martedì 28 gennaio 2014

Quel genio di un Mozart tra conoscenza e scienza


Wolfgang Amedeus Mozart
27 Gennaio 1756
...la sua spinta creativa è sempre molto forte, brucia e consuma il genio in un'estasi soprannaturale, ove la vita fisica finisce per avere poco conto...” 
Evi Crotti

Mozart un acquariano con ascendente Vergine, che nonostante i suoi pur gravi difetti, è stato un genio con il compito già previsto e pianificato dai regni superiori molto tempo prima... lui era nato per la musica, compito che svolse fino in fondo, attuando nella propria epoca un rinnovamento profondo, viscerale. La sua versatilità gli permetteva di passare dai toni scuri del dramma allo scherzo, a intrecci esoterici e alchemici, come nel Flauto Magico, in cui nascose anche rivendicazioni politiche. Ci sono echi nelle sue composizioni non ancora del tutto investigati, e altre scoperte sono ancora possibili... E' stato dimostrato ad esempio, che l'ascolto della sua musica possa stimolare alcuni settori del cervello preposti allo sviluppo della memoria. Igor Principe riporta a tale proposito uno studio del prof. Paolo Manzelli dell'Universitàdi Firenze: Certamente l'orecchio è una finestra attiva sulle funzioni neuronali di apprendimento, pertanto la musica ha effetto sulla memoria. E' stato confermato che la musica di Mozart genera una maggiore attivitàdell'ippocampo il cui effetto saliente è l'attivazione temporanea del gene responsabile del fattore di crescita neurale che produce la sinapsina, una proteina che stimola la formazione di collegamenti tra neuroni.
La memoria è una evocazione dinamica dei processi di apprendimento acquisiti, che a livello neuronale dipende da segnali scambiati fra i neuroni; pertanto le vibrazioni sonore trasdotte dall'orecchio generano onde bio-elettriche che possono creare effetti di risonanza recepibili dai geni responsabili della produzione proteica, che rafforza temporaneamente i collegamenti neuronali, proprio al fine di migliorare il riconoscimento e l'ascolto della musica, e correlarlo ai suoi effetti emotivi e cognitivi piu' propri della interpretazione cerebrale dello spazio/tempo di qualsiasi evento. E Mozart conosceva il segreto dell'ACCORDO DEFINITIVO che, secondo i mistici orientali, ha dato origine all'universo.
Venuto sulla Terra per spezzare i vecchi schemi e instaurarne di nuovi, il bambino prodigio, nato già carico di esperienza e saggezza. Proviamo a lasciarci sommergere ed immergiamoci nella sua musica lasciando che in modo particolare il lato occulto di essa risvegli ciò che è celato alle nostre memorie.
E.d.R.7

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