Dedicato a Elisa, nobile fanciulla di una casata romana, Roma una città avara per lei che fu venduta dal padre per il diletto di un Papa.... l'amore per il suo cavaliere che invano tentò di salvarla e che lei lo vide da quella torre prigione in terra toscana morire!
E quella torre prigione divenne la tomba di lei, nascosta al mondo e che poi fu raccontato che era morta bambina, ma così non fu. Ancora le pietre parlano di questo amore ma ancora più forte le pietre urlano di questo barbaro omicidio di un bel cavaliere e di questa giovane donna dai capelli rossi murata dentro quella cella.
Un padre pentito lo racconta al vento non dandosi pace.
A.Z.
Meglio tardi che mai... Ci incontrammo con volti diversi ma ancora in te vi era ostilità nei miei confronti, la mia sola vista ti procurava tormento e volevi a tutti i costi darmi delle colpe che non avevo perché eri tu che avevi un debito enorme nei miei confronti. Vendere una ragazzina di soli 15 anni ad un Papa per soddisfare i suoi piacere e tu per riceverne dei favori, la tua anima si era caricata di un enorme peccato.
RispondiEliminaNon posso placare il tuo tormento posso solo dirti che non ti porto rancore, il mio dono immeritato è il mio perdono padre di tempia antichi.
Elisa sempre E