti nel cuore vivono di pura poesia.. poesia nel vivere ciò che li circonda con tutto il proprio essere, senza risparmiarsi, pensando non solo a sé stessi ma anche al prossimo  e ciò non è riferito prettamente all'uomo ma vale per ogni forma di vita presente. 

Manca sempre più rispetto per la vita, esanimi nel correre verso un sempre maggior benessere, un benessere che oggi c'è e all'improvviso come per magia può essere tolto. Tutto qui è in prestito, nulla rimarrà di quanto è materia perché la materia come è venuta se ne va, vede una propria fine, un proprio deterioramento e perdita di bellezza .. è destinata a giungere a un termine, invece l'anima è pura energia, bellezza divina senza tempo.. e se noi riuscissimo a nutrirla, preservarla, amarla.. vivere in piena armonia con quell'energia? Cosa mai potrebbe accadere..

In tanti si pongono mille limiti, si legano catene e corde con più nodi.. tutto ciò a nulla serve se non a renderci schiavi di noi stessi. L.C 777






venerdì 21 agosto 2015

La Comunicazione, profondo dialogo.

E' un dono, non è solo sapersi porgere agli altri in più circostanze, ma va ben oltre a questo. Comunicare è anche compiere un salto al di sopra del normale dialogo, del tradizionale scambio d'informazioni, pensieri, parole, è quindi aprire la porta a tutto ciò che vive, a tutto ciò che pulsa per mezzo di un'esistere in uno spazio che per lo più è ostile e tutto ciò che è vita.. vive, respira, comunica. 

E' un dare e avere, è uno scambio che già per primo avviene per mezzo del respiro per poi farsi spazio varcando soglie magiche e inaspettate. Comunicare con coloro che non parlano per mezzo delle parole che nascono da un fiato, ma che direttamente sorgono da un'energia pura non è da poco e soprattutto non è da tutti... 

... anche qui i falsi angeli, maestri, profeti, si fanno largo tra la folla per raccogliere ampi consensi tutti diretti a un preciso ottenimento.  Percependo capisci molto bene e assai chiaramente quando ciò avviene, vi sono individui che elargiscono responsi e fatue sibille per attirare l'attenzione di chi cerca uno spirituale, delle risposte alle proprie domande e purtroppo inconsapevolmente, ingenuamente, regala tempo, attenzione e denaro a questi umanoidi. Loro vogliono far credere di essere stati e di essere ciò che non sono e desiderano più di tutto ottenere l'attenzione di più persone rendendole loro schiave, tutti prodiganti a testa bassa per una loro riuscita. Teste d'ariete per abbattere muri che loro non riuscirebbero ad abbattere, non sono ciò che dicono.. usano gli altri come enormi parassiti pronti a risucchiare una linfa vitale capace di illuminare attraverso il brillare di un pensiero, di un reale sentimento e profonda lealtà.

Una cosa è certa, vi sarà momento in cui qualcosa farà sì che gli schiavi di questa infatuazione dischiudano le loro menti, aprendo gli occhi e finalmente questi robot travestiti da corpi eterei, di luce, invece di alzare le mani al cielo in segno di collegamento con l'alto e con l'oltre ( che neanche sanno dove sta di casa ) si troveranno a sprofondare nelle loro stesse medesime menzogne, menzogne che incatenano i malcapitati che invece di fare passi avanti.. si troveranno a perdere tempo, denaro e soprattutto a vivere di un nulla che apre una voragine nel cuore, che interrompe un loro cammino spirituale anziché alimentarlo.. un unico retrocedere. Certo è che una giustizia aleggia nell'aria.. in questo nostro universo che è fatto di energia, energia positiva e negativa si battono in una battaglia che profuma di un immenso fatto di fumo e luce.. a noi la scelta.  L.C. 777







mercoledì 19 agosto 2015

Falsi Angeli

Falsi Angeli.
I veri angeli non professano a nessuno la propria esistenza, non agiscono per mezzo di falsi ricatti verso coloro che camminano lungo un sentiero fatto di vera conoscenza rendendoli schiavi di una materia per mezzo di un falso spirituale. Quanti falsi angeli.. soprattutto non si ancorano mai e poi mai a un unico tempo ben definito perché per loro non vi è tempo, il tempo è ora, è guardare al nuovo per guidare coloro che attendono di camminare ancor più lungo un sentiero fatto di conoscenza e di lieta purezza del cuore.
Ascolta il tuo cuore, perché il primo angelo di te stesso sei tu. L.C.777


sabato 15 agosto 2015

Il segreto è in noi...

