sabato 31 gennaio 2015

La vera Conoscenza e la Beltà.

Un uomo un giorno di un tempo passato diede parole a quei miei pensieri, anch'io trasmisi lui le mie parole ma mai avrei pensato avrebbe potuto leggere ciò in mio cuor si nascondea..

" Lara, ho pensato molto alle tue parole, al concetto di donare il bello in questa nostra vita, in questo mondo terreno che si apre con più facilità a ciò che non lo è e alla conoscenza.. la vera conoscenza.. quale ardua ma meravigliosa intenzione. Vi ho meditato molto e ad un certo punto mi è giunta un'immagine per te, di te:

Eri una ballerina che danzava sopra dell'acqua di un grande stagno all'interno di un bosco, un luogo incantato e tante persone accorrevano per vedere, con la tua danza, le tante cose belle che donavi loro scaturivan per magia .. nessuno di loro però si accorgeva che le gocce d'acqua che formavano lo stagno erano formate in vero dalle tue lacrime ".




Era l'anno 2013.. e  queste parole furono preludio di quanto avrei vissuto nell'arco dei due anni a venire, se nella mia ingenuità al tempo potevo pensare di essere ormai lontana dagli attacchi del nemico mascherato da profeta, un finto profeta ( nulla ha del vero sapere.. sibila parole rimescolate e riscaldate.. una brodaglia ), mi sbagliavo, nulla in vero era ancora avvenuto.

Ho portato in braccio le ceneri di un padre che ha dato sacrificio di sé per proteggere me e la nostra famiglia,
Ho portato ceneri nel cuore da dover gettare lontano nell'immenso buio perché in vero divoratori di anime
Ho mangiato parole e udito menzogne, creduto in ciò che era finzione e intanto... non ho amato..
Ho raccolto alcune memorie, quelle che era giusto cogliere in solitudine dei miei fratelli..e ahimé di colui che parte di me mi ha tradita, per lui alcun filo di cenere, ma soltanto il baratro più profondo che lo attende.. 
Ho scoperto che la vera Lara era nascosta, imprigionata nella parte di me mascherata di fronte al mondo..
paura? no... semplice codardia che fa sì che l'ego abbia la meglio in questo mondo fatto di materialità.

Ho compreso che il dolore è in vero un compagno, sa forgiare il tuo Io a tal punto da poterti rendere immune, immune di fronte al tuo peggior nemico, alla tua più grande paura, perché dopo ciò che hai vissuto cos'altro potrebbe davvero lederti, tutte le azioni compiute qui iniziano e puoi porgli fine o non vi sarebbe gioco se non esistessero possibilità. Nulla può lederti davvero qui.

Certo mai avrei pensato di sentir il cuore versare gocce di sangue, sentir bloccarsi il respiro nel sentir svanire un respiro che non è tuo, vedere che le lacrime continuano a cadere sebbene non lo volessi e ormai il dolore ti abbraccia. 

Urli dentro dal dolore, un urlo che non può avere fine, ma in vero vi è la parte di te che più alta ti tiene salda al di sopra di questo mondo e ti ricorda che sei tu ad aver scelto di lottare. Per questo motivo ti vuol condurre a mettere uno scudo così forte e alto da parare ogni attacco e con la spada del sapere e della vera conoscenza stroncare tutto ciò che di malevolo, mentitore e ingiusto.. ti si presenta di fronte a danno dell'umanità, di quell'umanità che risveglio attende.

Che possiate leggere queste mie parole e sentire che nel dolore vi è quello spiraglio di luce che è lì di fronte a voi, poco lontano che vi cerca per continuare ciò che avevamo iniziato, con le sue note, le sue gesta, le sue parole nei tanti linguaggi. L.C.777










lunedì 26 gennaio 2015

Un mondo legato alle nostre origini da sempre.. quello dei Numeri.

La numerologia è una scienza sapiente, magica, profonda che contiene ampi segreti e infiniti poteri. Come un giorno mi disse mio padre : " non è la loro reale fonte da cui stai traendo sapere, i numeri nel tempo hanno sempre più perso la loro reale valenza divenendo un mezzo atto a quantificare, conferire un valore.. ".

Ricordo da piccola nella mia mente, e solo in quella, per ogni oggetto, per ogni termine, per ogni frase, uomo, animale.. io avevo una serie di numeri che  mi passavano per la mente e se una persona menzionava un numero, che fosse qualsiasi numero per me era una gara ricordarlo e sopratutto elaborarlo.
Quale considerazione si può trarre comunque da queste mie parole, i numeri hanno uno stretto legame con noi, con le nostre origini.




