L'Antro di Mitra (o Tana del Lupo come popolarmente viene chiamata questa grotta) ad Angera è l'unico mitreo conosciuto fino ad oggi in Lombardia ove al suo esterno sono ancora visibili antiche incisioni legate ai culti misterici oltre a diversi incavi rettangolari predisposti per accogliere lapidi e rilievi votivi.
L'Antro di Mitra ad Angera è una cavità naturale di forma ellittica, misura 7,50 metri per 4,70 ed è alta al centro 4,80 metri; nei lontanissimi tempi del Mesolitico, l'età di mezzo fra il Paleolitico e il Neolitico (circa 7000 anni prima di Cristo), l'uomo vi trovò riparo come fece in altri luoghi della Provincia di Varese: reperti dello stesso genere e dello stesso periodo sono stati rinvenuti nelle grotte della Valganna e nelle grotte del Campo dei Fiori. Nell'età romana la si denominò Antro di Mitra associandola a luogo sacro al culto di una divinità orientale che, secondo la dottrina di Zarathustra, trovava dimora in ripari costruiti dalla Natura e non dall'Uomo. Il culto di questa divinità orientale era approdato ad Angera, piccolo centro rurale in epoca celtica ed allora chiamata Stazzona, crebbe in epoca Romana e Medievale, grazie alla sua posizione strategica favorevole agli scambi commerciali. perchè in questa località si apriva il secondo porto del Lago Maggiore (il primo era quello di Locarno), quindi una territorio ricco dedito al commercio e quel dio, veniva per l'appunto, invocato a protezione dei commerci e a favore dei commercianti.
Voglio ricordare che Mitra è nato da una roccia di una grotta, la tendenza a costruire mitrei dove si teneva il culto esoterico di Mitra è legata non al culto di Mitra di origine "cilicia", ma al culto di Mitra di derivazione manicheo-zoroastriana.
E' sicuramente questo un luogo di grande importanza, mi ricordo che insieme ad alcuni amici negli anni 80' facemmo una gita conoscitiva e ne riportammo delle sensazioni di una forza e potenza non solo terrestre... infatti si dice che vi sia la presenza di uno stargate naturale. Interessante vero....
Inoltre, una leggenda narra che questa grotta nasconde una misteriosa porta, di cui le fate sono tuttora severe custodi, esse appartengono ad una stirpe di fate buone e bellissime. Questa porta magica invisibile e metafisica, solo ogni cento anni si dice aprirsi all'entrata della grotta. Secondo l'antica narrazione, questo misterioso passaggio rappresenterebbe un'apertura verso altre dimensioni, una porta d'accesso a mondi paralleli che solo gli iniziati potevano oltrepassare. Finora tuttavia, ancora nessuno è mai riuscito a scoprire quale sia il giorno esatto in cui la magica porta apra i suoi misteri.
E.d.R.7
Per i reperti trovati nella grotta potete andare a vedere sul link:
Nessun commento:
Posta un commento