Il
loto, viene usato in India sopratutto come foraggio per i bufali che
sbuffano contenti nelle acque fangose raccolte vicino ai villaggi; ma
è anche uno dei simboli più potenti della spiritualità indiana.
Il loto affonda le radici nell'oscuro abbandono e nella putrescenza
del fondo, ma, sospeso sull'acqua, apre i raggi dei petali verso
l'alto. Terra, acqua, aria e luce: la salita del loto sull'asse
verticale delle radici simboleggia la spinta all'elevazione
spirituale, al Risveglio, di ogni creatura ancorata alla materialità
di questo mondo. I fiori di loto vivono a migliaia nelle stesse
pozze, eppure ciascun fiore si sorregge su una foglia orizzontale che
lo separa dagli altri. “L'uomo deve tener caro se stesso; fa'
pertanto che si guardi costantemente, che si guardi bene”. Sono
parole di Dhammapadda, uno dei più bei testi dell'antico Canone, che
invitano ognuno di noi a circondarci di un simile spazio spirituale.
La purezza del loto è assoluta: persino le gocce di rugiada che si
formano al mattino sui petali come preziose, intangibili perle
scintillanti cadono al primo tocco.
M.G.T.777
..meravigliose parole che abbracciano una cara verità
RispondiEliminaIl tuo io profondo, Lara, si identifica con l'essenza dell'universo. Teo
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