Avrete sentito parlare della Cabala, molto spesso in questo nostro spazio voi ne sentirete parlare, inerpretazione della Torah degli antichi sapienti. Inizialmente venne trasmessa attraverso la tradizione orale sotto forma di racconti e leggende, secondo alcuni autori l'origine del testo cabalistico affonda le radici nel periodo in cui è stato scritto il Pentateuco ( l'insieme dei cinque libri della Bibbia, attribuiti a Mosé ). Ciò indicherebbe la Cabala ha avuto origine tremila anni or sono, ma le sue esatte origini sono oggetto di discussione tra gli storici. 




Le fonti della Cabala affermano che essa ha avuto inizio con Adamo ( Adam ) ed ecco spiegato il perché ho potuto notare questo nome viene utilizzato in questo nostro tempo da villantatori, parlo al plurale ma dovrei parlare al singolare, del sapere, della giustizia e dell'amore; chi mai oserebbe vestirsi di un così alto sapere, solo un mentitore, un attore che si cimenta tra le brame di un potere che è destinato a franare sulle sue grigie ossa che null'altro diverranno che polvere, ardendo senza fine in un pianto di nostalgia. Ma quale nostalgia, è stato lui al tempo ad aver scelto.
Se ho aperto questa parentesi è perché in questa nostra nuova era vi è la presenza piena del Male che ha la facoltà di raccogliere e io con tutta la mia famiglia di portare con me tutti coloro che non sono destinati a questo, ma che rischiano con ingenuità e bontà d'animo di cadere prigionieri.. I numeri vogliono essere un mezzo di conoscenza per far sì mi riconosciate, farò in modo di farvi percepire chiavi che possono aprire il vostro scrigno facendo sì che anch'io possa vedere realmente ciò che custodite perché i vili alleati sanno ben mentire e sono forti in questo nostro mondo fatto di tanta, tanta materia.




Il fine di conoscere questo universo fatto di numeri, di segni, simboli, è di imparare a conoscersi e conoscere, individuare con coscienza la porte che abbiamo di fronte a noi e che non vediamo perché non diamo loro la giusta importanza.
Quando siamo in armonia con noi stessi e con le nostre aspirazioni profonde, non andiamo incontro a problemi di salute, perché il nostro corpo fisico funziona bene, perché anche la mente è sana. 
Al contrario, se dentro di noi viviamo una qualche forma di dualismo scaturita da conflitti con noi stessi e gli altri, l'equilibrio si spezza e permette l'instaurarsi di fughe energetiche, di malattie. La vita può poi frapporci a tantissimi ostacoli, eventi imprevisti che sono unicamente prove atte a permetterci di ritrovare ciò che chiamiamo il nostro destino, quel cammino dal quale spesso ci allontaniamo. Da non confondere con gli attacchi di chi non vuole riusciamo a intraprendere quel cammino. 





Se doveste mai notare che iniziate ad avere difficoltà che non avevate prima, di ogni tipo, tranquilli, siete sulla strada giusta.

Se io vi raccontassi ciò che è avvenuto nell'arco di tre anni a questa parte mi chiedereste come faccio ad essere ancora qui, viva e vegeta, come faccio... vi è una forza interiore che ti spinge, non è certo per la mia famiglia naturale, i miei primi nemici, fatta eccezione di mia mamma, tolta da questo spazio ormai da tempo, è qualcosa che custodisci dentro di te che ti blocca e ti fa sentire cosa procurerebbe la tua morte. E nel mio caso.. per la prima volta nel tempo dei tempi, mai è avvenuto, due ricercatrici si sono incontrate, ecco la ragione, lei, suo marito e mio fratello che però non ho potuto conoscere in vesti fisiche.
Vi ho parlato anche di me, poco, ma perché questo non vuol essere uno spiegare il mio mondo.. vuole svelarvi quale sarà uno dei mezzi, un'arma che utilizzerò contro il nemico per richiamare voi. Non vi scrivo in che modo, quello sarà lampante per voi, non vi sfuggirà di certo, il nemico di questo ne sa nulla,non ne ha conoscenza e mi spiace per lui ma se pensa che la miseria possa spaventare è un povero illuso, è ben altro a spaventare e lui ne farà ampia esperienza. Questa è una promessa.




