lunedì 2 giugno 2014

LA VENERAZIONE DELLA MADONNA NERA

Louis Cattiaux - La vergine nera 
Nella misteriosa venerazione della Vergine Nera possiamo rintracciare un punto di incontro delle tradizioni misteriche ed esoteriche delle tre grandi religioni: cristianesimo, islamismo e giudaismo. Come a dire un glorioso esempio del sublime, straordinario paradosso dell'unità del divino, sebbene percepita sotto spoglie apparenti diversissime. Ma in molti identificano nelle Vergini Nere non la Madonna ma Sara approdata in Francia insieme a Maria Maddalena (sua madre e il cui padre fosse Gesù). Il nome di Sara, che la leggenda fa nascere in terra egiziana, significa: Sara è figlia di Ra, figlia del Re  o principessa.  
Ma continuiamo a parlare del messaggio celato di questa venerazione che è in parte scomparso, ma non del tutto perduto, perché si è preservato sotto la forma salda e sintetica dei simboli. Tutte queste statue si comportano come un ricevitore-amplificatore per le vibrazioni divine che discendono dal Creatore/trice. Energie telluriche emanate dal mondo dell'invisibile e sono rese manifeste in quello del visibile.
L'immagine, il simbolo della Vergine Nera innesca un legame fra il cuore, l'intimo del fedele e la presenza del divino, grazie alla carica simbolica che sussiste nella statua stessa, unitamente alle forze telluriche peculiari del posto, per fungere come mezzo di mediazione.

La Vergine Nera è simbolo di un potere vibrante, totale ed esoterico. Non può essere appreso tramite l'intelletto, il raziocinio ma deve essere sperimentato e pertanto può essere assimilato solamente da coloro che riescono a viverlo nella purezza del cuore., in questo caso la Vergine Nera parla un linguaggio universale che permette di comprendere l'incomprensibile ed è allo stesso tempo, paradossalmente, il punto d'incontro di opposti e contrari.
In alcuni Santuari quando la si festeggia si usa accendere le candele verdi, per la corrente occulta della spiritualità questo colore indica la trasformazione della coscienza su di un livello superiore, più elevato, in parole povere è il colore dell'iniziazione.
Questo verde è forse il riflesso dello smeraldo di cui parlano i cabalisti? La luce delle candele verdi è quella più adatta per consentire allo spirito di essere illuminato lungo il sentiero della sua iniziazione. Vorrei rammentare che il verde smeraldo è anche la “pietra” caduta dal cielo dentro la coppa, quella che viene celebrata a Chartres nel bassorilievo di Melchisedec e che ritorna con insistenza nel ciclo leggendario del Santo Graal.
Ora quando vi trovate davanti ad una statua od immagine di Vergine Nera “vivetela” come trasmettitore per voi tra le forze terrene di Madre Terra e le Energie Divine che giungono dal Cosmo, entrando nel tempio del vostro cuore la Vergine Nera oltre a trasmettervi queste – energie d'amore- vi parlerà per meglio farvi comprendere dei misteri ed anche per rispondere a domande a cui il vostro cuore anela. La chiave per ricevere, è esser come un bimbo, che con semplicità si apre si apre a questo abbraccio.