Racconta un’antica leggenda che quando l’essere umano perse interesse per la conoscenza universale e degenerò, gli dèi, riuniti in supremo concilio, decisero di nascondere il Grande Arcano ovvero la conoscenza assoluta, affinché non venisse profanato.
Nascondiamolo all'interno della terra – disse uno di loro -, perché lì non lo troverà di sicuro.
No – rispose un altro -; arriverà il giorno in cui l’uomo capirà come penetrare nelle profondità del suolo e lo scoprirebbe e profanerebbe …
Gettiamolo allora negli abissi del mare – suggerì un altro -; sarà davvero difficile che lì lo venga a scoprire …
No – rispose il primo -; giorno verrà in cui scoprirà come scendere nelle profondità degli oceani e lo troverebbe …
Spediamolo, dunque, in cielo – propose l’altro – . Sicuramente lì non lo potrà mai raggiungere.
Nemmeno lì sarebbe al sicuro – disse il più saggio – perché giungerà il giorno in cui l’uomo riuscirà a penetrare nello spazio. Nascondiamo la conoscenza dentro l’uomo stesso, perché lì, di sicuro, non andrà mai a cercare!
E così fu fatto …

Postato da M.G.T.777

giovedì 13 agosto 2015

Dedicato a danilo


Porta il mio biplano Le antiche insegne e il valore
Ali forti e tiranti Possente il motore
Voliamo radenti Da circa sei ore
Inseguo le stelle Nessun timore
E' quasi luce Vedo l'alba ormai
Mi batte il core Andiamo un po' più in su
Saliamo verso il blu...
E no... non sono gli angeli
Che ora ci stan portando via
ma questo spazio infinito quest'armonia quest'armonia
viaggia l'aeroplano punta il sole leggero
se viro piano si tinge d'oro  
questa macchina alata questo vecchio gabbiano
mi sta portando dove è sempre sereno
soli verso il mattino
e si voglio volare
perché così così sono io
e poi sentire il vento e sentirmi mio
così voglio volare
perché esisto anch'io e solcando il cielo
trovarci Dio trovarci Dio solcando il cielo
trovare Dio, trovarci Dio
e poi sentire il vento
trovare Dio, trovarci Dio.

giovedì 6 agosto 2015

Solitudine umana riflesso della solitudine divina

"La solitudine è la vera essenza della condizione umana. L'uomo è l'unico essere che si sente solo e cerca gli altri"
Octavio Paz


La solitudine, a dire il vero, è l'essenza della vita. Nasciamo soli e moriamo soli su questo pianeta, perché il Principio Creatore è solo in una solitudine sconfinata e le sue creature riflettono questa sua solitudine, noi siamo milioni e milioni di sfaccettature della sua solitudine, le nostre esperienze come sua frazione gli occorrono per trovarsi riconoscersi ed amarsi! 
E.d.R.7

lunedì 27 luglio 2015

Dizionario Arcano Sapere: I come Iniziazione


Iniziazione occidentale: rivelazione di una conoscenza nascosta.


Iniziazione sciamanica: trasmissione di potere.


