Iain McCalman, "L'ultimo alchimista. Cagliostro, mago nell'Età dei Lumi"
Se è vero che il nome non è pura forma, etichetta accessoria, ma ha in sé qualcosa di essenziale, allora mai personalità fu raccontata tanto fedelmente quanto quella di Cagliostro. Il quale, nei suoi cinquant'anni di vita tortuosa e disordinata, è stato conosciuto come Giuseppe Balsamo, come Alessandro conte di Cagliostro, come colonnello Giuseppe Pellegrini come Grande Cofto oltreché, naturalmente, come Cagliostro.
Domandate a dieci diversi storici, letterati o esperti di esoterismo chi davvero fosse Cagliostro, e avrete dieci risposte diverse. Qualcuno vi dirà che era un avventuriero, altri un grande ciarlatano, altri un alchimista, un mago, un massone, un filantropo, un guaritore. Come tutti i personaggi della sua risma, Cagliostro accetta tutte le catalogazioni e a tutte si sottrae. Lo racconta benissimo McCalman, storico australiano di grande intelligenza e preparazione in questo libro molto bello, dallo stile teso e inquieto, che somiglia molto al personaggio di cui narra le gesta. Lo descrive come uomo multiforme e continuamente cangiante, una sorta di Proteo che, in pieno illuminismo,riusciva ad essere al tempo stesso campione della Ragione e di tutte le forze ad essa contrarie.
Entusiasmante questo libro mi è piaciuto moltissimo.
"Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo;al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spiritualevive la sua eterna esistenza..."
Postato dallo scriba dei Sette: Sofia
Nessun commento:
Posta un commento