giovedì 9 gennaio 2014

Mondi sotterranei


Un'antica tradizione dell'Indostan brahamanico parla di una grande isola di “incomparabile bellezza” che, in tempi molto antichi, si trovava nel mezzo di un vasto mare nell'Asia Centrale, a nord di quello che oggi è l'Himalaya. Una stirpe di nephilim, o uomini dell'età dell'oro, viveva in quest'isola, ma non vi era alcuna comunicazione tra essi e la terraferma, a eccezione di gallerie sotterranee che si irradiavano in tutte le direzioni, ed erano lunghe centinaia di chilometri. Si diceva che questi tunnel possedessero accessi segreti ad antiche città in rovina dell'India, quali le gloriose vestigia di Ellora, Elephanta, e le caverne di Ajanta nella catena del Chandore.
Tra le tribù nomadi della Mongolia sopravvivono ancora oggi tradizioni su tunnel e mondi sotterranei fantastici. Una leggenda, se poi è tale, narra che le gallerie conducono a un mondo sotterraneo di origine antidiluviana in un luogo sperduto dell'Afghanistan o nelle regioni dell'Hindu Kush. E' Shangri-la, dove la scienza e le arti, mai minacciate dalle guerre mondiali, si svilupparono pacificamente presso una razza di immensa cultura. Questo mondo ha persino un nome: Aharti. Le leggende aggiungono che un labirinto di tunnel e passaggi sotterranei si estende in una serie di raccordi che collegano Agharti con tutti i mondi sotterranei consimili. I lama tibetani asseriscono che persino in America, senza specificare si tratti di quella del Nord o quella del Sud o Centrale, in enormi caverne sotterranee raggiunte da tunnel segreti, vive un popolo di un antico mondo che in tale maniera è scampato a un terrificante cataclisma di migliaia di anni fa. Si narra che sia in Asia sia in America queste fantastiche e antiche razze siano governate da sovrani benevoli, o Re-arconti. Il mondo sotterraneo si dice sia illuminato da una misteriosa luminescenza verde che favorisce la crescita delle messi e contribuisce alla lunghezza dei giorni e a migliorare la salute”.

Estratto da una dichiarazione resa a londra nel 1945 da Harold T. Wilkins (1891-1959), esploratore e storico, e uno dei massimi studiosi mondiali in fatto di tunnel, gallerie e passagi sotterranei.
R.D.M.7*




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