La chiesa di sant'Eustorgio, una delle
più monumentali e antiche di Milano, pare abbia ospitato per
parecchi secoli le salme dei re Magi.
La tradizione vuole che in questo luogo
abbia battezzato i primi cristiani il mitico S. Barnaba, dalla
tradizione considerato il primo vescovo della città.
Sorgeva infatti a destra dell'attuale
basilica una chiesetta chiamata S.Barnaba al Fonte per la presenza di
una fontana dalle acque miracolose (scomparsa nel secolo scorso).
L'area dove sorge Sant'Eustorgio doveva
essere nell'antichità un luogo particolare di culto, lo si deduce
dalla presenza della prodigiosa fontana e dalla parte sotterranea
della chiesa che contiene corridoi, celle funerarie, grotte a
labirinto. Come e' noto le caverne esercitavano una funzione
religiosa fin dal paleolitico e il labirinto riprende ed amplia la
loro funzione: penetrarvi equivaleva ad una discesa negli Inferi,
dunque ad una morte iniziatica. E' probabile che la parola labirinto
derivi dall'asiatico Labra-Laura che significa Pietra, Grotta;
rappresentava la difesa a volte magica di un centro, di una
ricchezza, di un significato importante.
Sant'Eustorgio fu ampliata nel IV sec.
Per volere del vescovo Eustorgio, lo stesso che avrebbe ricevuto le
spoglie dei Re Magi, in seguito ad un suo viaggio a Costantinopoli.
La leggenda cristiana dei Magi li vuole
i portatori di doni a Gesù per riconoscerne la triplice regalità.
L'oro, signore dei beni materiali, esprimerebbe la regalità terrena
e avrebbe conferito a Cristo la signoria sulla gente del suo tempo;
l'incenso il cui fumo raggiunge il cielo, avrebbe innalzato il
profeta Gesù alla comunicazione con l'Alto, mentre la mirra, balsamo
dell'incorruttibilità, usata nei riti funebri e nella cura delle
ferite, lo avrebbe reso Signore della vita e della morte.
Nella Cappella Portinari sul lato
sinistro guardando la facciata della chiesa vi e' un'iscrizione
d'antichissima data che dice:” Basilica Eustorgiana titulo Regibus
Magis” che attesterebbe la presenza dei corpi dei Re Magi. La
chiesa milanese nel calendario e nei libri liturgici, prima del X
sec., chiamo' la basilica – Basilica dei Re-.
Una stella fu posta sul campanile col
primo orologio di ferro fin dall'anno 1306. In questa chiesa e' anche
conservato l'avello di marmo bianco (proveniente dalla Valtellina),
sormontato dalla stella e dalle tre corone, con l'epigrafe “sepulcrum
trium Magorum”. Le sacre reliquie erano risposte dentro un'altra
cassa di legno chiusa nell'arca romana. Una cronaca dell'epoca riferisce che i
corpi erano intatti essendo stati trattati con balsami e spezie e
mostravano dal volto e dalla capigliatura eta' differenti: il primo
sembrava avere 15 anni, il secondo 30 e il terzo 60 anni. Erano
avvolti in tessuti intrisi di profumi e mirra. Ora il loro sepolcro
e' vuoto.
Nel XII sec., durante l'assedio del
Barbarossa, nonostante i milanesi avessero cercato di proteggere le
tre salme nella chiesa di S. Giorgio al Palazzo, i resti furono
trafugati dal Cancelliere del Barbarossa, Rainaldo, che si valse il
diritto di spoglio. Furono trasportati a Colonia dove ora riposano.
Grande fu lo sconforto dei cittadini
alla notizia, e Milano tento' più volte di riaverle, ci provo' anche
Ludovico il Moro nel 1434 ma inutilmente. Solo il cardinal Ferrari,
agli inizi del secolo scorso, riusci' ad ottenere parte delle ossa
ora collocate in un tabernacolo prezioso sopra l'altare dei Magi.
La celebrazione della
festa dei Magi
Galvano Fiamma racconta che nel 1336 si
tenne per la prima in Milano una processione per commemorare i Re
Magi.
Ancor oggi si tenta di riproporre
l'atmosfera dello storico viaggio, e nel giorno dell'Epifania il
mitico corteo con i re sovrani, i paggi, i guerrieri romani dalla
Banda Civica, dai Martinitt, dalle majorettes viene organizzato dalla
parrocchia di S. Eustorgio.
Parte dal Duomo e raggiunge la Basilica
di Sant'Eustorgio, dove avviene la tradizionale offerta davanti al
presepe vivente.
Il programma:
11.45: partenza del Corteo. Itinerario:
via Torino, Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese, Piazza
Sant'Eustorgio.
12.15: sosta alla Basilica di San
Lorenzo per l'incontro dei Magi con Erode.
12.30: partenza da San Lorenzo.
12.40: arrivo in Piazza Sant'Eustorgio,
offerta dei doni al presepio vivente e interventi delle autorità
cittadine.
Una curiosita' i Milanesi li hanno
sempre chiamati (chissà perché...) Dionigi, Rustico ed Eleuterio
invece che Baldassarre, Melchiorre e Gaspare.
Ma rimaniamo nella chiesa di
Sant'Eustorgio per farvi scoprire una curiosità: nella Cappella
Portinari ci sono degli affreschi di Vincenzo Foppa, raffiguranti
quattro episodi della vita di San Pietro. Tra questo ciclo di
affreschi, uno appare particolarmente curioso: è quello che si trova
sul lunettone a destra, con Il miracolo dell'Ostia. Nell'affresco
sono raffigurati una Madonna con il Bambino in cui entrambi hanno un
bel paio di corna sulla testa. La storia racconta che Pietro fu
convocato in una chiesa da un eretico, che con l'aiuto di un mago
evocò il demonio. Il diavolo pero' comparve sull'altare travestito
da Vergine. Pietro si accorse subito dell'inganno poiché il Diavolo,
poco furbo, aveva dimenticato di occultare le sue corna. Pietro
sollevò allora un'ostia consacrata che aveva portato con sé. Il
Diavolo, inorridito, scomparve con un gran boato e torno' da dove era
venuto.
E.d.R.7
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