Che i numeri possano portare la vera conoscenza.. ciò per cui sono esistiti sin dalle origini. L.C.777





domenica 18 gennaio 2015

Leggendo un articolo mi è sorta questa riflessione...

Non professo la religione che mi è stata imposta dalla nascita, una scelta ben precisa che già a 11 anni, dopo aver fatto la prima comunione e cresima e andando in una scuola tenuta da preti, mi ribellai di seguire supinamente un credo in cui "non credevo" e che si discostava tantissimo da ciò che percepivo e iniziavo a scoprire nel profondo del mio essere per quello che riguardava la sfera spirituale. Ne parlai con mia madre che cercò di capirmi e di non obbligarmi a frequentare la chiesa  sempre sperando che avrei ripreso col tempo la strada in quella fede da lei stessa professata. Ma non è stato così e da allora ho frequentato la chiesa solo in cerimonie in rispetto di altri qualche raro matrimonio e funerale. Certo molto di questo mio vedere al di fuori del gregge sicuramente è stato provocato da mio nonno che seguiva una via alchemica e che mi aveva insegnato l'amore per ogni essere vivente (lui era vegetariano) e a conoscere i segreti della natura per aprirmi senza preconcetti verso lo spazio del mondo interiore libera di camminare per il mio sentiero e di vivere la divinità che è in me senza che chiesa, scuola e società siano mai riusciti ad allontanarmi da ciò che sento realmente d'essere e continuando ad espandermi nella conoscenza dell'Essere che ci Crea e di cui siamo una parte. 
Tutto questo discorso l'ho voluto fare perché pur essendo lontana dai preti e dalle religioni che costringono a credere ciecamente in un dio così poco soddisfacente e troppo umano per chi impara a vedere la divinità che tutto muove, alle volte scopro preti che non giudicano (già la confessione pensate quanto è sbagliata come può un altro uomo dirmi se ho peccato o no e condannarmi, con che diritto può farlo non certo quello divino, l'uomo è e rimane fallibile in particolar modo quando non giudica se stesso ma gli altri!). Un prete che trovo veramente oscurantista e pericoloso nella sua ottusità è Padre Amorth ma in contrapposizione mi è piaciuto Don Gallo nell'articolo di cui metto il link qui sotto, certamente come dice il proverbio: "Non si può far di tutta l'erba un fascio", proprio perché vi sono uomini anche nei sacerdoti di notevole spiritualità e moralità.
Eccovi l'intervista:http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/01/gallo-bacchetta-padre-amorth-esorcismo-posseduti-vanno-ascoltati/174333/
E.d.R.7

domenica 4 gennaio 2015

Tutta la Terra...










Tutta la Terra 
è solo un simbolo;
ciò che non basta mai
viene qui conosciuto;
tutto il passato
è sofferenza d'amore.
L'Eterno Femminino
ci attira verso l'alto.
(Johann Wolfgan von Goethe, Faust)

venerdì 2 gennaio 2015

A Ailé, anima pura dall'immenso cuore

Mi sembra ieri di averti incontrata in Canzo, uscivi dalla tua casetta dopo la passeggiata fatta con i tuoi padroncini Eliana e René, Eliana si accingeva ad accompagnarti in passeggiata e io invece partivo per tornare a casa. Ricordo di aver detto quanto fossi bella, con quel manto bianco, una presenza importante la tua, ci rincontrammo molto presto perché il destino non ci aveva fatti incrociare per caso.



Il nostro primo conoscerci tra i Boschi di Travedona Monate


Impossibile non ricordare i bei momenti trascorsi insieme, quelle meraviglie che si nascondevano attraverso la natura che tu ben conoscevi e che io ancora in buona parte ignoravo.
Ogni essere vivente incuteva in te curiosità e tenerezza, non vi erano nemici per te ma solo amici, amiconi, amichetti, tu eri davvero una visione splendida per tutti coloro che avevano la fortuna di fare la tua conoscenza o anche solo vederti.  


L'Albero delle fate.. tu hai sempre portato a
incontri magici, incontri che alcuni solo
conoscono per mezzo delle fiabe
 
Quali meravigliose scoperte insieme a te, le creature terrene ti si posavano addosso come fossero attirate dal tuo essere.. e che
dire delle creature del piccolo popolo, delle fatate silfidi, di tutti
quegli esseri che ti incontravano e che tu facevi incontrare a me.


