martedì 5 gennaio 2016

La solitudine...


Separasi vuol dire "individuarsi", incominciare a vivere , ad essere se stessi: senza individuazione si va alla cieca nelle relazioni affettive, sociali e lavorative.
Ci sono quelli che pur non stando bene in un rapporto lasciano all'altro la responsabilità di prendere decisioni e distanze; ci son quelli che non riescono a star da soli alla fine di una storia e saltano di palo in frasca pur di non vivere la dimensione del proprio vuoto interiore, quel vuoto che prelude ad una importante crescita ed alla evoluzione della personalità;
Ci son poi quelli che" fanno giri immensi e poi ritornano" e chiamano grande amore il fallimento ad essere se stessi, l'incapacità a cambiare, l'incapacità ad amare. La vita e l'amore sono il dono più bello che possediamo, nulla è scontato, nulla resta uguale nel tempo, nulla è per sempre. La vita incalza, pensare di congelare un amore per sopravvivere al tempo è pura illusione. Occorre vivere nel presente con ciò che conta davvero, non con ciò che ci fa comodo raccontarci per evitare l'inevitabile impatto col cambiamento. Ciò che non riusciamo a cambiare diventa la fonte dei nostri malesseri e dei disturbi specifici della nostra epoca: ansia, attacchi di panico, depressione e somatizzazioni quotidiane. Tutti i " NO" che non riusciamo a dire.

Commento: Forse può sembrare che questo post si discosti da quelli che abitualmente mettiamo, ma non è così in quanto afferma quanto sia importante conoscere se stessi e stare con se stessi. E' illusorio credere che fare coppia ci tolga dalla solitudine, ci toglie da non pensare a noi stessi, perché altrimenti saremo sempre soli anche in coppia e continueremo a scappare da noi stessi e rinnegare la nostra deità interiore.

articolo di Pino Tartaglia
G.M.T.777

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