domenica 10 gennaio 2016

Il Linguaggio.. suono, vibrazione, mezzo divino


Da sempre l'uomo ha attribuito valori magici alle parole attraverso la loro pronuncia, la loro grafia e alle singole lettere che le compongono. Il linguaggio ebbe dapprima origine dall'emissione di un suono, un suono che potrebbe dirsi dapprima involontario, il suo nascere spontaneo, poi volontario.
I primi fonèmi, involontari o volontari furono grida, brontolii, sibili che esprimevano varie emozioni quali il dolore, il piacere, lo stupore o la collera; successivamente ne derivarono consonanti, vocali ben definite, perfettamente combinate e delle lingue a dizione precisa, come il francese, l'inglese, l'italiano.

Nei " tempi storici " pare che eletti abbiano considerato le articolazioni delle vocali espresse dall'uomo come in vero dettate principalmente dall'inconscio, ossia, dalla propria interiore Divinità, per cui ritennero che partendo da quelle precise vocali si potesse evocare il nome della Divinità stessa o intuirne le espressioni più adatte per richiamarla e quindi raggiungerla.

I fonèmi volontari, a loro volta, derivarono da suoni emessi proprio per imitare dei rumori provocati da un oggetto, un oggetto avente una forma, una visione dettata per il proprio primo apparente aspetto, associazioni mentali che permettevano di risalire poi ad altre infinite correlazioni. 
Ciò vuol dire che dapprima la vocalizzazione espresse un desiderio della cosa e solo in seguito giunse a individuarlo e memorizzarlo. 

Invocazioni, desideri, volontà, dapprima espresse per mezzo di sillabe e vocali diedero presto vita nei millenni a riti sacri, fenomeni ritualistici legati a un proprio alto credo, al di là di ogni religione.
Pensiamo allo spargere acqua in terra per chiamare la pioggia degli Indiani d'America, alle danze zoppicanti ideate nel Vicino Oriente al fine di affrettare il passaggio delle quaglie e delle pernici migratrici, o il seppellire i cadaveri in posizione fetale dentro le giare, per renderne più agevole la resurrezione, sono tutte pratiche derivate da una convinzione che un fenomeno reale possa prodursi se simbolicamente evocato.

Potremmo quindi affermare che il nostro pensiero in un primo momento compone un piccolo grande disegno, una costruzione a livello mentale, ne regola ogni singolo aspetto, per poi mettere in atto ciò che sapientemente ha progettato volendolo, proiettandolo, evocandolo e infine costruendolo per mezzo di un azione che è in vero soltanto un'azione intermediaria perché puramente materiale, poggia in vero su una richiesta, un'alta richiesta.. è l'evocazione di ciò che in realtà si desidera ottenere. Quanto è più forte la volontà, il bisogno reale di raggiungere quella meta.. tanto più la nostra forza interiore si fa capace nel raggiungerla.
Questo perché l''uomo è da sempre legato alla natura, avi, anziani si sono prodigati a tramandare usanze, costumi, rituali, nel tempo.. molti, per molto tempo, ancora oggi in totale segreto, per via di giudizi, privazioni e soprattutto per non sopperire a eventuali pene fisiche o attacchi esterni tentano di lasciare quel qualcosa ritenuto prezioso prima di andarsene.. strumenti di conoscenza.
D'altronde è risaputo, alcune cose si vorrebbe non si sapessero mai, l'ignoranza è la perfetta migliore amica di questo tempo, si fa semplicemente in modo che la mente della gente ( fiumana ) si tenga impegnata per mezzo di qualsiasi mezzo " vuoto ", che visivamente pare tutto ma che in realtà non conduce a nulla. Milioni di immagini, false rivelazioni.. in vero tutto un grigio miscuglio per condurre a incutere paura, la paura conduce a volersi proteggere, a cercare un salvatore, che solitamente è rappresentato da colui che ne narra e ne presenta i vizi. Pensiamoci bene prima di metterci nelle mani di qualcuno.. soprattutto se da molti è ritenuto un leader. Ma ben venga per coloro che intendono " manipolare " più menti possibili, non venga mai in mente a nessuno di pensare a " certe cose ", di porgersi troppe domande! Che dite, vi è minimamente familiare.. ??

Rispettare la natura, viverla, essere in sintonia con lei per mezzo di un linguaggio fatto di suoni, pause, ascolti e respiri.. vederla come grembo del nostro essere è quanto di più grande si possa donare al nostro esistere.. lei è il vero rifugio ove attingere per poter dare, lei è la più alta divinità, colei che impera in uno spazio fatto di piena e sola materia. 
Colei che riesce ancora a donare, stupire, colorare questo nostro immenso spazio dei colori più belli. L.C.77

Dedicato a coloro che stanno pensando..





... ci ritroviamo qui
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