Iniziazione tantrica: risveglio del potere sacro.

domenica 19 luglio 2015

Auguri Lara


Oggi nel giorno del tuo compleanno vorrei esserti accanto, essere io quell'uomo con cui condividere il tuo cammino, ma sono lontano e la mia mano può solo accarezzare i tuoi pensieri e la tua anima.
Auguri perché tu possa vivere una vita "nuova" via dalle persone meschine, dai problemi e libera nel tuo compito con accanto persone vere da amare ed essere amata.
Tuo Matteo!

sabato 18 luglio 2015

Buon Compleanno Lara



Auguri per un nuovo anno e che sia finalmente speciale, non più con comparse ed uomini inutili, ma che tu sia affiancata dai tuoi fratelli e dal tuo compagno di vita per costruire ogni giorno una magia.
Con affetto immenso tuo padre
R.D.M./

giovedì 9 luglio 2015

Mario Pincherle l'Uomo degli Archetipi


 MARIO PINCHERLE
 (Bologna, 9 luglio 1919 – Bientina, 23 settembre 2012)

Ecco un uomo capace di aver portato alla luce verità che volutamente erano state occultate da uomini e poteri.
Fantastica è stata l'opportunità che ho avuto nel conoscerlo perché grande amico di Marcello Tarantola mio maestro nei primi passi del conoscere. Ero giovane e sicuramente il suo pensiero ha forgiato dei miei pensieri, mi ha aiutato a superare degli ostacoli, mi ha stimolato nella ricerca... Trovo che come accade troppo spesso in Italia un uomo di sì grande capacità esplorativa nel mondo e nell'etere sia stato snobbato e non gli sia stato dato quel giusto riconoscimento dovuto. Metto una piccola parte di un intervista e il link della biografia di lui redatta dalla figlia.

Al nome di Mario Pincherle sono legate scoperte come lo Zed (la torre di Osiride), il sistema di "legni corti" con cui fu eretta la Grande Piramide e traduzioni di testi antichi come il 5° Vangelo, il Sfr Isiré di Abramo e i libri di Enoch


Ultimamente il numero di ricercatori nel campo dell'ignoto è aumentato. Che caratteristiche bisogna possedere per percorrere questo difficile sentiero?
La nostra società è basata su tali errori da far credere alla gente che la morte esiste. Le persone non sono più funzioniste. Bisogna conoscere gli archetipi per capire che anche Dio ha il naso e la bocca. Come si è arrivati a questo sfunzionamento? Uno degli individui che hanno portato la civiltà al degrado è stato Mosè. Egli ha imposto alle donne di partorire sdraiate, quando la posizione giusta è stando in piedi, per sfruttare il peso stesso del neonato. Questa è solo una delle regole non naturali che Mosè ha diffuso spacciandole per "parola di Dio". Ciò sembra incredibile, ma è tutto scritto nel Pentateuco. È stato lui a creare la colpa del peccato originale, similmente a come fanno le banche moderne quando dichiarano che ogni bambino italiano nasce con un debito pubblico di oltre due milioni e mezzo. Le banche ci derubano dei soldi in un modo pazzesco e se ora si volesse inquadrare la figura del "padrone del mondo", costui sarebbe un dirigente di banca.

Fonte edicolaweb da Dossier Alieni

R.D.M.7*

http://www.mariopincherle.it/

lunedì 6 luglio 2015

Ermetismo e Alchimia.. un segreto, più segreti.

Molti autori, soprattutto scrivendo di Alchimia hanno fatto riferimento a simboli, concetti, teorie, figure definiti " ermetici " .
Nel linguaggio comune si utilizza il termine " ermetico " per indicare una chiusura molto efficace, ermetica, oppure un concetto espresso in modo tale da risultare di difficile comprensione perché celato da un ampio significato, a volte più ampio di quanto ognuno di noi possa pensare.

L'origine del termine è da cercarsi nel mondo greco: tra il III a.C. e il III secolo d.C. comparvero in ambiente ellenistico numerosi scritti che erano fatti risalire al Dio Hermes in persona ( Ermete, il Mercurio dei latini ),chiamato Trismegisto, che veniva identificato dai greci con il dio egizio Thot, lo scriba messaggero degli dei. 
I legami che uniscono ermetismo e Alchimia sono molto forti, scritti e scritti compongono una serie di opere ..conosciute..? Tutte..? Due i principali filoni, uno esoterico magico e alchemico e un altro più filosofico e mistico. Il primo filone, quello più antico, risale al III secolo a.C., mentre il secondo comprende opere  composte soprattutto nei primi secoli della nostra era.
Tra le opere del primo filone il " Liber Hermetis Trismegisti ( Libro di Ermete Trismegisto ), che è un trattato astrologico, che si è conservato solamente nella traduzione latina dell'originale greco, testi di medicina astrologica, relativi agli influssi degli astri sulle malattie, testi di epoca tarda, testi alchemici e di magia ( non quella di bassa lega che spesso popola ora il nostro spazio ) .
Tra gli scritti del secondo filone si ricorda il " Corpus Ermeticum " ( composto da diciassette opere ), Si tratta soprattutto di opere di pietà, che lasciano presupporre l'esistenza di comunità o piccoli gruppi di iniziati. 