Quale fortuna averti conosciuta Ailé, non ho potuto fare tutto
ciò che avrei voluto fare con te e questo è un fatto che nella mia
vita si ripete, non è la prima volta che dico questa frase, forse è
ora che io inizi a vivere appieno ogni cosa, ogni momento senza
risparmiarmi nulla e in nulla perché va vissuto.


Rammento i magici incontri, tu che con il tuo passo tranquillo e
sicuro ci precedevi a me e alla tua cara Eliana, perché René non
riusciva più a uscire causa la sua condizione.. quei dolori che al
mio arrivo aumentarono.. l'arrivo del nuovo.. dei nuovi Sette cara
Ailé.

Mentre sto scrivendo queste parole per te Amélie mi è in braccio,
lei l'ho incontrata e salvata durante una passeggiata con te sotto
la pioggia in Proserpio, luogo che tanto ti è piaciuto e in cui hai
conosciuto il vero amore.. che magnifica cosa, vederti attendere
con lo sguardo giù per la discesa della strada il suo eventuale
arrivo.





La benedizione del Bosco al mio Grimorio

Quante piccole grandi cose abbiamo fatto insieme.. hai assistito al benvenuto al mio Grimorio nel bel mezzo di quel meraviglioso bosco..

















 
..hai assistito a foto e prove per le mie creazioni, sei colei che ha visto e udito ogni idea in vista di un mio debutto al pubblico con l'intento di portare non solo il bello ma il magico di questo mondo. Ciò che tu hai sempre mostrato a tutti coloro che ti hanno anche solo incrociata..

..quante belle cose Ailé, non tante perché io con tutti gli attacchi che abbiamo subito mi sono impigrita, chiusa a volte e avrei invece potuto godere ancora di più in tua compagnia ma tutto ciò che mi hai portata a fare.. ora è un bellissimo ricordo per me che conserverò sempre nel mio cuore.







Io e te durante una delle nostre passeggiate....




I Fiorellini multicolori.. li annusavi spesso, amavi grogiolarti e giocare tra i fili d'erba e appena vedevi una farfalla o qualche animaletto teneramente ti avvicinavi con il semplice e dolce intento di toccarlo, dargli un tuo salutino.

..sempre felice e allegra


... e fu così che tu mi facesti incontrare Jasmine e Amélie, i miei due tesori, la prima ricordi.. sotto la fredda neve, là accucciolata sotto il tetto e non appena io e lei ci scegliemmo tu le desti il benvenuto, lei era spaventata ma tu dolce e carina ti avvicinasti a lei per leccarla e darle una coccola. Amélie invece soffiò ma talmente piccola e spaventata per i giorni trascorsi fuori sotto la pioggia, piccola piccola.. tu comprendesti benissimo e infatti poi portai anche lei a casa e divenne parte della nostra famiglia.


Jasmine il mio familio
Jasmine, che ha subito percepito il cambiamento sin dal momento in cui gli attacchi contro di te si sono fatti più duri e forti. Lei è quella che in mia compagnia ha potuto viverti e conoscerti di più..















Jasmine e Amélie
 Amélie non ha avuto molto modo di conoscerti, ti ha incontrata ma nel suo piccolo sa di come le sei stata semrpe vicino con il tuo cuoricino..









...Tutte e due grate per la tua protezione, il tuo amore, ciò che hai fatto per loro in tutto questo tempo...




In passeggiata con mamma Eliana...
 
 
...e con papà René



Tramonti, notti stellate  e giornate innevate, di pioggia.. di sole, momenti felici fatti di sorrisi, di scherzi, momenti difficili che insieme abbiamo superato.. quanti momenti difficili.. quanti. Nessun sacrificio era vissuto come tale perché vi era una sola e unica forza tra noi tutti... l'amore, quello vero, che ti fa fare ogni cosa per il solo fatto che ti viene spontaneo farlo, nasce come una spinta di luce verso l'immenso del sentimento..




Eccoti giungere da dietro la casetta..
.. come per magia! Ciao Ailé!