La Madonna Nera e Maria Maddalena

Narra la leggenda che un giorno, quando era bambino a Fontaine, Bernardo da Chiaravalle era stato il protagonista di un evento miracoloso: aveva bevuto tre gocce di latte scaturite dal petto della Vergine Nera di Chatillon.... per questo Bernardo quando aveva stilato la Regola dell'Ordine dei Templari, aveva stabilito un preciso requisito cui i Cavalieri non avrebbero dovuto sottrarsi da: “Obbedienza a Betania e alla Casa di Maria e Marta”. Praticamente dovevano riconoscere obbedienza alla dinastia fondata da Maria Maddalena e Gesù.
Da qui la conseguente e successiva venerazione dei Templari della Maddalena sotto le vesti di Madonna Nera; un culto così diffuso che Ean Egg ha rintracciato oltre cinquanta chiese dedicate a Maria Maddalena, ove guarda caso, si trovano statue o icone di Vergini Nere.
I primi gnostici cristiani accordavano a Maddalena una reverenza speciale, perché ritenevano che il vero discepolo prediletto di Gesù fosse proprio lei, la compagna alla quale egli avrebbe trasmesso il più elevato e alto sapere segreto.
Nella tradizione esoterica occidentale, Maddalena è il simbolo della saggezza divina; in quella nazorea, viene figurata in abiti scuri o neri proprio come la dea egiziana Iside, con sul capo la corona di stelle di Sofia, mentre il suo bambino indossa quella della regalità suprema.
Per Rudolf Steiner il simbolismo è una chiave che può essere letta fino a nove livelli, a seconda della condizione iniziatica del soggetto e il caso delle Madonne Nere rientra in questo tipo di interpretazione complessa. Ad un livello più semplice (quello exoterico) la Madonna è la madre di Gesù; al secondo livello Maria assisa in trono è simbolo della sapienza. In termini esoterici questo stesso simbolo rappresenta la Maddalena che tiene in grembo il figlio di Gesù; a un livello più profondo, come nella tradizione egizia, il nero è l'emblema del sapere e della saggezza (questo fa capire perché preti e sacerdoti l'abbiano adottato).
Troviamo ancora un'altra antica tradizione che fa risalire le Madonne Nere all'Egitto nel culto della Maddalena D'Orléans, dove la Vergine Nera è meglio conosciuta come Santa Maria Egiziaca. Il re Luigi IX di Francia, illustre membro della schiatta dei Rex Deus, era uno dei più ferventi devoti del culto della Madonna Nera; inoltre egli considerava Maria Maddalena come una delle illustri antenate della casa regale di Francia. Per questo i cavalieri Templari veneravano Maddalena come simbolo della sapienza divina, la Sophia, incarnata nell'immagine della dea Iside che porta in braccio Horus il suo figlioletto, paludando questi personaggi sotto le apparenze di una Vergine Nera e del suo bambino ( più di un motivo di sovrapposizione con il culto mariano..).
A un altro livello esoterico, ancora, Iside era venerata come “colei che introduce alla Luce”o, meglio ancora, l'emblema concreto dell'illuminazione. La Vergine Nera in realtà rappresenta anche la Madre Terra o la dea egizia Anna, da sempre raffigurata nella mitologia egizia vestita di nero. Siamo al cospetto, con questa dea, di una anticipazione della tarda raffigurazione cristiana della sant'Anna dalla pelle scura, così come l'abbiamo vista raffigurata nella vetrata della cattedrale di Chartres.
Nell’antichità alcune dee, come Cerere/Demetra (dal greco “ghe-mater”, cioè madre-terra), erano rappresentate con il volto scuro. Anche Cerere era addolorata per la perdita di Proserpina. Il colore nero, inoltre, è quello della terra fertile, simboleggiata dalle dee.
L'iconografia, quindi, della Madonna nera avrebbe le sue lontane radici secondo Stephen Benko nell'antichissimo culto della Grande Madre. In alcuni santuari l'inizio del culto è attribuito al ritrovamento di una statua della Madonna nera: potrebbe trattarsi del ritrovamento di una statua di Iside, il cui culto si diffuse in tutto l'impero romano.
Il culto delle Madonne nere sarebbe un esempio della politica di inculturazione, seguita dalla Chiesa cattolica e teorizzata esplicitamente in una lettera di papa Gregorio Magno nel 601, ma già applicata in precedenza.
Ean Begg, che ha dedicato molti anni della sua vita allo studio del mistero delle Madonne Nere nell'Europa cristiana, afferma che questa ricerca porta in sé un seme eretico, in grado di stupire i più smaliziati degli inquisitori cristiani.


R.D.M.7*

Ecco un elenco delle Madonne Nere:  http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_Nera

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