mercoledì 14 maggio 2014

Menestrello del lago

Davide Van De Sfroos
11 maggio 1965
“ogni foglia calpestata ha un ruggito ed un sussurro,
ogni pietra ben posata ha un silenzio vincitore
e sorregge il mio viaggiare
tra il percorrere e il pensare
possa un sogno senza veli nel mio cuore nevicare”

Acqua, terra e aria hanno plasmato i suoi pensieri ed il suo fuoco interiore ha forgiato questi elementi in oro.
Davide è un – macrocosmo – dentro un -microcosmo - capace di dare emozioni con le parole e con i suoni con la semplicità di chi è “GRANDE”. La sua arte nasce dall'alchimia del suo mondo interiore ricco di piccole storie e di grandi magie tutte comunque Conoscenze che attraversano lo specchio, che vanno oltre l'immagine ingannatrice.
Curiosità sul suo nome: Van de Sfroos è un nome fittizio che restituisce foneticamente, in lingua lombarda e nella variante Dialetto laghée|laghée (o tremezzino) diffusa nella zona del lago di Como, la frase Vanno di contrabbando (o, meglio, Vanno di frodo). L'idea di quel soprannome nacque grazie ad un barbiere: mentre Davide e i suoi amici parlavano del loro gruppo al parrucchiere loro amico, lui disse: "Ma è tutta una roba de sfroos ..."

Butàvi i oecc in mèzz ai stèll, saràvi el cieel in un sedèll, Tarantola, Voodoo, Macumba, Sabbah...ormai non servon più...
e Cristo o Trismegisto e Conte di Cagliostro,
la Cabala, il Tetraktis e di ogni astro
un tempo ero il Maestro....

(tratto dal brano: Il Libro del Mago)

E.d.R.7

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