Io non posso che ricordarti per tutto l'amore che hai saputo donarmi e non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto ciò che hai fatto per me, avermi protetta a costo della tua stessa vita, verrai da me ricordata e verranno parole dette per te a memoria della tua splendida anima. Ailé, il mio dispiacere è immenso.. io davvero ti ho sentita parte di me e ti sento tale, sentirti volare via e vederti di fronte ai miei occhi lieve in un riposo che non avrebbe più visto risveglio è stato il dolore più grande, non lo posso descrivere, .. mi mancano le parole, ma voglio ringraziarti per avermi salvata e farò in modo che questo tuo immenso sacrificio non sia vano bensì faccia innalzare il nostro compito sino a farlo esplodere di fronte a tutti. Abbiamo dovuto decidere di non farti soffrire più a quel modo.. privandoci di te, la decisione più brutta che mai nessuno vorrebbe prendere.. benché meno io e la tua adorata Eliana.

Abbiamo passato tanti momenti insieme, in molti ci hanno abbandonati, altri ci sono stati strappati dal cuore, abbiamo sofferto, ma anche sorriso perché sapevamo sorridere sebbene i momenti non fossero dei migliori, abbiamo lottato tutti insieme e abbiamo raggiunto vittorie e vittorie che nessun'altro avrebbe potuto raggiungere. Continuerò questo cammino con Eliana e man mano che continueremo lungo il nostro sentiero ora parleremo anche di te nostro amore. Ho acceso una candela per te che ti accompagnasse lungo il tuo viaggio illuminandolo..

In questo momento ti penso davanti a me.. di lì a due passi, sappiamo entrambe di esserci, ma non ci possiamo più parlare e toccare, ma ci siamo.. e così Ailé, nel frattempo di poterti riabbracciare.. vivrò sapendo che tu sei proprio lì a guardare se cammino sui miei giusti passi anche per te... come ti ho sussurrato all'orecchio Ailé... " ci rivediamo presto " .


Io e te Ailé.. come sento che siamo ora.. entrambe vicine ma
con lo sguardo verso una diversa direzione

SEI NEL MIO CUORE


 A presto Ailé, grazie per tutto ciò che hai saputo donarmi, insegnarmi e per quell'amore incredibile che mi hai sempre dato.. che possa il tuo cuore sempre essere in qualche modo al fianco al nostro .. perché di te noi abbiamo bisogno.. sei la più bella anima che io abbia mai incontrato.. con il mio immenso, infinito  rammarico nel cuore di non averti saputa salvare e di questo io ti domanderò per sempre perdono..
... grazie amore grande. L.C. 777














giovedì 1 gennaio 2015

Arrivederci adorata Ailé

Passeggiata alle Fonti del Lambro



Felice nel Torrente Ravella


Salutando un amico

Con il dolore nel cuore ho dovuto decidere della tua vita mia compagna di viaggio. Mia adorata Ailé sei entrata nella vita mia e di René che avevi pochi mesi e il tuo destino era finire in un canile, da subito sei stata una gioia perché d'indole buona, affettuosa e allegra. René quando usciva da solo ti lanciava un: "bionda vuoi venire?" e tu correvi da lui perché ti aspettava un viaggio avventura insieme a lui che tu amavi con tutta te stessa e quando lui se ne andato hai contenuto la tua sofferenza e ti sei dedicata a me standomi vicina riempiendomi di leccatine e sguardi preoccupati per come stavo. Il tuo amore così vero e sincero è stato per me un lenitivo al mio dolore alla mia solitudine profonda quando non c'era più accanto l'altra parte di me, e quando quei tanti che si definivano amici non si sono visti o avevano mille scuse "assurde" per non esserti accanto  c'eri tu con Lara, e tutti gli altri "umani" non contavano e non conteranno più. Noi ci parlavamo con gli occhi  e comprendevi ogni mio stato d'animo con quella tua "speciale" ed unica sensibilità d'animo, quante passeggiate nei boschi, in riva ai laghi o anche per una via cittadina sono impresse nella mia mente perché la tua presenza le rendeva magiche, tu che annusavi i fiori e cercavi di dare i bacetti alle lucertole terrorizzate, e ti fermavi in certi punti e mi guardavi e allora scattavo una fotografia ed ogni volta c'era una ragione per cui mi avevi indicato quel punto. Sei sempre stata la mia modella preferita e che pazienza avevi quando ti urlavo:"Stai ferma Ailé che scatto"... Fino all'ultimo mi hai dato amore non potrò mai dimenticarti perché eri speciale e hai reso speciale ogni attimo vissuto con te.. Ho dovuto scegliere di toglierti da un dolore spaventoso e impossibile da superare mi auguro tu abbia capito che l'ho fatto per te perché avrei voluto averti accanto a me... ancora mio grande tesoro!