giovedì 8 maggio 2014

Giudicare... un non vedere.

Giudicare è il metodo giusto per imboccare una strada buia che non porta a nulla se nonché alle quattro grandi signore che ai lati d'essa si sporgono con cotanta forza e imperando portano il loro volere sperando sempre  nell'incontro con un allocco o ignorante che possa alimentarle.. Ira, Invidia, Accidia, Superbia, per loro l'alimento base è l'umano essere e il suo estremo desiderio di apparire e smania di potere.
Ahimé coloro che ignorano non sono pochi e giudicare pare divenire l'arma migliore da attuare, in questo territorio così strettamente legato alla materia il rischio è all'ordine del giorno. Si traccia così un vincolo terribile, una treccia di nodi che man mano ci lega a una palla di piombo che terrà bassa la nostra anima.. talmente bassa da pian piano indurla a sprofondare, un forte soffrire.. l'insoddisfazione e la sofferenza saranno tali da non riuscire più a comprendersi, a sentirsi.. cosa vi è di peggio, nulla. E' l'annullamento di noi stessi.

Pensare di compiere un giudizio verso qualcuno, condannarlo, non è qualcosa che accresce la nostra autostima, al contrario, la macchia, torna indietro al doppio della velocità e ci colpisce inevitabilmente e in questo nulla viene omaggiato, vi è lo scotto di dover subire il peso di quanto si è compiuto e se si persevera...

Chi può eleggersi giudice in merito a qualsiasi situazione e in quali circostanze questo è possibile. In realtà il giudizio rimane decisamente qualcosa di molto più alto, molto più elevato.
Nel momento in cui giudichi, in realtà giudichi te stesso... scrisse un aforisma incredibile Rinaldo De Maria nel suo libro, mi rimase saldamente impresso, non solo nel cuore ma anche, e soprattutto, nella mente.. ..Quando chi è su un certo cammino fornisce a coloro che iniziano a incamminarvici la comprensione, il sentire, il capire e lo svelare senza commettere errori, che anziché portare a una crescita interiore provvedono ad annientarla e distruggerla. L.C. 777



"..come bolle d'aria spero il pensiero umano volga al futile e leggero.."

questo è il volere di chi non vuole si giunga alla vera conoscenza


1 commento:

  1. In assoluto il giudicare gli altri esprime la propria "pochezza" interiore, il fuggire nel guardare se stessi tuffandosi nel piacere di vedere le ombre degli altri senza sapere chi essi sono e dimenticando se stessi.
    Molto bello questo post che dimostra la ricerca faticosa verso la propria illuminazione, misurando e misurandosi attraverso le esperienze quotidiane.
    R.D.M.7*

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