A volte vengono associati agli scritti ermetici anche gli Oracoli Caldaici, una serie di vaticini e oracoli composti intorno al II e III secolo d.C.. Probabilmente si tratta della trascrizione di visioni e intuizioni dell'epoca che sono state riportate in forma poetica. Le tradizioni che esse esprimono è in parte simile a quella degli scritti ermetici, anche se le loro origini sono da cercare in una tarda tradizione caldea ( babilonese ).

Tratto dal libro  ALCHIMIA  di Roberto Tresoldi ( edizione De Vecchi ) 





" L'Alchimia in quanto ricerca iniziatica è l'esplorazione scientifica e umanistica dell'energia della natura. Richiama a un'investigazione, ricerca, riflessione, meditazione correndo sul filo di una realtà aprendo le porte a tutte le dimensioni presenti.. in cielo così come in terra, è capace di guidarci alla scoperta delle meraviglie del mondo e dei suoi innumerevoli segreti, mai scoperti, silenti, in attesa di chi giunga a scorgerli con il proprio sguardo, leggendoli al proprio animo, liberandoli al proprio spirito. Possa dunque compiersi quel miracolo tanto atteso di un perfetto divenire che ora soffoca in questo nostro vivere che nulla ha a che fare con il magico che abbracciaò le mura di un universo fatto di bellezza e serenità che ora piange catrame e sparge cenere, la forte ribellione pare non raggiungere lo scopo e allora non rimane che affidarsi a coloro che operano per il giusto fine, esseri divini, deità in un corpo umano che brillano per umiltà, bellezza immensa ( perché si nutre di luce, nella bellezza di un interiore che vive ) e gioia.. anche nella più pura disperazione perché pronti a risalire combattendo a favore di un universo che da sempre è di una sola e unica Madre." L.C.










..non sempre ci è possibile rimanere, a volte dobbiamo avere il coraggio di usare il cuore per compiere un ultimo gesto, una volta che il cuore, colui che è bocca dell'anima, ha espresso l'ultima parola all'ora  è il solo corpo a mettere in atto l'azione decisa. Non codardia, bensì coraggio nel non divenire un mezzo utile a chi questo mondo non lo preserva, non lo custodisce o bonifica ma lo vuole rapire di ogni propria pura splendente essenza.

Al mio amato fratello Matteo G. T. 777 
L.C. 777

martedì 30 giugno 2015

La musica è....



La musica è … una materna ninna nanna. Traduci in suoni i nostri sentimenti quando non possiamo esprimerli a voce, e traduce in parole i nostri silenzi. Attraverso la musica lodiamo, amiamo, speriamo e ricordiamo. Nel respiro dell’anima, nei contorni del volo di un colibrì e ne vento ch la trasporta, la musica si modella e si frange in colori infiniti, sfumata e sempre diversa, eternamente creativa. E’ lo Spirito che prende forma.
La musica viene trasportata dalle vibrazioni delle molecole dell’aria, come le onde dell’oceano. E’ forse unica nel cogliere e comunicare il mondo interiore degli uomini, raccogliendo fatiche e sofferenze, dolore e piacere e confezionandoli in inni, preludi, studi e notturni. E’ la tessitura della deliquescenza del tempo, del flusso e il riflusso degli stati d’animo e del significato. Rumina, tentenna, contempla e stimola.
Nella musica usiamo ordine e fantasia, arrangiandone gli elementi – melodia, ritmo e armonia – in strutture e motivi pregni di significato. I suoi ritmi sono capaci di scuoterci mani, piedi e tutto il corpo al pulsare dell’universo. Le armonie vivono di complicatezze esplorativa e di curiosità in rapporti e proporzioni, consonanza e dissonanza, assonanza e risonanza. Le melodie si librano in voli fantasiosi, tessendo dolori e meraviglia.
Quando la musica si sposa al linguaggio, la parola diventa canto, le intenzioni si elevano e siamo indotti ad ascoltare nel nostro profondo, trasformando il profano in sacro. La musica consola lo spirito e calma l’istinto selvaggio, così come Orfeo, battendo il canto delle sirene con la sua lira, modifica il corso di fiumi e disorienta creature e alberi, mentre Radha e Krishna suonano il flauto e danzano con giubilo.



