Il canto armonico, detto anche canto difonico, diplofonie e triplofonie, ed in inglese overtone singing, è una tecnica di canto nella quale il cantante sfrutta le risonanze che si creano nel tratto vocale (che si trova tra le corde vocali e la bocca) per far risaltare gli armonici presenti nella voce. In questo modo una singola voce può produrre simultaneamente due o più suoni distinti.
Questo utilizzo della voce, sebbene con differenti tecniche e stili, è presente in molte culture. Infatti, benché tipico di tradizioni come quella tibetana e mongola-tuvana. La tradizione più nota è quella di Tuva, una piccola repubblica appartenente alla Federazione Russa. Tale tradizione di canto risale molto indietro nel tempo. Secondo leggende locali i tuvani cominciarono a cantare utilizzando la tecnica Khomei per stabilire un contatto con le entità spirituali che pervadono tutte le cose ed acquisire la loro forza attraverso l'imitazione dei suoni naturali. Di fatto nelle credenze tuvane il suono è la via preferenziale per gli spiriti della natura per rivelarsi e comunicare con gli altri esseri.
IL CANTO DI GUARIGIONE DEGLI SCIAMANI DI TUVA
Gli sciamani fin dai tempi antichi hanno utilizzato il suono della voce e del canto come potente strumento di guarigione e di comunicazione con le divinità. Il primo sciamano che conosciamo ad utilizzare questa capacità è stato Orfeo. Secondo i racconti degli antichi greci Orfeo con il suo canto accompagnato dalla lira fu in grado di fare salpare la nave degli Argonauti incagliata nel porto. Inoltre con il potere del suo canto convinse Persefone ad entrare nel regno dei morti per recuperare la sua amata Euridice.
Anche in tradizioni sciamaniche contemporanee la pratica del Canto come strumento di guarigione e di riequilibro è molto diffusa.
Gli sciamani di Tuva utilizzano il canto gutturale che, con le armoniche provenienti dalla gola, identificano lo spirito degli esseri viventi con i suoni emessi attraverso il canto armonico.
Ci sono altri ed infiniti esempi di utilizzo del canto come elemento Divino, il caso forse più noto è l'utilizzo dei mantra nelle pratiche induiste e buddhiste.
L'esercizio a coppie che propongo per coloro che sanno già come contattare il proprio Maestro Spirituale attraverso il viaggio sciamanico, è quello di chiedere al Maestro che ci insegni un canto, che può essere con o senza parole, una melodia semplice o complessa, oppure un vocalizzo, e una volta che nel viaggio si è stati in grado di memorizzato il canto, di cantarlo nella realtà ordinaria alla persona con cui si sta lavorando.
Ricordando il mio incontro con una grande sciamana di Tuva indelebile nel cuore e nella mente! Cuore di Luna
E.d.R.7
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