L'Essere
Un cuore scalpitante urlante cade di fronte all'immenso tocco;
Segue lo sguardo sfuggente insistente ogni istante;
Giunge piangente cantante e alla grande porta lancia alte le tue reali finzioni.
Lara C.V777 con Matteo G.T777
Perché l'Ambasciata d'Agarthi? Il nostro passato e l'iter delle nostre ricerche ha portato a una conclusione: Siamo convinti che in quest'epoca di grandi mutamenti politici, climatici ed ecologici, c'è la necessità di creare un punto di riferimento preciso dove uomini e donne possano trovare un rifugio mentale e di pensiero dove creare il nuovo.
L'Essere
Un cuore scalpitante urlante cade di fronte all'immenso tocco;
Segue lo sguardo sfuggente insistente ogni istante;
Giunge piangente cantante e alla grande porta lancia alte le tue reali finzioni.
Lara C.V777 con Matteo G.T777
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Wassily Kandinsky |
L’astrattismo ha motivo di
essere chiamato così soltanto in virtù del grande gioco di “causa ed effetto”, poiché
ogni uomo può vedere solo ciò che il suo grado di progresso spirituale gli
permette di vedere.
In un quadro esposto al
pubblico, alcuni vedono: luce, vita, storia, arte; altri lo osservano e non
vedono che delle macchie di pittura. I primi vedono, i secondi non vedono per
quanto spalanchino gli occhi.
L’astrattismo e l’Informale non
esiste in quanto la forma non è solo della materia visibile al profano, ma è
della manifestazione che altrimenti sarebbe Verbo.
Abbattuto l’astratto,
abbattuto l’informale, non ci rimane che rivolgerci alla verità e, poiché questo
progredito esprimersi della pittura si muove sul piano astrale e animico,
essa non può essere chiamata che con i due nomi assegnati a queste dimensioni:
PITTURA ASTRALE, PITTURA ANIMICA, oppure: L’ASTRALE, L’ANIMICO.
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Carmela Cioffi |
Tratto da: Per piacere, vecchio muori… i miei figli saranno di luce di Marcello Tarantola
FATA MORGANA: Colei che accoglie
i viaggiatori e li guida lungo i sentieri tortuosi della foresta. Colei che
accoglie e consola, che dà coraggio e svela un altro mondo.
La via di Santiago è uno dei miti che gli alchimisti utilizzano per spiegare l’indole e la difficoltà dei loro lavori. Insieme all’immagine del labirinto percorso dal magico filo di Arianna alle fatiche di Ercole è stata una delle parabole più utilizzate dai filosofi ermetici per illustrarci i numerosi pericoli che questi cammini riservano a coloro che osano inoltrarsi nei loro sentieri.
Nella fase che
precede di poco l’arrivo a Compostela il pellegrino incontra il monte del Gozo,
dalla cui cima può contemplare la città di Santiago. Gli Alchimisti chiamano
così anche il passaggio immediatamente precedente la comparsa della pietra
rossa: monte del Gozo; lì nel vaso, sulla materia appare qualcosa di simile ad
una stella, segnale inequivocabile che il preparato è sul punto di raggiungere
la meta.
Molti sono gli adepti che hanno realizzato questo viaggio; la tradizione ci parla di Lullo, Flamel e tanti altri anonimi artisti che trovarono sicuramente in detto sentiero la risposta a un interrogativo che ha attraversato “indenne” l’intera storia e che ancor oggi costituisce un affascinante enigma.
1 - Fulcanelli è senz'altro
il più famoso alchimista del XX secolo; la sua fama leggendaria lo ritrae come
il più grande Iniziato del '900, autore di due opere.
2 – La conchiglia serve, nella simbolica segreta, a
disegnare il principio Mercurio (il Mercurio è l’acqua benedetta dei filosofi)
chiamato anche viaggiatore o pellegrino. Essa è portata misticamente da tutti
coloro che intraprendono il lavoro e cercano di ottenere la stella (compos
stella)
Postato da: E.d.R.7 e R.L.D.M.7*
Quando perdi un'anima a te vicina,
Quel tuo grande unico riferimento chiude gli occhi alla terra e li apre al cielo,
Non pensare mai il suo sguardo sia da te lontano..
Perché lui ora è l'infinito.
L.C777
Le piante verde alchimia aprono le porte astrali di quella scienza straordinaria nota agli iniziati delle più grandi civiltà; sono il regalo della madre Terra, e permettono di controllare le energie eteree della natura rivelandoci le leggi segrete che ci governano.
La natura racchiude i segreti e le leggi che
governano la creazione e la vita. Per addentrarsi nei suoi misteri più profondi
non basta studiarla, bisogna essere in grado di leggere e ascoltare i suo
linguaggio occulto, perché la natura parla e si rivela attraverso le chiavi
della sua geografia sacra, dell’energia dei minerali e delle correnti
telluriche e, in particolar modo, del potere eccezionale e segreto delle
piante. Non invano la clorofilla –un privilegio che le piante posseggono in
esclusiva- fu il mezzo che permise l’esplosione della vita sul pianeta Terra.