Tratto dal libro: Quadrivium testo di Jason Martineau

Postato da: R.D.M.7*

giovedì 25 giugno 2015

Antoni Gaudì proteso verso il cielo


Antoni Gaudì
25 Giugno 1852
“L’originalità consiste nel tornare alle origini.”

La sorprendente creatività di Gaudì è fatta di mistica fantasia che si intesse di quella purezza di cuore che la rende unica e fantastica.
La sua ricerca di elevazione dell’anima trova la sua massima espressione nella Sagrada Famiglia, che è l’immagine cosmica dell’universo proprio perché punto d’incontro tra l’energia della Terra con il Cielo. La sua fonte di ispirazione era la natura di cui si sentiva partecipe e vi leggeva le tracce del piano divino.

Consigliata è la lettura di un avvincente romanzo che vede come protagonista Gaudì e i suoi segreti.
La chiave Gaudí di Esteban Martín  e Andreu Carranza 
La Chiave Gaudì è un romanzo ambientato a Barcellona e, come si può dedurre dal titolo, la trama coinvolge tutte le opere architettoniche progettate da quello che possiamo definire l'architetto di Dio. Coinvolge sopratutto per chi ha avuto la fortuna di vederle dal vivo queste opere. In questo romanzo aleggia quell'aria satura di mistero e nella cui trama vede come protagonista Maria che, assieme al suo compagno Miguel, deve portare a compimento una missione affidatale dal nonno. Maria sulle prime crede che suo nonno abbia perso il senno quando le racconta di aver assistito all'uccisione dell'architetto Gaudì e che questo gli ha affidato una missione che Maria stessa deve compiere. Queste parole farneticate dal vecchietto la disperano, finché non si rende conto che tutto coincide troppo per essere una farneticazione. Maria viene a conoscenza di una confraternita di Templare, i Moria, che la proteggeranno durante la missione da una setta satanica pronta a tutto per ostacolarli. Maria e Miguel si trovano all'improvviso avvolti in una rete di omicidi e chiavi da risolvere. Insieme dovranno analizzare ognuna delle opere del geniale architetto, anche per dare un senso alle parole del nonno, ma sarà una dura lotta contro il tempo, visto che i seguaci di satana pedinano ogni loro movimento. Una miscela di enigmi,sette, scontri tra bene e male e segreti preparata con abilità. In parole povere un intrigo spumeggiante ricco di suspence e di risposte a domande che si creano lungo il cammino della lettura.

E.d.R.7

Interessante post su di lui:
http://disabilinelcorpoabilinelcuore.blogspot.it/2013/05/gaudi-la-massoneria-e-lesoterismo.html




domenica 21 giugno 2015

DEDICATO ALLA DORMIENTE


Inno d'amore per colei che tutto sogna e per le ricercatrici che la vegliano e che riuniscono il cerchio...

R.D.M.7*  -  M.G.T.777

sabato 20 giugno 2015

Il Dono dell'Aquila




“Cosa fai lì seduto, solo, in cima alla montagna?”
Ho fatto una gran fatica a raggiungere la cima e ora mi godo un po’ di pace, finalmente! Sono sicuro di non incontrare nessuno quassù.

