martedì 8 aprile 2014

Laghi Fatati

Lago di Como

Per le antiche popolazioni, tutto ciò che la natura mostrava di sé aveva carattere sacro e in ogni sua manifestazione era vista la potenza degli Dei. L'acqua, il fuoco, la terra e tutto ciò che ella generava, il cielo e tutti gli astri, gli animali, tutto era uno specchio del divino che, col suo influsso, permetteva all'equilibrio di regnare in una grande e meravigliosa danza d'armonia che alternava le stagioni, il giorno e la notte, la vita e la morte.
E cosa più del lago faceva da specchio al cielo, aurea dimora degli Dei? L'acqua dei fiumi e dei torrenti scorreva impetuosa, l'acqua del mare era in eterno movimento ma sulle acque azzurre e ferme del lago splendeva lo stesso sole che infuocava il cielo, scorrevano le stesse nuvole che lievemente o pesantemente lo oscuravano, si rispecchiavano dolci e misteriose le stelle e la bianca luna. Era come se, attraverso il lago, il mondo degli Dei si compiacesse di offrire una sua immagine al mondo degli uomini. L'acqua del lago era anche profonda e misteriosa, così come profondo e misterioso doveva essere il regno degli Dei e, così le dimore degli Dei erano ricche di palazzi d'oro e d'argento, anche il fondo dei laghi si diceva dimora di meravigliose popolazioni che abitavano in castelli di diamante e cristallo.
Anticamente, accanto ai templi, venivano spesso scavati dei laghi artificiali, sulle cui sponde venivano eseguiti riti sacri e nelle cui acque i sacerdoti compivano le abluzioni rituali.
Si dice anche che i Galli usassero gettare nei laghi, in quanto dimora degli Dei, le loro offerte nonché i trofei delle loro vittorie.
A testimonianza della grande potenza che si credeva celata nelle loro acque alcune leggende narrano dell'usanza di consacrare in quelle acque, una volta all'anno e con riti rimasti sconosciuti, i misteriosi Libri del Comando. Come accadeva sul lago di Pilato, sui monti Sibillini, che si narra che un tempo convenissero, sulle sue rive, da ogni parte Streghe e Maghi per consacrare i loro libri di Magia. Nel Medioevo le visite a questo lago erano così frequenti da costringere le autorità cristiane ad emanare diversi provvedimenti per impedirne l'accesso: furono costruite muraglie, occlusi sentieri, sorvegliati gli accessi da sentinelle.
Il lago era anche simbolo di porta verso l'Altro Mondo a cui potevano accedere solo i più puri.

E.d.R.7

Lago Eib, Germania

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