Da allora esse continuano a rinnovare il perenne miracolo della MATERIA VIVA,
fondendo e trasformando le energie solari con le sostanze e le energie
telluriche. L’uomo è talmente ancorato ai principi e alle lusinghe del
materialismo da dimenticare di trovarsi di fronte ad un processo energetico che
dimostra come, in fondo, tutto sia energia materializzata. Le piante, legami
del cosmo con la Terra, sono le grandi trasformatrici della natura, grazie alla
loro misteriosa energia cercata senza sosta dagli antichi alchimisti, che
avevano capito come esse racchiudessero il segreto della vita e il potere della
mutazione. Ogni tipo di energia non è altro che una diversa manifestazione
della grandiosa energia che unifica tutto il creato.
Le piante sono canali dell’energia che
trasforma la materia e realizza i desideri
Per chi conosce l’alchimia verde, il potere
delle piante è radicato nella loro capacità di incanalare l’energia universale,
un’energia cosciente che mise in moto l’universo e che non è latro che il
Principio Creatore nel suo significato più profondo. Secondo la teoria
esoterica l’uomo ha perso coscienza della sua partecipazione alla divinità;
nella sua “densificazione” si è dimenticato di avere un potere di pensiero e di
verbo creatore, e cioè, che la sua mente e la sua parola possono modificare la
materia e gli eventi.
L’alchimia verde non è, come credono i non
iniziati, un mezzo per trasformare il piombo in oro, bensì un modo per
consentire all’uomo di recuperare una capacità che ha e che ignora: quella di
agire sul proprio corpo e su tutto ciò che lo circonda. Quando è cosciente di questo, l’uomo dispone
di efficaci strumenti per superare gli ostacoli che trova sul proprio cammino e
compiere così le sue aspirazioni più autentiche.
Le piante alchemiche crescono nei luoghi di
maggior forza tellurica, indicando così i luoghi magici e sacri del pianeta.
Le piante, come catalizzatori delle energie
cosmiche, reagiscono in modo particolare all’influsso del sole, della Luna e
delle correnti telluriche. E’ stato dimostrato che la luna in quarto crescente
aumenta l’energia e i principi attivi delle piante; per questo motivi gli
alchimisti consigliano di raccoglierle in quel periodo, soprattutto le piante
alchemiche, che immagazzinano più energia perché crescono in luoghi di maggior
forza tellurica, indicando, inoltre, con la loro presenza, i punti di massima
potenza e i limiti dei medesimi. Le
piante alchemiche sono, in sostanza, un regalo della madre Terra, che ci
permette di controllare le potenti energie eteree della natura. Esse rappresentano
la stella alchimica che guidò gli antichi iniziati lungo i sentieri retti dell’alchimia
verde, che rivelano la scienza perduta e che si ricollegano con il Sacro Graal,
illuminandoli con la luce della fede, dell’amore e dell’ottimismo. Le energie
trasformatrici delle piante sono le più importanti nell’ambito dell’alchimia
mentale: i loro poteri occulti possono illuminare le nostre vite, restituendo
all’uomo il diritto di sognare e realizzare i propri sogni.
Postato da Avus Henrici (Nonno Enrico)
continua
Miliardi di persone per anni hanno creduto che Eva è stata tentata dal Serpente, che le anime di tutti gli infedeli bruciano all’inferno dopo la morte, che la Madonna era vergine… senza alcuna evidenza scientifica. Notizie false, mezzi di informazioni e di repressione hanno permesso per millenni alle religioni di sottomettere l’umanità.
Il Fujiyama è realmente una montagna sacra sulla cui
vetta è situato un santuario dedicato a Konohana Sakuya Hime (la Prinicipessa
che fa fiorire i ciliegi) ma la potenza del luogo è tale che anche sulle
pendici del monte sono costellate di templi e santuari shintoisti e buddisti.
Non è chiaro se il Fuji sia esso stesso un kami (un
dio). Si vuole che in alcune zone siano attraversate da invisibili energie
mistiche sempre in movimento. Questi vortici di energia spirituale confluiscono
da tre grotte, punti sacri e segreti, che rappresentano il passato, il presente
e il futuro.
E’ una montagna “gravida di luce” e l’interno del
suo vulcano emana energia esoterica, che si manifesta con turbini di polveri
fosforescenti o in forma di dei alati o fanciulle-albero, inviate dalla dea dei
ciliegi.
La salita del monte Fuji costituisce un tipico atto
di pellegrinaggio religioso.
E Segen Sama, la dea del monte Fuji che viene
venerata ogni anno dai giapponesi che si recano in pellegrinaggio, salendo
sulla sua cima all’alba per adorare il sole che sorge. Lì dimora Sengen Sama adorna
di antiche e ricche vesti tenendo nella mano destra un gioiello magico e un
ramo d’albero di sakaki nella sinistra.
Postato dall'amica Nonna Paola su gentile concessione di "I SETTE"