“Ti danno fastidio i tuoi simili?”
Si, molto! Non voglio vedere nessuno, anzi, voglio che si dimentichino di me. I miei simili non mi piacciono più; troppi disastri, troppa cattiveria e stupidità, ho deciso di abbandonarli definitivamente, in cima a questa montagna non potrò essere raggiunto e sarà una ben netta separazione. Ho bisogno di pace!

“Penso che sei venuto fin quassù per crearti una nuova illusione.”
Ho fatto bene i miei conti; sono lontano da tutti, non c’entro più nulla con loro e nessuno potrà mai farmi cambiare proposito.

“Non potresti attuare questo proposito nemmeno su di un’isola sperduta e dimenticata nell’oceano.”
Perché?
“Perché esisti! Fai parte della vita e ne dipendi come essa dipende anche da te. Se anche tu fossi legato in modo da impedire ogni movimento al tuo corpo, la tua anima continuerebbe ad agire, ed ancor prima il tuo spirito. Vivresti comunque l’azione delle anime e dei pensieri dei tuoi simili, e dell’anima e dello spirito dell’intera Vita in ogni cellula del tuo essere. Non fuggire, scegli invece di compiere una azione reale.” 

L’aquila continuava a volare sopra la cima della montagna e quell’uomo si alzò, cominciando a scendere verso la valle, verso i suoi simili. Dopo alcuni passi si fermò, alzò le braccia verso l’alto dicendo: “Grazie, aquila maestosa, mi hai salvato, e ti riconosco come un essere sacro.”

L’aquila si abbassò verso l’uomo in modo da incontrare il suo sguardo, e quando furono abbastanza vicini si vide un lampo luminoso partire dagli occhi dell’aquila. Partì un lampo luminoso anche dagli occhi dell’uomo. Erano fatti della stessa luce.


Di Paolo Raimondi


Postato da: R.D.M.7* - E.d.R.7
L.C.777 - M.G.T.777

domenica 7 giugno 2015

Creatività

La creatività è la linfa vitale dell’uomo, la capacità di inventare le proprie giornate e di godere nel modo più pieno di tutti i doni che l’esistenza può offrire. La creatività non è solo saper dipingere o saper scrivere un romanzo. La creatività è guardarsi intorno e vedere cose che altri non vedono, orizzonti al di là delle mura, il sorriso oltre le lacrime, e la brace tra i ghiacci. La creatività è saper sognare e dare a quei sogni consistenza, concretezza vita.


Di Elisabetta Cametti tratto dal libro Nel mare del tempo.
postato da: E.d.R.7

sabato 6 giugno 2015

L'Illusione

Penetra come un ago e sa ferire come una spada, 
Si prende gioco di noi solo perché glielo permettiamo e le diamo modo di cibarsi di falsi propositi e bassi ideali. 
L'illusione non parla per mano del cuore, bensì sorge da una forza negativa, l'ego, che conduce  il nostro essere a scendere nei meandri di una finzione.. una finzione pericolosa che distorce la realtà rendendola vana in un proprio divenire, .. una proiezione distorta, un pensiero rivolto a una meta, ma quale reale meta si basa su una finzione.. è un piegarsi a testa china verso antri sempre più profondi  che la luce mai riuscirà a raggiungere perché troppo lontana.
Quale inutile punizione, che perdita di tempo e triste pensiero..

..Perché lasciarsi trasportare da ciò che è contrario e che a nulla conduce se non a un avvilire del cuore quando in te vi è tutto ciò che può condurti a quanto da sempre ti sei ripromesso di raggiungere. L.C. 777




mercoledì 3 giugno 2015

Per Eliana


Ascolta questo brano e perdona... oramai il tuo dolore è già stato vissuto e consumato dal tempo.

Postato da R.D.M.7 e M.G.T. 777

domenica 31 maggio 2015

Cercami...











 Se tardi a trovarmi, insisti. 
Se non ci sono in nessun altro 
posto.cerca in un altro,
perché io sono seduto
da qualche parte, ad aspettare
te... e se non mi trovi più
in fondo ai tuoi occhi,
allora vuol dire che sono
dentro di te.
Walt Whitman
Postata da: R.D.M.7*

Dizionario Universale: P come Pianeta Terra


Pianeta Terra: Cellula nel ventre di una Madre