martedì 8 marzo 2016

La triplice dea: la vieja y sabia


Ascolta mia cara,
non sottovalutare mai la resistenza di una vecchia saggia. La vita può dilaniarla o trattarla ingiustamente, ma lei possiede un’altra anima, un’anima primaria, fulgida ed incorruttibile sotto l’anima assediata, un’anima luminosa che rimane sempre intatta. Sotto al soprabito certamente nasconde ali lunghe sei metri, e nella sua grande tasca un’intera foresta ripiegata. Sotto il letto potrebbe tenere pantofole delle sette leghe in lamé dorato. E, attraverso le lenti dei suoi occhiali, vedrà quasi tutto ciò che può essere visto. Il tappetino davanti al fuoco potrebbe davvero spiccare il volo da un momento all’altro. E il suo scialle, una volta aperto, potrebbe adunare i segugi dell’inferno o accendere la più stellata delle notti. Ridacchia solcando le onde dei cieli nella metà di guscio del suo cuore infranto. Le piume sollevate, perché ogni giorno impara l’amore. E’ rapita da ogni alito di musica. Si prodiga per proteggere l’anima di ogni cosa. Gli uccelli canori le raccontano storie segrete; così ha “l’occhio  magico” che vede oltre e dietro il presente. Come la sua controparte umana, molto probabilmente vive sulle rive di un fiume a lei caro… oppure semplicemente, è lei stessa il fiume.

Tratto da "La danza delle grandi madri" di Clarissa Pinkola Estès

La Dea triplice impersona i tre aspetti della Dea Madre (o Madre Natura, o Grande Dea), spesso erroneamente identificata con Gaia, la Madre Terra (la Magna Mater romana). I tre aspetti della Dea sono la Giovane, pura e rappresentazione del nuovo inizio; la Madre, generatrice della vita, disponibile e compassionevole; e la Vecchia Saggia, rappresentante il culmine della vita nella totale conoscenza ed esperienza. Questi aspetti rappresenterebbero il ciclo della vita: nascita, vita e morte, che si riproducono all'infinito in un cerchio continuo.
In questo pezzo si parla della Vecchia Saggia.



postato da E.d.R.7

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