Meyrink Gustav
19 Gennaio 1868
“Noi viviamo solo per raggiungere l'integrazione con
la nostra anima”
Meyrink
è stato per me un grande stimolatore nella ricerca in un periodo di grandi fermenti
personali. Le tante frecce di una conoscenza elevata, di cui sono cosparsi i
suoi scritti, sono capaci di colpire nel segno, e di invogliare chi legge ad
una maggiore osservazione del proprio mondo interiore. Meyrink diceva:” Essere
svegli è tutto. Sii sveglio in tutto quello che fai!”
La
sua opera letteraria e magica è incentrata non tanto su una ricerca estetica
quanto su una ricerca profetica, spirituale, occulta.
I
suoi romanzi principali: il Golem al centro
di questa opera c'è proprio la Cabala, rappresentata insieme allo spirito del
popolo ebraico da questa creatura misteriosa e sfuggevole, eppure onnipresente
che in un certo senso sembra rappresentare l'anima collettiva del ghetto; nella
Faccia Verde
spiccano le concezioni dello Yoga insieme alla cabala e ai principi
rosacrociani; L'Angelo
della finestra d'occidente ci conduce
addentro alla ricerca della fusione del principio femminile con quello maschile
con richiami al tantrismo... dice Meyrink:”L'unione di una forza maschile e di
una forza femminile ecco il segreto del matrimonio, che l'umanità ha perduto da
millenni”; il
Domenicano Bianco (il mio preferito) è capace di farti penetrare
nell'antica tradizione alchemica del Tao, quella della realizzazione iniziatica
chiamata -dissoluzione del cadavere-; La notte di Valpurga ti
trasporta nella forza del Sogno per ritrovare il cammino che conduce alla
conoscenza del puro “Sé”; La casa dell’alchimista, un’opera frammentaria, pubblicata postuma,
decenni dopo la morte dell’autore, doveva essere la sintesi della ricerca
letteraria e spirituale di Gustav Meyrink: doveva essere un libro iniziatico
.Concludo citando Raymond Abellio che dice:”La morte di Meyrink fornì d'altro
canto la prova simbolica che tutto ci chiama alla comunicazione e al risveglio,
anche la morte, giacché egli volle morire ad occhi aperti, seduto in poltrona
di fronte ad una finestra collocata ad oriente, ove stava ascendendo il sole
d'inverno”.
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Il Vicolo d'oro, noto a Praga come la via degli Alchimisti |
Postato da E.d.R.7
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