Lago di Como |
Per
le antiche popolazioni, tutto ciò che la natura mostrava di sé
aveva carattere sacro e in ogni sua manifestazione era vista la
potenza degli Dei. L'acqua, il fuoco, la terra e tutto ciò che ella
generava, il cielo e tutti gli astri, gli animali, tutto era uno
specchio del divino che, col suo influsso, permetteva all'equilibrio
di regnare in una grande e meravigliosa danza d'armonia che alternava
le stagioni, il giorno e la notte, la vita e la morte.
E
cosa più del lago faceva da specchio al cielo, aurea dimora degli
Dei? L'acqua dei fiumi e dei torrenti scorreva impetuosa, l'acqua del
mare era in eterno movimento ma sulle acque azzurre e ferme del lago
splendeva lo stesso sole che infuocava il cielo, scorrevano le stesse
nuvole che lievemente o pesantemente lo oscuravano, si rispecchiavano
dolci e misteriose le stelle e la bianca luna. Era come se,
attraverso il lago, il mondo degli Dei si compiacesse di offrire una
sua immagine al mondo degli uomini. L'acqua del lago era anche
profonda e misteriosa, così come profondo e misterioso doveva essere
il regno degli Dei e, così le dimore degli Dei erano ricche di
palazzi d'oro e d'argento, anche il fondo dei laghi si diceva dimora
di meravigliose popolazioni che abitavano in castelli di diamante e
cristallo.
Anticamente,
accanto ai templi, venivano spesso scavati dei laghi artificiali,
sulle cui sponde venivano eseguiti riti sacri e nelle cui acque i
sacerdoti compivano le abluzioni rituali.
Si
dice anche che i Galli usassero gettare nei laghi, in quanto dimora
degli Dei, le loro offerte nonché i trofei delle loro vittorie.
A
testimonianza della grande potenza che si credeva celata nelle loro
acque alcune leggende narrano dell'usanza di consacrare in quelle
acque, una volta all'anno e con riti rimasti sconosciuti, i
misteriosi Libri del Comando. Come accadeva sul lago di Pilato, sui
monti Sibillini, che si narra che un tempo convenissero, sulle sue
rive, da ogni parte Streghe e Maghi per consacrare i loro libri di
Magia. Nel Medioevo le visite a questo lago erano così frequenti da
costringere le autorità cristiane ad emanare diversi provvedimenti
per impedirne l'accesso: furono costruite muraglie, occlusi sentieri,
sorvegliati gli accessi da sentinelle.
Il
lago era anche simbolo di porta verso l'Altro Mondo a cui potevano
accedere solo i più puri.
E.d.R.7
Lago Eib, Germania |
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