martedì 17 dicembre 2013

L'iniziato di Agarthi - dedicato a Robert Cavaliere

Una camera segreta nascosta in una scuola che da un giorno all'altro scompare e l'unica traccia che ne comprova l'esistenza è il numero ivi scoperto, che si collega al telefono di una donna, dall'altra parte del mondo. E, quando tutto perde il senso, basta guardarsi nelle tasche per ritrovare il punto e capire di essere i prescelti. Certo si può rinunciare, ma, messi alle strette, a volte non si ha scelta. Scoperto il punto di partenza non resta che andare avanti, ma la ricompensa è agognata anche da altri, edotti su quanto sia prezioso ciò che si trova al termine del cammino. Un viaggio da Londra al Nevada per scoprire la vera identità di misteriosi personaggi. Un rito di iniziazione da svolgere con un fantasma alle costole, in un teatro su cui è difficile rimettere piede: l'Italia, tomba di amari ricordi. E tutto per cancellare un reato non commesso e trovare rifugio presso l'Agarthi. 

Recensione di R.D..M.7*: Mi è piaciuto moltissimo, e l'ho letto tutto d'un fiato, è scritto magistralmente tra realtà e fantasia. Ve lo consiglio, come nelle fiabe e leggende anche questo romanzo ha i suoi "semi di verità" e "conoscenza" disseminati tra le parole scritte. Inoltre gli intrecci si svolgono in un passato futuro che risveglia la memoria seppellita sotto tante false verità.
Ad esempio: «... anche ammettendo che il segnale potenziato riesca a raggiungere una civiltà aliena [...], che linguaggio userete [...]?».
«Il linguaggio universale: la matematica» rispose Sharon
« [...] Abbiamo suddiviso opportunamente i segni binari in 73 colonne di 23 segni ognuna. Trasformando ogni segno 0 e ogni segno 1 in quadratini rispettivamente bianchi e neri, si otterrà un disegno composto da figure astratte e forme riconoscibili. [...]» (da L'INIZIATO DI AGARTHI di Davide Trombini)




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