Davide
Van De Sfroos
11
maggio 1965
“ogni
foglia calpestata ha un ruggito ed un sussurro,
ogni
pietra ben posata ha un silenzio vincitore
e
sorregge il mio viaggiare
tra
il percorrere e il pensare
possa
un sogno senza veli nel mio cuore nevicare”
Acqua,
terra e aria hanno plasmato i suoi pensieri ed il suo fuoco interiore
ha forgiato questi elementi in oro.
Davide
è un – macrocosmo – dentro un -microcosmo - capace di dare
emozioni con le parole e con i suoni con la semplicità di chi è
“GRANDE”. La sua arte nasce dall'alchimia del suo mondo interiore ricco di piccole storie e di grandi magie tutte comunque Conoscenze che attraversano lo specchio, che vanno oltre l'immagine ingannatrice.
Curiosità
sul suo nome: Van de Sfroos è un nome fittizio che restituisce
foneticamente, in lingua lombarda e nella variante Dialetto
laghée|laghée (o tremezzino) diffusa nella zona del lago di Como,
la frase Vanno di contrabbando (o, meglio, Vanno di frodo). L'idea di
quel soprannome nacque grazie ad un barbiere: mentre Davide e i suoi
amici parlavano del loro gruppo al parrucchiere loro amico, lui
disse: "Ma è tutta una roba de sfroos ..."
Butàvi
i oecc in mèzz ai stèll, saràvi el cieel in un sedèll, Tarantola,
Voodoo, Macumba, Sabbah...ormai non servon più...
e
Cristo o Trismegisto e Conte di Cagliostro,
la
Cabala, il Tetraktis e di ogni astro
un
tempo ero il Maestro....
(tratto dal brano: Il Libro del Mago)
E.d.R.7
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