Ascolta mia cara,
non sottovalutare mai la
resistenza di una vecchia saggia. La vita può dilaniarla o trattarla ingiustamente,
ma lei possiede un’altra anima, un’anima primaria, fulgida ed incorruttibile
sotto l’anima assediata, un’anima luminosa che rimane sempre intatta. Sotto al
soprabito certamente nasconde ali lunghe sei metri, e nella sua grande tasca un’intera
foresta ripiegata. Sotto il letto potrebbe tenere pantofole delle sette leghe
in lamé dorato. E, attraverso le lenti dei suoi occhiali, vedrà quasi tutto ciò
che può essere visto. Il tappetino davanti al fuoco potrebbe davvero spiccare
il volo da un momento all’altro. E il suo scialle, una volta aperto, potrebbe
adunare i segugi dell’inferno o accendere la più stellata delle notti. Ridacchia
solcando le onde dei cieli nella metà di guscio del suo cuore infranto. Le piume
sollevate, perché ogni giorno impara l’amore. E’ rapita da ogni alito di
musica. Si prodiga per proteggere l’anima di ogni cosa. Gli uccelli canori le
raccontano storie segrete; così ha “l’occhio
magico” che vede oltre e dietro il presente. Come la sua controparte
umana, molto probabilmente vive sulle rive di un fiume a lei caro… oppure
semplicemente, è lei stessa il fiume.
Tratto da "La danza delle grandi madri" di Clarissa Pinkola Estès
La Dea triplice impersona i tre aspetti della Dea Madre (o
Madre Natura, o Grande Dea), spesso erroneamente identificata con Gaia, la Madre Terra (la Magna Mater romana). I tre aspetti della Dea sono
la Giovane, pura e rappresentazione del nuovo inizio; la Madre, generatrice
della vita, disponibile e compassionevole; e la Vecchia Saggia, rappresentante
il culmine della vita nella totale conoscenza ed esperienza. Questi aspetti
rappresenterebbero il ciclo della vita: nascita, vita e morte, che si
riproducono all'infinito in un cerchio continuo.
In questo pezzo si parla della Vecchia Saggia.
postato da E.d.R.7
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