dicembre-gennaio
1983 - 1° esperienza
Con
il nostro distruggere la natura tutta non solo portiamo ad estinzione
forme animali e vegetali, ma anche degli esseri che per nostri
presuntuosi limiti appartengono solo al mondo delle fiabe e della
mitologia!
L'esperienza
che ora vi descrivo mi ha fatto capire che nel mondo vi sono più
mondi e che c'è un genocidio senza voce che noi esseri umani stiamo
perpetrando.
Con
mio marito andammo in Appenzell (Svizzera) per trascorrere le vacanze
natalizie affittando dei locali in una villetta abbastanza vicino
al bosco.
Il
luogo era di grande bellezza con paesaggi ammantati di neve e il
paesino veramente incantevole.
Una
notte portammo il nostro cane a fare l'abituale passeggiata, era una
splendida notte di luna piena che tutto illuminava, noi camminavamo
silenziosi rapiti da tutto quella bellezza che ci circondava grati di
poterla vivere, arrivati al limitare del bosco il nostro cane si
bloccò tremando e puntando verso gli alberi, noi guardammo in quella
direzione e i nostri occhi si incrociarono con quelli di una strana e
affascinante creatura dal viso e orecchie appuntite, occhi
scurissimi, non più alto di un metro e 50. Sia noi che questa
creatura ci guardammo intensamente dei minuti, agghiacciati dalla
paura, poi con eleganti mosse fulminee ci voltò le spalle e sparì
nel buio del bosco. Io e mio marito nel parlammo tutto il resto della
notte cercando di capire di fronte a chi ci eravamo trovati... Il
giorno dopo, emulando una certa indifferenza chiedemmo ai padroni di
casa se nel bosco ci fossero abitazioni e con nostra grande sorpresa
si misero a ridere dicendoci: “Ah bene i cittadini hanno scoperto
che esistono gli abitatori del bosco... no, non siete impazziti e
neanche avete avuto delle allucinazioni, avete semplicemente visto un
“silvestre” da stasera lasciate sulla finestra latte e biscotti
vedrete che vi verrà a trovare!”.
Allibiti
come non mai, cercando sempre di fare “quelli che non si fanno
prendere per il naso” parlammo anche con altre persone del paese e
da tutti ricevemmo la stessa risposta:”avete visto un silvestre..”.
La
sera seguimmo il consiglio datoci e mettemmo biscotti e latte sulla
finestra permettendo al nostro gatto di poter guardare fuori. Il
mattino dopo trovammo il bicchiere vuoto e i biscotti spariti, e
sulla neve minuscole orme con calzature appuntite. Da quella notte
fino alla fine delle vacanze mettemmo latte e biscotti sul davanzale,
e con nostra sorpresa ogni mattina trovavamo come piccoli doni, sassi
strani e colorati, pigne profumate, foglie e fiori secchi ma dai
vividi colori, piume ed altro ancora.
Ogni
notte quando arrivava, il nostro gatto partiva con dei sonori “ron
ron”, ma solo l'ultima notte che trascorremmo lì ci azzardammo a
guardarlo arrivare, bere tranquillamente il latte, prendere i
biscotti e, prima di andarsene, appoggiandosi la manina sul cuore
fece una specie d'inchino, aveva capito che saremmo partiti e questo
era il suo saluto, il mattino dopo sul davanzale ci accorgemmo che
aveva lasciato un piccolo campanellino.
Anche
se tutto questo può sembrare pazzesco a molti, noi lo abbiamo
vissuto e questo ci ha resi coscienti che gli esseri raccontati nelle
fiabe esistono nella realtà, per questo cerchiamo di rispettarli ed
amarli smettendo di distruggere il loro habitat... so che sono parole
che si perdono nel vento dell'indifferenza!
E.d.R.7
Sono parole che si perdono, è vero, ma non nel vento dell'indifferenza per taluni. Io, ad esempio, che con voi ho potuto "vedere" chi abita questo nostro mondo oltre noi e la mia speranza è che con il tempo tanti se ne accorgano, iniziando a voler proteggere coloro che vi vivono. L.C 777
RispondiEliminaDimenticavo, ..o che almeno credano alle parole di coloro che possono vedere e comunicare.. seguendo le loro parole con caldi gesti. L.C. 777
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